Un paese per Leonardo: Vinci

May 25, 2017 | Autor: Caterina Bellezza | Categoría: Leonardo da Vinci, Firenze, Vinci
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Un paese per Leonardo: Vinci

MACO...SA RIDI?

La cittadina di Vinci, immersa fra le dolci colline del Montalbano, è oggi meta di un forte flusso turistico, specialmente estero, che si reca a rendere omaggio all’illustre artista Leonardo che, si dice, qui abbia avuto i natali.

Il buonumore sul sito di OltrePistoia è assicurato! Da chi? Dal nostro vignettista di fiducia: Mauro Colligiani o, in arte, MACO! Buon divertimento!

CURIOSITA' IN PILLOLE

A quando risale il Pistoia Blues?

Vinci e le pendici del Montalbano (fonte: Caterina Bellezza)

Il borgo nacque nella prima metà del XII secolo come possedimento dei Conti Guidi, che vi costruirono un castello, passato poi sotto il dominio fiorentino tra il 1254 e il 1273. In seguito venne trasformato in Comune e dal 1372 divenne residenza di un podestà inviato da Firenze. Il Castello dei Conti Guidi, vero cuore della cittadina, è ancor oggi visibile, seppur fortemente rimaneggiato durante gli anni Quaranta del Novecento, quando tutta Vinci fu sottoposta a interventi di riqualificazione. E’ oggi sede di parte del Museo Leonardiano, di cui avremo modo di parlare più tardi.

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anche se si attesta l’esistenza di orti con piante ornamentali in città fin dal Medioevo, in spazi all’interno delle mura urbane. La consacrazione di questa attività … Leggi tutte le curiosità PERSONAGGI ILLUSTRI

Vauro

La rocca dei Conti Guidi (fonte: Caterina Bellezza)

L’altro polo d’interesse del panorama cittadino è la Chiesa di Santa Croce, edificata nel Duecento ad aula unica monoabsidata, ma più volte trasformata fra Sei e Settecento con l’inserimento dei grandi altari laterali e con l’ampliamento dell’area presbiteriale.

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La Galleria degli Uffizi ieri e oggi La Villa del Poggio Imperiale a Firenze "Il Gran Principe Ferdinando de' Medici (16631713). Collezionista e mecenate" La facciata della chiesa di Santa Croce a Vinci (fonte: Caterina Bellezza)

Nel 1952, anno del cinquecentenario dalla nascita di Leonardo, in chiesa venne ricavato un Battistero, una cappella circolare con nicchie progettata da Ugo Giulio Arata, dove si inserì l’antico fonte battesimale al quale si ritiene sia stato battezzato lo stesso Leonardo nel 1452. Vero gioiello dell’edificio, la cappella è stata decorata da un ciclo scultoreo di Cecco Bonanotte, dal titolo La storia

"Il mio bel San Giovanni": il Battistero di Firenze Vai alla categoria I POST IT DELL'ANIMA converted by W eb2PDFConvert.com

della Salvezza. L’artista di fama mondiale, creatore delle porte dei Musei Vaticani a Roma e dei Musei del Lussemburgo a Parigi, ha dispiegato nelle quattro nicchie laterali nove temi legati al ciclo della salvezza (la Creazione e il Peccato originale, l’Incarnazione e il Battesimo nel Giordano, l’Ultima Cena, l’Eucarestia, la Passione, la Morte e la Resurrezione), mentre nel grande anello che sovrasta il fonte battesimale ha rappresentato l’Apocalisse di San Giovanni.

Dediche di luoghi per persone che amiamo. Nello spazio di un post it. Leggi tutti i post it

Il Battistero Leonardiano con il ciclo di Storie della Salvezza di Cecco Bonanotte (fonte: Caterina Bellezza)

La chiesa di Santa Croce si affaccia sulla piazza dei Conti Guidi, che è in qualche modo idealmente legata al Battistero, poiché anche qui si trova un opera d’arte di un artista contemporaneo che ha voluto rendere omaggio a Leonardo e alla vittà di Vinci. La piazza, infatti, nel 2006 è stata oggetto dell’intervento di Mimmo Paladino, che l’ha completamente riconfigurata, tracciandone nuovamente le forme e, soprattutto, le geometrie, dal momento che tutto lo spazio è concepito come luogo geometrico.

La piazza dei Conti Guidi a Vinci (fonte: Caterina Bellezza)

Le lastre pavimentali sono disposte in forme che rievocano il poliedro caro agli studi leonardiani e vi sono incise in lamina d’argento e vetro tutta una serie di forme che richiamano sia elementi converted by W eb2PDFConvert.com

contemporanei, sia la fiducia riposta dal maestro vinciano nella geometria. La piazza fa da degno ingresso alla prima delle due sedi espositive del Museo Leonardiano, ovvero la Palazzina Uzielli, ove vi si trovano la biglietteria e le prime tre sezioni del museo.

