s come siza - Escola Superior de Educaçao de Seúbal 1986-1994

June 7, 2017 | Autor: Mauro Moriconi | Categoría: Architecture, Architectural Theory, Alvaro Siza
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Descripción

Università degli Studi di Genova Facoltà di Architettura

Interazioni.

Quaderni di architettura. Collana diretta

da

Guido Campodonico

.JoshuaLibri

Patrizia Burlando Mauro Moriconi con un saggio di Guido Campodonico

S come Siza

Escola Superior de Educaçào de Setubal

1986-1994 Alvaro Siza y Vieira

Progetto editoriale e grafico a cura di: Patrizia Burlando e Mauro Moriconi. Ove non specificato i testi sono a cura di Mauro Moriconi. Impianti fotolito: Aditec s.r.l., Genova. Stampa: TipoLitografia

Zunino, Genova.

mese dicembre 1999 Il volume è pubblicato con il contributo della Facoltà dell'Università degli Studi di Genova.

Referenze fotografiche e fonti disegni: Le foto a pp. 12-13 e pp. 68-75 sono state utilizzate immagini tratte da: Brigitte Fleck, A/varo Siza, Basel, Birkhauser, 1992; A/varo Siza, Works and Projects 1954-1992, Barcellona, Gustavo Gilli,1993; AA. W., A/varo Siza. Opere e progetti, Milano, Electa, 1995. Lo schizzo a pago 77 proviene da Siza. Scritti di Architettura (a cura di Antonio Angelillo), Milano, Skira, 1998. Le foto a pp. 11-13-25-65 sono ad opera di Mario Manfroni. La foto a pago 41 è ad opera di Raffaele Leone. Tutte le altre foto sono ad opera degli autori. Tutti i disegni non citati provengono direttamente dallo studio Alvaro Siza.

Si ringraziano: Alvaro Siza per la disponibilità ed il cospicuo materiale fornito. Lo Studio Alvaro Siza Arquitecto, in particolare Teresa Godinho. Un particolare ringraziamento a Joào Pedro Xavier per l'assistenza fornitaci. La direzione dell'ESE per la gentile disponibilità, in particolare il prof. Raul Caravalho. Il prof. Bruno Gabrielli. Jolanda Morando e Anna Cardillo, segreteria del I'Istituto di Progettazione Architettonica (prima del 1998) e del DIPARC della Facoltà di Architettura di Genova. Maurizio Gabrielli, Manfroni,

Cazzulo e Simona Raffaele Leone, Mario Marcello Vagge.

© 1999 JoshuaLibri via Fascie 25, Sestri Levante, GE ISBN 8886572107 Tutti I diritti sono riservati E vietata qualsiasi riproduzione

parziale o totale.

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5 come Siza Patrizia Burlando I Mauro Moriconi

una collana di quaderni

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setùbal

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nel repertorio

su singole architetture poetico di Siza

guido campodonico.

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ESE in sintesi dati generali - materiali layouts - guida

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ESE in dettaglio corte - loggia piazza - esterni ortus conclusus - casa del custode gallerie - scala nord - scala sud - atrium palestra - biblioteca - auditorium cafeteria - dettagli infissi

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riflessioni paesaggi latini patrizia burlando la rete di setùbal mauro moriconi

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intervista a siza a cura di patrizia burlando e mauro moriconi

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alvaro siza: le opere ESE: bibliografia

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una collana di quaderni su singole architetture. I modi consueti di presentare editorialmente un'opera di architettura, così ci sembra, spesso non soddisfano le esigenze né di una veloce né di una approfondita fruizione: troppa scrittura per un'informazione di necessità rapida, poca documentazione per una conoscenza esauriente. Per rispondere a queste aspettative di lettura, abbiamo iniziato a realizzare una collana di quaderni, ciascuno dei quali è dedicato ad un'opera singola di architettura. Predisporre una rete di connessioni perché il lettore possa incontrare i materiali disponibili in modi più confacenti: questo vorrebbe essere l'obiettivo della collana. Conseguente, il taglio di ciascuna monografia. In ogni caso si intende rispondere a due requisiti fondamentali: - documentare analiticamente il progetto e l'opera realizzata; - esplorare con gli strumenti propri dell'architetto l'iter progettuale compiuto dall'autore per giungere alla ragione funzionale e formale che governa l'opera. La contaminazione di scrittura e di immagini che caratterizza la collana diventa il criterio di una diversa articolazione per le forme di nuovo approfondimento. Una trasformazione complessiva del nostro rapporto con il tempo è

