Se non ora, quando..

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SE NON ORA QUANDO ...
in questo momento di assordante silenzio le donne e gli uomini
dell'associazione "IL PORTO" hanno condiviso il seguente comunicato: Dimmi
chi escludi e ti dirò chi sei.

Pochi giorni fa (19 aprile 2015), come abbiamo saputo dai principali media
e quotidiani italiani è avvenuta la più grave sciagura del mare dal
dopoguerra, le prime stime fatte dalla Guardia Costiera parlavano di oltre
700 persone naufragate nelle acque del Mar Mediterraneo con un bilancio di
solo 28 superstiti. Negli stessi giorni l'associazione "IL PORTO, gruppo
accoglienza migranti Dalmine -Ponte San Pietro - Bergamo", stava
organizzando a Dalmine (BG) delle iniziative e delle serate in memoria di
Don Gallo[1], esprimendo la propria posizione favorevole riguardo
l'accoglienza nel comune di Dalmine dei richiedenti asilo e rifugiati.
Questo progetto affidato alla "Caritas[2]" è stato accolto favorevolmente
dall'Amministrazione comunale che ha dato a disposizione dei locali
comunali (un ex-asilo) ormai in disuso. Tutto ciò ha causato la
mobilitazione degli esponenti della Lega Nord di Dalmine in una "raccolta
firme" denominata: "Brembo nostrum" contro il progetto di accoglienza.
Questa occasione è stata utilizzata dal leader leghista Matteo Salvini[3]
che a più riprese si è presentato a Dalmine facendo propaganda elettorale
accusando le istituzioni di "sprecare" i soldi dei cittadini per degli
immigrati clandestini, dimenticandosi la procedura necessaria per ottenere
lo "status di rifugiato[4]". Per questo motivo Sabato 26 aprile 2015
davanti al Comune di Dalmine dalle ore 09:00 alle 12:00 sarà organizzato un
presidio a supporto del diritto di asilo e di accoglienza per i rifugiati.
Inoltre Venerdì 25 aprile dalle ore 10:15 "IL PORTO" sarà presente alla
Festa di Liberazione e parteciperà al corteo di Piazzale Marconi (BG).

L'associazione "IL PORTO" condivide e appoggia la scelta
dell'amministrazione di dare il suo assenso a ospitare 50 persone
richiedenti asilo, una scelta civile di protezione verso coloro che non
hanno altra scelta se non quella di fuggire dal proprio Paese, teatro di
guerra, persecuzione e violenza.
Non c'è dubbio che nel corso di questi ultimi tempi l'immigrazione da parte
di popoli extraeuropei sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti.
La gente rimane sbigottita quando succede una catastrofe, quando decine di
immigrati sprofondano nel mare per un naufragio, ma poi prevale il disagio,
l'insofferenza nel vederci invadere da questa moltitudine non gradita. Le
cause vere di questa tragedia vanno cercate con umanità, perché si tratta
di esseri umani che sfuggono alla guerra, alla fame ed a una vita senza
futuro.
Va sconfitta la logica della guerra, che nasconde sempre interessi
economici immorali, da quelli delle multinazionali produttrici di armi a
quelli delle industrie interessate al saccheggio delle materie prime.

La fuga dalla guerra e dal terrore, oltre che provocare lo sgretolamento
del tessuto sociale della martoriata regione, segna la sconfitta di ogni
principio di civiltà, di convivenza e di democrazia.

Insieme dobbiamo sognare e impegnarci a costruire una comunità
internazionale, che bandisce la guerra e riconosce i diritti dei popoli
attraverso un continuo impegno per la giustizia sociale.
Siamo coscienti che quello che sta succedendo è un dramma dell'umanità che
va affrontato in maniera globale, politica ed economica: non è un problema
di un solo Stato.
Condividiamo, con chi si sta mobilitando a chiedere il diritto di asilo
europeo, l'apertura di un canale umanitario per l'acquisizione di questo
diritto.
Appellandoci alla responsabilità dei governi europei, sottolineiamo la
necessità che l'Europa cambi profondamente la sua politica sia per quanto
riguarda il controllo delle frontiere nella gestione delle crisi umanitarie
sia in merito al diritto d'asilo.
Insieme, amministrazioni, associazioni, cittadini, parrocchie, sindacati,
forze sociali e politiche, istituzioni e scuole, sono chiamati ad un
impegno condiviso per rendere sempre più centrale un lavoro educativo che
promuova il valore della solidarietà e della giustizia.