La Palazzina Uzielli, sede del Museo Leonardiano (fonte: Caterina Bellezza)

All’interno della Palazzina, dedicata a Gustavo Uzielli, uno dei maggiori studiosi di Leonardo, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, si trovano le sezioni dedicate alle macchine da cantiere, alla tecnologia tessile e agli orologi meccanici. Con riproduzioni dei disegni di Leonardo e plastici tratti da questi, e con il fondamentale ausilio di video che ne illustrano il funzionamento, si mostra come Leonardo abbia precorso per molti versi i tempi, ponendosi problemi legati a molteplici settori e progettando macchine, seppur non sempre funzionanti, che cercassero di risolvere difficoltà tecniche allora insormontabili. Il percorso espositivo prosegue poi presso il Castello dei Conti Guidi, dove sono ospitate le sezioni dedicate all’ingegneria civile e militare, al volo, all’ottica, e al modo dei fluidi. Con franchezza e tanto rammarico ci tocca dire che il Museo Leonardiano è una grande delusione. Le sezioni si susseguono con un’apparente filo conduttore che manca, poiché carente è l’introduzione alla visita; i modellini delle macchine non possono essere toccati e vengono spiegati da pannelli per la maggior parte incomprensibili se non si è provvisti di una discreta preparazione tecnica (riportando talvolta anche formule fisiche). Purtroppo tocca constatare che, nonostante il recente riallestimento del museo (2010), i pannelli di sala sono tutti in lingua italiana e ai numerosissimi visitatori stranieri, che costituiscono buona parte dei fruitori totali del museo, viene fornite soltanto delle schede di sala (in fotocopia) da ricollocare negli appositi schedari al termine della visita; inoltre, tali fotocopie sono spesso in numero assolutamente insufficiente per l’alto numero di visitatori. Davanti ai video esplicativi, unica ancora di salvezza per comprendere il funzionamento delle macchine, si assiepano schiere di turisti stranieri cui non è toccata la scheda in lingua. Dispiace vedere che un piccolo museo, largamente frequentato e di recente allestimento, sia così carente e deludente, anche per chi possiede un bagaglio culturale di studi scientifici. Al turista italiano, che si trova circondato da stranieri, il museo appare uno specchietto per le allodole, capace di attirare, grazie alla fama di Leonardo, frotte di turisti stranieri inconsapevoli, richiamati forse qui dall’idea di visitare un museo moderno nelle strutture e interattivo nell’allestimento. Ma, per fortuna, Vinci regala molto altro a chi la visiti e, dimenticata l’infelice parentesi del Museo Leonardiano, è bene dedicarsi a qualcosa di esteticamente bello e culturalmente costruttivo. Sotto il Castello dei Conti Guidi si apre una piazzetta panoramica affacciata sulle dolci colline a olivi del Montalbano; lì vi continua la serie di omaggi di artisti contemporanei alla figura di Leonardo. Vi si trova l’opera di Mario Ceroli intitolata L’ Uomo di Vinci (1987), che nelle forme ricorda molto da vicino l’Uomo Vitruviano.

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Mario Ceroli, L’Uomo di Vinci, 1987, Vinci (fonte: Caterina Bellezza)

Un’altra opera d’arte contemporanea si trova in Piazza della Libertà, dove Nina Akamu ha reso omaggio a Leonardo ispirandosi al suo incompiuto monumento equestre per Francesco Sforza per creare la figura di un cavallo che molto ha a che vedere con la statuaria classica.

Nina Akamu, Cavallo di Leonardo, 1997, Vinci, Piazza della Libertà (fonte: http://www.fotografieitalia.it/foto.cfm? idfoto=35298)

Non lontano si trova il bel Santuario della Santissima Annunziata, piccolo edificio all’angolo fra le vie che conducono a Empoli e Cerreto Guidi, dove all’interno si conserva una bella opera attribuita al pittore pistoiese Fra’ Paolino.

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Fra’ Paolino (attr.), Annunciazione, Vinci, Santuario della Santissima Annunziata (fonte: santino acquistabile presso il Santuario)

Infine, l’ultimo piccolo gioiello regalatoci da Vinci è la Casa natale di Leonardo, che si trova poco fuori dal paese, in località Anchiano. Immersa fra gli olivi, l’abitazione è un tipico casolare rinascimentale, dove si crede sia nato il famoso artista. All’interno un curioso video ripercorre a grandi linee la vita del pittore e una stanza è invece dedicata alla realtà aumentata: grazie a un particolare software si possono esplorare i dipinti di Leonardo con il movimento del corpo.

La Casa natale di Leonardo in località Anchiano (fonte: Caterina Bellezza)

La visita a Vinci regala, dunque, emozioni contrastanti, fra piacevoli scoperte e deludenti visite. Più che per vedere la terra natale di Leonardo, bisognerebbe scoprire il paesino per ciò che è realmente: un curioso angolo della Toscana immerso nella storia del Rinascimento che pervade tutta quest’area; un borgo che, nonostante lo scorrere del tempo, cerca di stare al passo con i tempi e vivere la contemporaneità, che si lega fortemente con il passato per dare vita a un rinnovato presente. Caterina Bellezza converted by W eb2PDFConvert.com

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