maturata negli ultimi dieci anni: ci siamo spostati dall'attesa del futuro indefinito in un presente che è quel futuro. Anche per lo strumento libro si richiede sempre più esplicitamente una veste che ne permetta una funzione interattiva. L'esperienza compiuta in questo ambito dimostra che l'interazione è favorita da una serie di accorgimenti: indizi, anticipazioni, pause o sospensioni, richiami o motivi iterati, frammenti di fonti dirette ed indirette, uso della scomposizione per la ricomposizione. Non a discapito della attendibilità del lavoro. Ma l'auspicio è anche che si verifichi una probabilità antica: che lo strumento libro abbia la capacità di diventare oggetto in sé owero di risultare un fatto con una sua fisionomia ed autonomia. Prodotto utile a chi progetta, il quaderno vorrebbe essere cosa viva per chi ricerca awertendo la fuggevolezza dell'esperienza. Esso vorrebbe costituire un luogo empatico per il lettore giovane, che asseconda operazioni simili al collage e all'assemblaggio, sulla base di sue sensazioni antecedenti e oltrepassanti la sintassi e gli etimi. E' il lettore che crede nell'ordine del caos. Una strategia operativa preordina tuttavia la realizzazione dei quaderni della collana. Nella sua organizzazione interna, ciascun quaderno rispetta una netta' distinzione tra ciò che è materiale

documentario dell'opera e cio che è riflessione degli autori del quaderno. Una prima parte del quaderno riunisce le informazioni che restituiscono un quadro di insieme dell'edificio con i dati tecnici e le notizie di base. Una seconda parte documenta l'edificio attraverso immagini e disegni correlati, nell'intento di far emergere aspetti in genere non rileva bili nell'editoria specializzata, che mette in atto un ulteriore livello di rappresentazione interpretativa, mirando più che altro alla perfezione della resa della pagina. Una terza parte indaga, attraverso le riflessioni degli autori del quaderno, alcuni aspetti dell'opera, con particolare riferimento alla logica della composizione. Qualora siano disponibili materiali di un certo interesse, viene aggiunta una parte antologica che raduna i principali atti, testi, scritti critici rintraccia bili sino al momento della pubblicazione del quaderno. Segue, infine, quando è possibile, una intervista all'autore dell'opera. Ciascuna delle parti pur nella sua autonomia ci appare necessaria ai fini di un utilizzo multiplo ed aperto. Il compito di mettere in relazione ricercatori autori opere strumenti è esso stesso di natura progettuale e ci coinvolge in modo specifico di volta in volta. Guido Campodonico

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L'architettura

è lo strumento

che consente

all'uomo

di sentire

la presenza della natura.

Tadao Ando ' In quest'epoca di Inquietudine-. pochi architetti si fanno portatori di un messaggio di speranza. A me sembra che l'umanesimo di Alvaro Siza non si risolva nell'alto livello di raffinatezza costruttiva, ma che' proponga senza enfasi una ricostruzione di valori. Tutta l'opera di Siza rivela che il linguaggio del Novecento e del Movimento Moderno è stato assimilato eri-generato. Egli ripropone di volta in volta le sue esperienze progettuali con la competenza di un maestro e con la naturalezza di una cultura che si orienta eticamente. Non evita il rapporto con la tradizione, affronta quello con la realtà. Alvaro Siza vive da architetto oltre che da intellettuale del nostro tempo le relazioni abitare/costruire, tradizione/trasgressione, locale/globale, classico/ moderno.