Riteniamo urgente che una Dalmine solidale trovi energie nuove per
costruire un progetto di aiuto e di accoglienza ai richiedenti asilo e
rifugiati e sostenga una politica dell'immigrazione sul nostro territorio
per rafforzare il valore di qualsiasi vita, dai rifugiati, a coloro che
vivono situazioni di disagio sul nostro territorio.
Pensiamo che l'accoglienza sia una risposta efficace per far fronte alla
cultura della paura, dei pregiudizi e dell'indifferenza promossa da chi
continua a creare un clima di diffidenza, tensione e inciviltà, anche per
freddi e cinici giochi elettorali e di potere, sfruttando tragedie come la
guerra, la malnutrizione e l'assenza di qualsiasi diritto civile.

Come associazione siamo sicuri che le città aperte siano più sicure.

Dalmine, 19 aprile 2015






IL PORTO onlus
gruppo accoglienza migranti
Dalmine - Ponte San Pietro (BG)
http://www.porto-pontesanpietro.it
[email protected]


L'Associazione "IL PORTO" onlus è attiva sul territorio bergamasco dal 1994
intraprendendo fini di solidarietà nel reciproco rispetto delle diverse
culture. Gli obiettivi che spingono i volontari da più di vent'anni sono:
la voglia di conoscere ed approfondire la realtà dell'immigrazione in
Italia, il desiderio di creare relazioni di solidarietà con persone che
hanno proprie culture ed esigenze, la volontà di dare un aiuto concreto
alle persone immigrate, sollecitando le istituzioni affinché si prendano
carico dei problemi e dei bisogni primari degli immigrati, la
sensibilizzazione della società civile alla conoscenza delle cause del
fenomeno migratorio, all'ospitalità verso l'altro e alla condivisione dei
problemi mondiali, infine, ma non di secondaria importanza stabilire e
sviluppare contatti sistematici con enti ed associazioni aventi scopi
analoghi.
Tra le attività principali dell'associazione sono inseriti i progetti
educativi; nel corso della loro ventennale esperienza i volontari hanno
percepito l'importanza che ha l'educazione in un progetto di accoglienza,
modificando il loro approccio da: cosa fare con gli immigrati, a cosa fare
insieme agli immigrati, un aspetto fondamentale per oltrepassare il
concetto di emergenza e lo spirito di carità che muoveva le prime
iniziative. Durante l'anno 1997 con l'aiuto e la collaborazione dei
fondatori dell'Associazione di Ponte San Pietro (BG) nasce anche la Sezione
di Dalmine (BG); ogni sede presta ascolto alle urgenze e cerca soluzioni
alle necessità dei Migranti attraverso l'organizzazione di attività
interculturali per facilitare l'incontro e il dialogo, per migliorare
l'integrazione e la conoscenza creando presupposti per la convivenza nel
rispetto dei diritti, dei doveri e delle diversità. La missione de "IL
PORTO" è organizzare e sostenere in collaborazione con le Amministrazioni
Comunali, le realtà sociali, economiche ed ecclesiali attività e iniziative
rivolte all'integrazione dei nuovi cittadini, necessarie al dialogo futuro
della nostra comunità.

I principali progetti sostenuti negli anni di volontariato sono:

Puzzle Dalmine: partecipazione alla fondazione di questo coordinamento
composto da Associazioni che operano nell'ambito del sociale a Dalmine
(AGESCI scout Dalmine, ANFFAS comitato di Dalmine, AVOD, Boomerang,
Cooperativa sociale Il pugno aperto, Gruppo famiglia inter-
parrocchiale, Gruppo missionario di Dalmine centro, Rete famiglie
affido);
Regalo Presto e Scambio: attraverso una bacheca annunci costantemente
aggiornata via internet. Un modo gratuito, rapido e solidale per
trovare quello di cui si ha bisogno;
Progetto "Diamoci una mano": solidarietà familiare a Dalmine, un
progetto che coinvolge la frazione Sabbio Bergamasco e tutto il
territorio di Dalmine; si propone di: valorizzare e sostenere la
capacità delle famiglie di darsi reciproco supporto, promuovere azioni
che rendano le realtà locali maggiormente coese, solidali e
accoglienti. Partecipano al progetto: il Comune di Dalmine, l'Area
Minori e Famiglie ambito di Dalmine, le Parrocchie di Dalmine, il
Gruppo infanzia del Comune di Dalmine, le Scuole dell'infanzia
comunali, la Scuola dell'infanzia paritaria di S.Filippo Neri, la
Direzione didattica di Dalmine, l'Istituto comprensivo G. Camozzi,
l'Associazione genitori G. Camozzi, il Puzzle coordinamento
associazioni di volontariato, la Sa di buono, il GAS gruppo di
acquisto solidale;
Fondazione Casa Amica: agenzia di housing sociale a Bergamo. Questo
progetto annovera l'associazione "IL PORTO" tra i suoi fondatori e
vede tutt'ora partner anche il Comune e la Provincia di Bergamo,
l'Agenzia per l'Integrazione e la Cooperativa sociale Ruah insieme ad
organizzazioni impegnate nelle politiche per la casa;
Corso d'alfabetizzazione: organizzato in collaborazione con il centro
EDA e l'Amministrazione di Dalmine. Un'opportunità per imparare a
leggere e scrivere la lingua italiana offerta agli immigrati, spesso
appena arrivati in Italia. Un'iniziativa molto importante perché
fornisce le basi e le linee guida per potersi orientare in un paese
straniero con una lingua e una cultura differenti. La lingua è lo
strumento fondamentale per comunicare e dar voce ai propri bisogni e
difficoltà. Dopo aver acquisito una minima competenza linguistica e
aver cominciato a conoscere un po' la cultura italiana si può chiedere
ed ottenere forse con maggior facilità il rispetto di alcune regole di
convivenza. Il corso d'alfabetizzazione rappresenta dunque il livello
base verso una possibile integrazione linguistica degli immigrati;
Crediti formativi: in accordo con le Direzioni didattiche degli
Istituti scolastici, sono proposti agli studenti delle scuole medie
superiori per ottenere punteggio ai fini del diploma, partecipando in
orario extrascolastico ad attività legale all'Intercultura;
Dibattiti e incontri: per affrontare le tematiche legate
all'immigrazione e per aiutare a conoscere e vincere la diffidenza su
tutto quello che è considerato diverso;
Feste Multietniche: momenti propizi per fondere musica e tradizioni
delle nazioni di tutto il mondo. Organizzate spesso insieme alle
Associazioni laiche e religiose che condividono attenzione sulle
tematiche legate all'accoglienza;
Interventi interculturali e laboratori: rivolti ai bambini delle
scuole materne fino agli studenti delle scuole medie. Il Laboratorio
Teatrale Multietnico propone una serie d'interventi che hanno come
centro la relazione e la scoperta dell'altro. Tutta la proposta
formativa è coordinata da Silvia Briozzo attrice, regista e formatrice
che da anni si occupa di pedagogia teatrale in ambienti scolastici e
socio-educativi;
Laboratorio Teatrale Multietnico: per Migranti che abbiano voglia di
far sentire la propria voce. Un progetto ambizioso per tentare la
difficile integrazione e appassionarsi alle diversità. Diretto da
Silvia Briozzo attrice e regista teatrale;
Tirocinio Universitario: in accordo con i docenti universitari
l'Associazione "IL PORTO" è stata riconosciuta come Ente ospitante per
studenti in preparazione alla tesi di laurea. Oltre al Laboratorio
Teatrale Multietnico nel programma delle attività concordate ad inizio
del tirocinio sono previste anche quelle legate all'inter-cultura ed
all'accoglienza.






[Film consigliato: Nuovomondo, un film di Emanuele Crialese, durata 111
min. 2006]
[Meta consigliata: l'isola di Gorée in Senegal]
[Libro consigliato: E. De Luca, Le rivolte inestirpabili, Forum]
[Approfondimento Don Gallo: https://www.youtube.com/watch?v=MQfUMFYEs4g]
[Approfondimento Migranti: https://www.youtube.com/watch?v=C3hsmZl54kI]
[Foto: http://www.repubblica.it/images/2013/05/22/185017330-cbb26983-ced3-
4a88-9920-e7d4d4b6dec9.jpg;
http://static2.blog.corriereobjects.it/sociale/wp-
content/blogs.dir/196/files/2014/10/marenostrum.jpg?v=1413635529;
http://www.limesonline.com/wp-
content/uploads/2015/03/sabbie_mobili_938.jpg;
http://www.limesonline.com/wp-
content/uploads/2015/02/dadovevengonomigranti_big-e1424095669178.jpg]







