La guerra del caring

June 15, 2017 | Autor: Giuseppe Mele | Categoría: Technology
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SEGRETERIA NAZIONALE 00199 ROMA VIA DI TOR FIORENZA 35 Tel. 06.8622421 - Fax 06.86326875 Cod. Fisc. 97267680581 UNIONE ITALIANA LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA COMUNICAZIONE

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NOTA UILCOM ACCORDO - ART. 4 LEGGE FORNERO (PREPENSIONAMENTI) –

Il 27 Ottobre, è stato sottoscritto dalla UILCOM e da altre organizzazioni sindacali, l’accordo per l’applicazione dell’art. 4 legge Fornero che, nei casi di eccedenza del personale, consente volontariamente di poter avere l’opportunità di risolvere il rapporto di lavoro con 4 anni di anticipo se, utilizzando questa norma, si maturano i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia. Nel periodo necessario al raggiungimento della Pensione si riceve una “ISOPENSIONE”.  La ISOPENSIONE è uno strumento a completo carico dell’azienda;  Consente a un grande numero di lavoratrici/lavoratori, fino a 3.287, nel corso del triennio 1 gennaio 2016 – 31 Dicembre 2018 di poter uscire VOLONTARIAMENTE dall’azienda anticipatamente;  NON ci sono limitazioni, a differenza di altri accordi già effettuati, dove l’uso dello strumento è legato alle esigenze produttive e quindi l’azienda può porre il suo veto;  Con un meccanismo molto semplice, una “manifestazione d’interesse” assolutamente NON vincolante, si può dare il mandato all’azienda di poter avviare la verifica del diritto a utilizzare lo strumento e del relativo calcolo dell’Isopensione, azione effettuata dall’INPS. Quanto indicato potrà essere compiuto dalle/i lavoratrici/lavoratori interessate/i all’inizio di ogni anno previsto per l’uso dello strumento utilizzando un “Format” pubblicato dall’azienda che nei prossimi giorni verrà divulgato. Possono manifestare l’interesse anche coloro che NON pensano di essere coinvolti nel 2016 ma negli anni successivi 2017 o 2018. L’azienda lavora prioritariamente le richieste per il 2016 in quanto l’INPS svolge questa “verifica” per coloro che accedono alla ISPENSIONE nell’anno successivo (2015 su 2016), le altre manifestazioni vengono comunque mantenute dall’azienda in evidenza in un “archivio” e lavorate quando i tempi sono “maturi”.  L’INPS terminata la fase di controllo emette una “certificazione” che evidenzia l’effettiva e reale situazione contributiva e quindi se la lavoratrice/lavoratore ha i requisiti necessari per accedere alla ISOPENSIONE. Nel caso che si possa accedere allo strumento, nel documento emesso dall’INPS, sarà evidenziato il trattamento economico che percepirà in tutto il periodo da lei/lui utilizzato. Successivamente l’azienda chiamerà la lavoratrice, il lavoratore per verificare la sua disponibilità ad accettare l’ISOPENSIONE ed i relativi trattamenti economici. Se viene espresso il consenso ad aderire allora si deve dare seguito alla procedura con la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, da sottoscrivere nelle opportune sedi alla presenza di un rappresentante sindacale. A partire dal mese successivo della sua cessazione il lavoratore riceverà dall’INPS la sua ISOPENSIONE, quella preventivamente certificata, che avrà una erogazione mensile.

 Se il lavoratore accetta e si dovesse trovare nella condizione di subire una penalizzazione di carattere permanente prevista dalla legge 214/2011 (solo pochissimi si trovano in questa condizione – circa 50 casi), Telecom erogherà alla risoluzione del rapporto di lavoro, in una unica soluzione, un incentivo pari alla penalizzazione al tasso di attualizzazione del 4% sulla speranza di vita aggiornata dall’ISTAT per la popolazione maschile e femminile. RIASSUMENDO :  Telecom rilascerà all’INPS una preventiva fideiussione a garanzia economica.  Telecom Italia si impegna a corrispondere mensilmente, tramite l’INPS, al lavoratore che accetta, l’importo corrispondente al trattamento di ISOPENSIONE e la relativa e completa contribuzione previdenziale per il periodo necessario al raggiungimento della PENSIONE.  Il trattamento di ISOPENSIONE, da parte dell’Inps, decorrerà il mese successivo alla cessazione dal servizio.