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il suo discorso architettonicc-' che lo colloca all'incrocio di questi nodi nella fitta rete delle connessioni odierne: in esso, sostanzialmente dichiara, operando, che le opposizioni e le antinomie non si presentano più come tali. Nell'ambito del reale, dove si situa l'architettura, la dialettica dei contrari ha lasciato il

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posto alla dialettica della" differenza", dal momento che intuizione ed esistenza hanno via via conquistato priorità su razionalità ed idea. Locale e globale oggi coesistono e agiscono o interagiscono a livello reale e virtuale; classico e moderno possono coincidere. Su questa linea, poetiche nuove o rinnovate, quali, tra le altre, il minimalismo e lo stesso decostruzionismo, possono fornire spunti per la definizione di un linguaggio che si è evoluto nella tradizione, classica o moderna. Riscattandosi dall'anonimia o dall'aggressività del manifesto dentro un'esperienza personale di vita e di competenza, queste poetiche possono decidere la tonalità dei modi dell'intervento progettuale. Anche attraverso le condizioni+ disciplinari o filosofiche, si costituisce non uno stile, ma un linguaggio attuale che non perde di vista cose e fatti della vita. Minimalismo come essenzialità, distacco dalla stessa possibile perfezione, autocontrollo in cui vibra la tensione etica del soggetto. Decostruzionismo come accennata o insistita necessità di indagine sulle ragioni della forma e di conseguenza sui fondamenti della struttura. Possiamo forse non riconoscere che lo strutturalismo con quanto gli è stato e gli è affine - costruttivismo e decostruttivismo - oltre ad avere le ben note parentele etimologiche con l'architettura, ha nel nostro secolo modificato la critica tout court concorrendo a relazionare util-

mente le posizioni contenutisticoideologiche con quelle formali e stilistiche? Alvaro Siza non ignora menti di tale portata,

aggiorna-

Egli non antepone alla ricerca progettuale la riflessione verbale, in quanto questo ambito direttamente non gli compete, anche se i giochi del rovescio> e le complessità relazionali del nostro tempo lo chiamano, ora a dire di sè nelle numerose interviste che si vanno stratificando sulla stampa specialistica, ora a dire di altri architetti, di Gregotti con Belém6 a Lisbona, di Souto Moura, di Alcino Soutinho ..

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Vi sono opere architettoniche di grandi maestri del nostro tempo, che, pur essendo insostituibili nel loro percorso artistico, vengono lasciate un po' in disparte, a causa del grande riscontro ottenuto da un'altra opera, cronologicamente vicina, definita sin da subito maggiore, Questo è forse il destino di un edificio particolare come la Escola Superior de Educaçao (ESE) di Setùbal nei confronti della Facoltà di Architettura di Porto. In tutt' altro contesto culturale e critico, simile è stata, rispetto alla Staatsgalerie di Stoccarda, la vicenda del Wissenschaftszentrum di Stirling e Wilford, oggetto di analisi del primo quaderno di questa colla-

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na. Kenneth Frampton ha attribuito alla Facoltà di Architettura di Porto il significato di vero e proprio "manitesto"? nonché un valore emblematico nella storia del Novecento. D'altra parte, Fulvio Irace8 , pur non ritenendo possano essere riferite a Siza opere dichiarative o programmatiche, riconosce alla Scuola di SetUbal un ruolo non secondario, e la indica quale proposta sintetica di alto valore simbolico e di risolta complessità. A noi l'ESE sembra svelare un suo volto inconfondibile ed esprimere la nobile istituzione formativa che ha radici profonde nella tradizione europea, a partire dalla Grecia. Questo scritto, oltreché presentare il quaderno, vuole mettere in evidenza, attraverso la lettura dell'opera, alcuni aspetti della complessa personalità di Siza e del suo repertorio poetico. Ben prima della scoperta awenuta in questi ultimi anni del Portogallo e di Lisbona, conseguente al successo letterario di libri e di films d'autore nonché alla strategia vincente delle esposizioni internazionali e delle celebrazioni storiche su suolo iberico, successo al quale anche l'architetto Siza ha collaborato, il Portogallo custodiva segretamente i caratteri di una terra e di una gente geograficamente europee ma rivolte all'Oceano e inclini alla separatezza. Ma custodire con spirito critico la propria tradizione distesa nei secoli

non può voler dire se non essere europei. Il lungo rapporto amoroso tra il Portogallo e l'Europa viene espresso in Siza con quasi impercettibili reciproci sguardi - è il suo minimalismo - ma insieme con un'istanza di approfondimento totale dei caratteri geo-antropologici9 dell'uno delle idee-istituzioni-consuetudini dell'altra.