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[1] Don Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013), è
stato un presbitero, partigiano, fondatore e animatore della comunità di
San Benedetto al Porto di Genova e Anarchico. Andrea venne attratto fin da
piccolo dalla spiritualità dei salesiani di San Giovanni Bosco, ed entrò
nel 1948 al loro noviziato a Varazze, proseguendo poi a Roma il liceo e gli
studi filosofici. Nel 1953 chiese di partire per le missioni, e venne
mandato in Brasile, a San Paolo, dove compì gli studi teologici. La
dittatura che vigeva in Brasile lo costrinse però, in un clima per lui
insopportabile, a ritornare in Italia l'anno dopo. Continuò quindi gli
studi ad Ivrea e venne ordinato presbitero il 1º luglio 1959. Un anno dopo
venne inviato come cappellano alla nave scuola della Garaventa, noto
riformatorio per minori. Lì cercò di introdurre una impostazione educativa
diversa, cercando di sostituire i metodi unicamente repressivi con una
pedagogia della fiducia e della libertà; da parte dei ragazzi c'era
interesse per quel prete che permetteva loro di uscire, di andare al cinema
e di vivere momenti comuni di piccola autogestione, lontani dall'unico
concetto fino allora costruito, cioè quello dell'espiazione della pena.
Dopo tre anni venne spostato ad altro incarico, e nel 1964 decise di
lasciare la congregazione salesiana e chiese di incardinarsi nella diocesi
genovese. La spiegazione addotta da don Andrea: "La congregazione salesiana
si era istituzionalizzata e mi impediva di vivere pienamente la vocazione
sacerdotale". Ottenuta l'incardinazione a Genova, il cardinale Siri,
arcivescovo di Genova in quel momento, lo inviò a Capraia per svolgere
l'incarico di cappellano del carcere. Due mesi dopo venne destinato in
qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine dove rimase fino al
1970, anno in cui il cardinale Siri lo trasferì nuovamente a Capraia. Nella
parrocchia del Carmine don Andrea fece scelte di campo con gli emarginati.
La parrocchia diventò un punto di aggregazione di giovani e adulti, di ogni
parte della città, in cerca di amicizia e solidarietà con i più poveri e
con gli emarginati, che al Carmine trovavano un punto di ascolto.
L'episodio che provocò il trasferimento, secondo la Comunità di don Andrea,
fu un incidente verificatosi nell' estate del 1970 per quanto disse durante
una sua omelia domenicale. Nel quartiere era stata scoperta una fumeria di
hashish e l'episodio aveva suscitato indignazione nell'alta borghesia del
quartiere: don Andrea, prendendo spunto dal fatto, ricordò nell'omelia che
rimanevano diffuse altre droghe, per esempio quelle del linguaggio, grazie
alle quali un ragazzo può diventare "inadatto agli studi" se figlio di
povera gente, oppure un bombardamento di popolazioni inermi può diventare
"azione a difesa della libertà". Don Andrea fu accusato di essere
comunista, le accuse si moltiplicarono in breve tempo e questo sarebbe
stato il motivo per cui la curia decise il suo allontanamento. Il
provvedimento dell'arcivescovo provocò nella parrocchia e nella città un
movimento di protesta, ma la curia non tornò indietro e ingiunse a don
Andrea di obbedire. Tuttavia don Andrea rinunciò all'incarico offertogli
all'isola di Capraia, ritenendo che lo avrebbe totalmente e definitivamente
isolato. Qualche tempo dopo venne accolto dal parroco di San Benedetto al
Porto, don Federico Rebora, ed insieme ad un piccolo gruppo diede vita alla
sua comunità di base, la Comunità di San Benedetto al Porto. Da allora si è
impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati,
chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere: nel 2006 si è fatto
multare, compiendo una disobbedienza civile, fumando uno spinello nel
palazzo comunale di Genova per protestare contro la legge sulle droghe. Pur
di mantenere voce in capitolo anche nel mondo della politica della Sinistra
Italiana così detta "radicale", la chiesa non ha più tentato di richiamare
all'ordine il "Prete di Strada" rivoluzionario e anticonformista, anche se
questi atteggiamenti sovversivi lo fanno apparire agli occhi di una parte
dei fedeli cattolici un cattivo esempio di religioso, ribelle oltre che
poco consono alla propria missione di religioso, anche per il fatto che
nelle sue dichiarazioni e le sue celebrazioni religiose vengono illustrati
e commentati fatti e/o problemi politici.
http://www.zam.it/biografia_Andrea_Gallo
[2]http://www.caritasitaliana.it/
[3]http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/salvini-e-arrivato-a-
dalmineprotesta-contro-i-profughi-nellex-asilo_1114550_11/ e
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/salvini-no-ai-profughi-nellex-
asilodalmine-applausi-e-contestazioni-video_1112856_11/
[4]http://www.inps.it/docallegati/Informazioni/lavoratorimigranti/lavorarein
italia/lavoratoreextracomunitario/permessidisoggiorno/Documents/Pds_asilo_po
litico.pdf e http://www.prefettura.it/bergamo/contenuti/1794.htm
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