Clausole di garanzia per i lavoratori: 

qualora nel corso della vigenza dell’accordo si verifichino modifiche della norma previdenziale, le parti firmatarie si impegnano a valutare eventuali integrazioni/modifiche dell’accordo con particolare attenzione ad eventuali penalizzazioni che potrebbero eventualmente interessare chi ha già aderito all’accordo;



qualora eventuali modifiche legislative introducano delle “flessibilità con penalizzazioni” consentendo ai lavoratori l’accesso al trattamento “anticipato o di vecchiaia” in tempi inferiori rispetto a quanto convenuto con l’Azienda, Telecom si impegna a continuare ad erogare la pensione e la contribuzione previdenziale per il raggiungimento dei requisiti così come pattuito al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Se il lavoratore dovesse aderire alle eventuali “flessibilità” volontariamente, in quel caso l’Azienda sospenderà i trattamenti di cui all’art. 4 legge 214/2011.



Qualora nel triennio 2016 – 2018 dovessero intervenire nuovi strumenti giuridici per favorire l’esodo anticipato dei lavoratori, le parti si impegnano a valutarne l’adozione se di pari o maggiore utilità per i lavoratori e di maggior convenienza per l’azienda.

Le nostre RSU UILCOM e le strutture UILCOM territoriali sono a completa disposizione per ulteriori chiarimenti/supporto. Inoltre la struttura nazionale della UILCOM ha già trasmesso ed illustrato l’accordo all’ITAL nazionale, il nostro PATRONATO, che ha molteplici sedi e riferimenti su tutto il territorio italiano. UILCOM è quindi pronta e completamente disponibile a fornire il massimo supporto alle Lavoratrici/lavoratori per l’ART. 4 ma anche a TUTTI coloro che abbiano necessità di ulteriori approfondimenti previdenziali.

La Segreteria Nazionale UILCOM

Roma, 16 novembre 2015

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COMUNICATO STAMPA Vertenza TELECOM ITALIA Caring ed Esuberi La definizione, nella giornata di ieri, di un accordo quadro con Telecom Italia, sancisce definitivamente la NON societarizzazione del CARING e la gestione NON traumatica dei 3.000 Esuberi. La UILCOM esprime grande soddisfazione per questo risultato scaturito dopo un confronto durato oltre 15 mesi e che si è concluso positivamente. Con questo accordo abbiamo dato una positiva risposta ai 9.000 Lavoratori del Caring e messo in sicurezza i Lavoratori delle attività di STAFF (1.200), delle CROSS ACTIVITIES, della Rete (150) e di TELECOM ITALIA INFORMATION TECHNOLOGY (200). Nei prossimi giorni daremo seguito a questa importante azione in sede aziendale per tramutare operativamente quanto ottenuto: la salvaguardia dei perimetri di Telecom Italia, la tenuta dei livelli occupazionali. UILCOM, ancora una volta, ha dimostrato concretezza e capacità di confrontarsi nel merito andando oltre le ideologie e gli atteggiamenti di coloro che, fino all’ultimo, hanno tentato di minare la positiva conclusione di questa trattativa. TELECOM ITALIA è un patrimonio del Paese che non può e non deve essere strumentalizzato per azioni politiche; essa è una realtà fondamentale e strategica per l’economia italiana che deve essere salvaguardata e sviluppata in quanto motore dell’innovazione tecnologica nel campo delle Telecomunicazioni. Un doveroso ringraziamento va alla importante attività di mediazione compiuta dal Ministero dello Sviluppo Economico al quale ricordiamo che esiste anche un Sindacato che è in grado, costruttivamente, di ricercare risultati utili e positivi per lo sviluppo ed il benessere di questa Nazione. Roma, 8 settembre 2015