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Proprio in relazione alla dialettica della differenza e delle possibili sovrapposizioni anche semantiche, l'Escola Superi or de Educaçào di Setùbal suscita in noi l'interesse di volerne svelare un possibile o probabile significato. In quest'opera Siza si misura con una finalità edilizia e con un contesto ambientale e paesistico fortemente connotati. t una occasione favorevole per dimostrare che il progetto formativo, di cui l'edificio ESE è la concretizzazione spaziale e la strutturazione tematica, comprende anche l'educazione al valore qualitativo del paesaggio. A prima vista, l'occhio tecnico focalizza la sezione quale elemento genetico che contraddistingue questo complesso architettonico, mentre l'occhio sognante si sofferma sul patio porticato memorizzandolo come l'immagine di un tempio con le sue cospicue rovine: nell'andamento regolare delle "colonne" 1o, in quel rapporto primario fra il

costruito e la natura, quasi come a Segesta o a Paestum, o in quei luoghi palladiani magicamente evocatori dell'antico. Un confronto tra le opere di Siza negli anni della ideazione e della costruzione dell'ESE è significativo, oltre che utile, proprio perché in quel periodo si concentrano i progetti dei luoghi dedicati alla cultura e alla formazione. t dunque uno stesso percorso di ricerca quello che si sviluppa dall'Asilo di Penafiel (1984-1988) al Padiglione Carlos Ramos (1985) alla Scuola Superiore di Setùbal (19861993), alla Facoltà di Architettura di Porto (1987-1995) e tocca anche la Biblioteca di Aveiro (1988-1995) e il Museo di.Santiaqo (1988-1995). Queste architetture sono legate, e da analogie formali, e dalla consapevolezza dello spessore che la problematica educativa, con le sue consacrate istituzioni, ha raggiunto nella cultura occidentale. Con· tale consapevolezza, Siza si rivela cittadino europeo dalle profonde radici, nonché architetto portoghese della liberale e progressista Scuola di Porto 11. La matrice tipologica degli edifici di cui sopra esprime, sia pur in modi diversi, la comunità docenti/discenti, condizione necessaria alla istituzione scuola, attraverso l'adozione dell'impianto a corte, nella forma ora chiusa ora aperta, ora reale ora virtuale.

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esercitato una influenza decisiva nella determinazione del progetto, che si differenzia dagli altri, è più degli altri sensibile ad una atmosfera densa di luce ed è riconducibile ad una concezione classica dell'architettura. Lo confermano, al di là della prima impressione, alcuni riscontri oggettivi, quali la chiara impostazione pianimetrica, la scansione e la misura degli elementi architettonici, la distensione del modulo quadrato, l'adesione alla stabilità del paesaggio, a quei resti incantati di paesaggio agreste che ancora soprawivono nella periferia di Setubal. Natura e architettura si integrano e l'architettura, che è stata ispirata dal paesaggio, a sua volta conferisce ad esso un silenzio ed una stagione fuori del tempo.

