L\'uovo del cuculo

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Descripción

L'UOVO DEL CUCULO Produzione Wellcome Film Coop.

Sceneggiatura originale di Ernesto Gastaldi e Sciltian Gastaldi (prime tre scene)

© Ernesto Gastaldi, 1992

“Insanity is hereditary: you get it from your children” “La pazzia è ereditaria: la prendete dai vostri figli”

S C E N A

1

STRADA. Esterno notte 1Ferma sul lato di una strada centrale, tranquilla e scura data l’ora tarda c'è un’auto coi fari spenti. Passa lenta un'altra auto e le sue luci illuminano quella ferma per un attimo: sui sedili anteriori c'è una coppia che sta amoreggiando. Poiché hanno entrambi i capelli lunghi nel breve passare della luce sembrano due donne. Si baciano in bocca.

S C E N A

2

AUTO. Interno

Esterno notte

2L'immagine torna scura all'allontanarsi dei fari dell'auto di passaggio. DETTAGLIO: un mano maschile, stretta a pugno, si apre mostrando una bustina di droga. Subito, rapace, la mano di una ragazza cerca di prenderla, ma la mano dell'uomo si chiude nuovamente a pugno. Il ragazzo coi capelli lunghi, FRANCESCO abbassa il pugno sul proprio ventre portandosi dietro la mano femminile artigliata su di esso nel tentativo di forzarne la stretta, mentre passa la punta della sua lingua sulle labbra della ragazza, PAOLA che supplica PAOLA Ne ho bisogno ... sono due giorni che non mi faccio ... Francesco le sussurra sulla bocca FRANCESCO Prima paga... La mano di Francesco forza la mano di Paola verso la zip dei suoi jeans e, tenendogliela, la costringe ad aprirglieli. Francesco passa l’altra mano dietro il collo di Paola e le abbassa la testa verso il proprio inguine. Paola si piega oltre il bordo del cruscotto. Francesco si distende all'indietro, contro lo schienale, apprestandosi a godere del contatto. Il cerchio di luce violenta di una torcia elettrica puntata sulla Mdp abbaglia lo schermo. Francesco, illuminato violentemente, strizza gli occhi. Accecato dalla torcia, distingue appena l'uomo che la tiene: GIORGIO, sui 50 anni, corporatura medio-robusta. Giorgio spalanca la portiera: nel cerchio di luce, con uno scatto per rimettersi seduta, appare Paola, gli occhi strizzati nel tentativo di vedere, una mano sulla bocca in un gesto di vergogna.

S C E N A

3

CABINA DI TRAGHETTO. Interno notte 3Ripetendo il movimento fatto da Paola nella scena precedente, Giorgio si mette a sedere di scatto sul letto, la mano sulla bocca. Ha il volto segnato più dalla sofferenza che dall'età. Nella cuccetta accanto LAURA, sua moglie, una donna ancora bella sulla quarantina, sta raggomitolata col lenzuolo fin sulla testa, gli occhi spalancati sui propri pensieri. Sentendo Giorgio muoversi, chiude le palpebre di scatto, fingendo di dormire. Le tendine appese davanti all'oblò dondolano per il moto ondoso della nave. Giorgio salta giù dal letto e corre in bagno. Si aggrappa al lavandino, ha un conato di vomito ma non riesce rimettere. Si guarda nello specchio del lavabo. Si fissa negli occhi come se stesse cercando di conoscere un estraneo.

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