FISTel CISL

UILCOM UIL

UGL TELECOMUNICAZIONI

COMUNICATO TELECOM ACCORDO AL MISE, SCONGIURATA LA SOCIETARIZZAZIONE DEL CARING! RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE CON SOLIDARIETA’, USCITE VOLONTARIE, INTERNALIZZAZIONI E RIPROFESSIONALIZZAZIONI! Ieri in serata, dopo 15 mesi di “stop and go”, è stato sottoscritto presso il MISE un accordo tra Telecom Italia e FISTEL – CISL, UILCOM – UIL e UGL Telecomunicazioni, che mette fine alla parola “Societarizzazione del Caring” e traccia un percorso di programma che nel triennio 2015 – 2018 disegna una Azienda più aderente all’evoluzione del mercato, ai processi di innovazione ed alle relative professionalità. Dopo il referendum che ha bocciato l’accordo del 18 dicembre 2014, dopo i decreti del Governo sul Jobs Act, che prevedono il superamento della normativa sull’art. 4 Legge 300 (controlli a distanza) con l’inasprimento della nuova norma che autorizza i provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori e l’indisponibilità della solidarietà espansiva per le 4000 assunzioni, la situazione è diventata estremamente complicata per i lavoratori di Telecom. L’accordo inseguito da tempo, che per ragioni ideologiche e per disinformazione è stato sempre ostacolato, è stato sottoscritto da tre sigle sindacali in quanto SLC-CGIL, ha ritenuto inutile la partecipazione al tavolo ministeriale. Come già comunicato in precedenti documenti, Telecom ha dichiarato 3000 esuberi (1200 nelle attività di Staff, 150 nelle Cross Activities, 150 nella Directory Assistance, 200 nell’IT e 1300 nel Caring a seguito del ritiro della procedura di societarizzazione chiesta dal sindacato), a seguito della crisi e perdita dei ricavi. Il settore delle TLC (fonte dati del Forum Nazionale delle TLC) è stato caratterizzato dalla perdita di redditività e quasi tutti gli operatori hanno attivato ammortizzatori sociali, insieme al sindacato, per mettere in equilibrio i conti avviando un deciso piano di riorganizzazione e riprofessionalizzazione dei lavoratori sui nuovi mestieri a salvaguardia dell’occupazione. Telecom nel 2013 ha avuto una riduzione dei ricavi del 9% sull’anno precedente e nel 2014 un ulteriore riduzione dei ricavi del 7,8%, che, da un lato, è stata ammortizzata dai positivi risultati prodotti dall’accordo del 27 marzo 2013, ma, dall’altro, ha compromesso il piano di risanamento che lo stesso accordo si poneva; un sindacato responsabile deve anche confrontarsi con le analisi del quadro di settore e dei bilanci aziendali e non può far finta di NON vedere, anzi questi dati devono rappresentare un campanello di allarme per il futuro dell’occupazione e per le prospettive industriali del Gruppo Telecom. FISTel , UILCOM ed UGL, a fronte della situazione presentata dall’Azienda, hanno ritenuto doveroso proporre l’avvio di un processo di riorganizzazione aziendale da gestire nel triennio con ammortizzatori sociali ampiamente sperimentati come la solidarietà difensiva, la mobilità volontaria per i lavoratori che al 2017 maturano il diritto alla pensione e con uno strumento innovativo di prepensionamento meglio conosciuto come “l’art. 4 Legge Fornero”, che consente di lasciare il lavoro con 4 anni di anticipo. I lavoratori interessati, volontariamente, potranno farne richiesta avendo garantita la continuità della contribuzione e della pensione per i 4 anni a carico dell’Azienda.