Guido Campodonico

Note 1 Tadao Ando, Sul progetto di architettura, in «Domus» n. 738, maggio 1992, pago20. 2 Sull'inquietudine disastrosa ovvero sul "desassosègo", sul Portogallo simbolo della "rovina del presente" in rapporto all'antica integrità, su Wim Wenders, Daniele Del Giudice, Antonio Tabucchi cfr. Vittorio Gregotti, sopralluoghi, in «Casabella» n. 622, aprile 1995, pago2. ' 3 "Tutta la qualità dell'impegno di Siza sta nelle sue architetture, nei rapporti che queste hanno saputo inventare con il cielo e con la gente, con il mare e con la società civile". Enrico Morteo, introduzione a " progetto come esperienza, conversazione con Alvaro Siza, in «Domus» n. 746, febbraio 1993, pago 16. 4 Qui "condizioni", come sopra "differenza" sono termini che fanno riferimento ai ben noti concetti di Derrida. 5 Con evidente riferimento ad Antonio Tabucchi, autore di Requiem, in lingua portoghese, Lisboa, 1991, e de Il gioco del rovescio, Milano,1981 6 Alvaro Siza, Un altro italiano in Portogallo, in «Domus» n. 738, maggio 1992, pago25. 7 Kennet Frampton, Storia dell'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1993, pago391. 8 Fulvio Irace, Scuola superiore di educazione, in «Abitare» n. 338, marzo 1995, pago 152. 9 t ben nota l'attenzione dedicata da Fernando Tavora. maestro di Siza, al patrimonio dell'architettura popolare portoghese, sin

dal 1961. 10 Siza, nel descrivere sinteticamente Setùbal, fa riferimento "all'idea di un portico coscientemente nata in un viaggio" e, più oltre, dice: "l'accesso principale all'edificio e la connessione con l'Istituto Politecnico awiene dallo spazio aperto del cortile principale e attraverso dei portici." In Alvaro Siza, Scritti di architettura, Milano, Skira, 1997, pago 196. 11 Cfr. Fernando Tavora. Intorno alla Scuola di Porto, in «Casabella» n. 579, maggio 1991, pago57. 12 Per il significato di "scholé" e per il significato di scuola in tutto il presente saggio si confronti Massimo Cacciari, Dell'inizio, libro Il, Le forme del fare, Milano, Adelphi,1990, pp. 429-433. 13 "La pensilina ripiegata non è un corpo addizionato, ma - come in un rudere - ciò che di questo edificio resta". L'osservazione di FrancescoVenezia sul Padiglione Carlos Ramos può essere applicata alla Facoltà di Architettura di Porto e, in certa qual misura, anche alla Scuola di Setùbal. 14 Il manierismo, rifuggito in epoche critiche non da noi lontane è oggi riconosciuto e recuperato alla positività, in quanto categoria e pratica artistica fertilissima. In Siza esso fluisce senza forzatu re ed esibizioni. 15 Luca Gazzaniga, Alvaro Siza Vieira, Edificio della facoltà di architettura dell'Università di Porto, in «Domus» n. 770, aprile 1995, pago 8. 16 Cfr. Alvaro Siza, Scritti di architettura, Milano, Skira, 1997, pago196.

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Escola Superior de Educaçao Istituto Politecnico de Setubal Rua Vale de Chaves Estefanilha Setùbal - Portugal

Data: 1986-1994

Progettisti Progetto architettonico: Alvaro Siza Arquitecto, Lda. Collaboratori: José Paulo dos Santos (responsabile), Jorge Nuni Monteiro, Joào Pedro Xavier Tiago Faria, Helena Torgo, Pascle de Weck, Anton Graf Ingegneri: GOP - Gabinete de Orqenizaçào de Projectos, Lda.- Porto Collaboratori: Joào Araujo Sobreira, Joào Maria Sobreira, lnès Sobreira, Sousa Guedes, Matos Campos, Humberto Vieira Paesaggio: Coordinazione: Joào Gomes da Silva, Joào Sousa Mateus, lnès Norton de Matos Collaboratori: Claudia Taborda, Ana Brandào. Sebastiào Carmo Pereira, Verena Edye, Diogo Cortès Committente Istituto Politecnico de Setùbal Impresa Antonio Pestana Cristiano

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La Escola Superior de Educaçào fa parte all'Istituto Politécnico di Setùbal (aperto dal 1985) che è situato nella periferia di Setùbal, centro industriale che dista una trentina di chilometri da Lisbona. L'edificio ospita il Cursos de Formeçéo Inicial che prepara gli insegnanti per le scuole d'infanzia e quelli per il 1° ed il 2° Ciclo di insegnamento primario, oltre ad ospitare un Corso per la formazione di esperti in gestione pedagogica ed educativa e altre attività, legate sempre alla pedagogia.

mentazione e informazione, il centro di educazione e delle risorse). L'auditorium, la sala da musica e la palestra si addossano al corpo a nord-ovest della costruzione e sono accessibili dalla relativa galleria. Tale complesso, schematicament-e una "H", termina a sud-ovest con una larga piattaforma leggermente elevata rispetto al terreno agricolo circostante. Altre aree del programma (il garage, i servizi e le abitazioni studentesche) costituiscano padiglioni separati dall'edificio principale [edifici non eseguiti n.d. t.}.

Così l'autore mente:

3. In linea generale si può dire che la strategia del progetto è stata quella di un sistema modulare che garantisca la massima semplicità, economia e sistematicità del dettaglio, mentre è stata contemporaneamente posta una speciale attenzione alla articolazione degli spazi e alla facilitazione di una efficiente manutenzione.

lo descrive sintetica-

l. Le conoscenze rispetto a questo tipo scuola indicano la necessità di mantenere una certa approssimazione, nella definizione del programma, per permettere una grande flessibilità nell'uso dello spazio. Da ciò è derivato un sistema distributivo molto semplice e una struttura modulare tale da facilitare le eventuali alterazioni di alcuni spazi o la creazione di nuovi. 2. Due ali dell'edificio di due piani definiscono il percorso di accesso alla grande hall, che collega i due percorsi, seguendo un asse perpendicolare. Questo ampio spazio trasversale costituisce il nucleo centrale dell'edificio dal quale si dipartano le gallerie e dal quale si accede alle zone di maggiore superficie (la mensa-cafeteria, il centro di docu-

Alcuni dati quantitativi: area lotto 9.000 mq c.a; area coperta 7.300 mq c.a; area lorda piano terra 4.200 mq c.a ; area lorda piano terra 2.200 mq c.a ; studenti previsti docenti previsti

n.980; n.85.

Il progetto della Escola Superior de Educaçao è stato affidato a Siza nel 1986. Il cantiere è stato aperto nel 1988 e l'edificio è stato inaugurato alla fine del 1992. Tra il 1993 ed il 1994 sono stati completati alcuni edifici secondari. Il progetto è stato realizzato quasi integralmente. Oltre alle opere edili è stata progettata la quasi totalità del mobilio.

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intonaco L'intonaco tinteggiato di bianco è il materiale dominante del complesso, come ~pesso accade negli edifici di Siza. L'intonaco bianco riveste i grandi volumi, le superfici curve, le modanature essenziali, i sottili piani inclinati che si staccano fino ad assumere un aspetto quasi bidimensionale. Esso astrae i volumi dalla loro consistenza materica e restituisce la loro presenza materiale attraverso le modulazioni della luce che variano durante le ore del giorno. Questo materiale, che ha il pregio di essere abbastanza economico e offre buone prestazioni, richiede maestranze che abbiano dimestichezza con le tecniche tradizionali dell'arte del costruire.

altri materiali Altri materiali minori sono degni di nota. Le finestre dalle molte forme hanno infissi costruiti su disegno in acciaio inox. Il pavimento della zona della biblioteca è in linoleum non pigmentato, con una tonalità assai simile al sughero. I tetti piani sono impermeabilizzati e rivestiti con uno strato drenante in ghiaia. Un forte contrasto cromatico si instaura tra il bianco mediterraneo dell'edificio e il verde intenso dell'erba, appositamente irrigata, e delle quercie da sughero.

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pietra Il secondo materiale dominante è una pietra portoghese, il vidraço de Atafja (proveniente da una località del Ribatejo). Questa pietra è abbastanza morbida da essere lavorata con facilità ma è abbastanza rigida da resistere bene all'usura e, quindi, ben si adatta alle necessità dell'architettura. Il vidraço de Atafja è utilizzato per la maggioranza dei pavimenti e per il rivestimento interno ed esterno dei muri, sfruttando il gioco cromatico tra differenti tonalità di colore - la più scura quella del batti scopa, leggermente più chiara quella del pavimento e ancora più chiara quella dello zoccolo. Lo zoccolo, che ha una altezza tale da proteggere i muri delle zone passaggio, è realizzato con lastre di grande dimensione; il pavimento utilizziate invece lastre standard poste a 45°; in alcune soluzioni di dettaglio, come negli elementi curvi dei pilastri della corte, la pietra è usata a massello tornito. Una pietra calcarea, di tonalità chiarissima, è utilizzata invece nei tradizionali cubos della pavimentazione dei percorsi esterni.

legno Nel descrivere i materiali dell'edificio non si può dimenticare il legno che, sebbene quantitativamente limitato, è presente in ogni parte dell'edificio. Questo è usato quasi sempre con vernici trasparenti che mettono in luce le venature ed i colori naturali. Lo si trova nei i mobili più prestigiosi (quegli degli uffici), per alcuni rivestimenti - nelle porte e nelle nicchie d'accesso alle aule, lo zoccolo dell'auditorium, il corridoio sopra la grande hall - nel mobilio della biblioteca, nel parquet della palestra. Il legno dona all'edificio sensazioni tattili "calde" che certamente forniscono un piano di intimità all'esperienza quotidiana.

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ESE: bibliografia - AA. W. (A cura di Wilfried Wang e Jose Paulo dos Santos, introduzione di Jose Rafael Moneo saggi di Alexandre Alves Costa e altri), Alvaro Siza : figures and controfigurations, buildings and projects: 1986-1988, New York, Rizzoli international, 1988. - Pierre-Alain Croset, Antonio Angelillo, Scuole in Portogallo di Alvaro Siza, in «Casabella» n° 579, maggio 1991, Milano, Electa, 1994, pp. 4-20. - Brigitte Fleck, Alvaro Siza, Basel, Birkhauser, 1992, pp. 125-137. - Doutor Jacinto Rodrigues, Alvaro Siza: obra e método, (iconografia). Porto, Ctvilizacào. dicembre, 1992, pp. 202-205. - Entervista com Siza Vieira, in «Revista da ESE do Instituto Politécnico de Setùbal». Março, Setùbal, 1992, pp. 11-14. - Secondary school at Setubal, in «Architecture d'Aujourrì'hui. n0275, dicembre 1992, pp. 88-95. - Se tùb al: Escola Superior, in «Arquitectura (Madrid)» n° 294, dicembre 1992, pp. 49-69. - Setùbal, in «Arquitecture Today» n° 38, maggio 1993, pago 14, pp. 16 -17. - Setùbal: Escola Superior, in "A &V Monografias n° 40, 1993. Special Issue, Alvaro Siza 19881993», pp. 66-72. - José Paulo dos Santos (introduzioni di Peter Testa e Kenneth

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Setubal College of Education, pp. 8-24, e la presentazione di Alvaro Siza, Escola Superior de Educaçào de Setùbal, 1986-1995/ Teacher's Trainig Collage, pago 28. - Alvaro Siza (a cura di Antonio Angelillo), Alvaro Siza : scritti di architettura, Milano, Skira, 1997. In part. Setùbal, pp. 195-198. - Kennet Frampton (prefazione di Francesco Dal Co e scritti di Alvaro Siza), Alvaro Siza. tutte le opere, Milano, Electa, 1999. In particolare l'articolo L'architettura come trasformazione critica: l'opera di Alvaro Siza, il paragrafo Istituto dell'Educazione Superiore di Setùbal: 1986-1994, pp. 39-44, e pp. 294-303.

Siti internet: su Siza: http://www.cidadevirtual.ptlbla a.html sull'ESE di SetUbal: http://www.cidadevirtual.ptlbla ubal.html http://www.eseset.pt

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Facoltà dell'Università Studi di Genova

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Joào Pedro Xavier

Joào Pedro Xavier (responsabile dell'esecuzione)

Le conoscenze rispetto a questo tipo scuola

Le conoscenze rispetto a questo tipo di scuola

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