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L’accordo quadro sottoscritto al MISE indica le linee di intervento su cui aprire tavoli aziendali per rendere operativo l’accordo stesso entro un mese dalla stipula al Ministero. FISTel – UILCOM – UGL hanno chiesto ed ottenuto alcune disponibilità e garanzie, nel momento in cui si dovranno tradurre in sede aziendale i contenuti dell’accordo quadro in interventi operativi. In particolare per le nuove normative sui controlli a distanza per la tutela dei lavoratori messa in discussione dai decreti Legge, gli effetti economici della nuova solidarietà sulle retribuzioni, il mantenimento delle sedi con la trasformazione solo per quelle previste dall’ipotesi del 18 dicembre 2014, la sanatoria dei livelli professionali e l’individuazione di spazi di inserimento dei PT in attività a tempo pieno, criteri e certezze nella mobilità professionale ed informativa continua sui piani di internalizzazione delle attività che devono interessare tutte le funzioni aziendali in esubero. Un apposito tavolo di confronto sulle attività di STAFF (coinvolti circa 11.000 lavoratori) per ottenere per il settore una definizione chiara di ruoli ed azioni. Per FISTel – UILCOM – Ugl in questo nuovo contesto la formazione deve rappresentare il driver di riferimento per ricollocazioni durature nei processi di innovazione e sull’internalizzazione di attività ad alto valore che interesseranno l’intera azienda ed il mondo dell’informatica. Occorre perseguire l’obiettivo dell’inserimento di nuove risorse specializzate per far decollare i nuovi business compatibilmente con le uscite volontarie ed avviare tavoli di verifica per il monitoraggio delle internalizzazioni e riconversioni in conformità con la solidarietà che sarà concordata. FIStel – UILCOM – UGL, uniti alle proprie Delegazioni, hanno espresso un giudizio positivo sui provvedimenti adottati in quanto salvaguardano il perimetro industriale, garantiscono l’occupazione con interventi non traumatici in continuità con il passato, definiscono un’azienda più competitiva attraverso le riprofessionalizzazioni e la riconferma degli investimenti in innovazione definiti dal Piano Industriale 2015 – 2017, inseriscono un processo di uscite volontarie per mobilità e art. 4 Legge Fornero che può avviare, anche senza la solidarietà espansiva, un piano mirato di assunzioni. Inoltre, Telecom ha riconfermato il piano di assunzioni se il Governo renderà disponibile, con la legge di stabilità, la solidarietà espansiva. Il risultato a cui il sindacato punta con questo accordo è quello di una definitiva stabilizzazione dell’azienda e della sostenibilità di tutte le attività produttive del Gruppo, evitando che i nuovi Azionisti possano individuare aree di possibili squilibri finanziari per poter intervenire attraverso interventi di risanamento a danno dei lavoratori, eventualità alla quali questo sindacato si opporrebbe con tutte le forze disponibili. Siamo rammaricati di non essere riusciti a condividere un percorso unitario “completo” non solo nella definizione ma, soprattutto, nella “sostanza” su queste tematiche di interesse collettivo, ma gli avvenimenti di carattere politico - come lo smantellamento, per via legislativa dei Diritti dei Lavoratori acquisiti dallo Statuto - impongono sempre di più alle OO.SS. confronti negoziali rapidi e scevri da impuntature ideologiche. Gli ultimi decreti approvati dal Governo stupiscono per la velocità attuativa e consentono alle aziende di licenziare, controllare i lavoratori, infliggere provvedimenti disciplinari, offrendo l’opportunità alle Imprese di poter agire indisturbate nella gestione anche senza accordi sindacali; per questo abbiamo ritenuto necessario assumerci la responsabilità di intraprendere un percorso serio di confronto che ha portato ad un accordo che salvaguardasse i posti di lavoro.

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In conclusione dei lavori è stato chiesto di calendarizzare l’incontro con il Ministro GUIDI per affrontare le dinamiche di settore e, nello specifico, le strategie industriali di Telecom sia sul piano degli investimenti innovativi, sia su una possibile delibera dell’AGCOM che autorizza la manutenzione della Rete a soggetti esterni, modello che violerebbe la sicurezza dei dati e potrebbe avere effetti negativi sull’occupazione di Open Access. FISTel – UILCOM – UGL hanno chiesto una audizione al Presidente di AGCOM per presentare le gravi conseguenze che questo intervento regolatorio potrebbe generare per i lavoratori. TELECOM ITALIA è un patrimonio del Paese che non può e non deve essere strumentalizzato per azioni politiche; essa è una realtà fondamentale e strategica per l’economia italiana che deve essere salvaguardata e sviluppata in quanto motore dell’innovazione tecnologica nel campo delle Telecomunicazioni. Roma, 8 settembre 2015 LE SEGRETERIE NAZIONALI FISTEL-CISL UILCOM UIL UGL TELECOMUNICAZIONI

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Accordo del 7 settembre L’incontro al Mise comincia alle 15.30 e fininsce alle 20.00. Dopo aver annunciato 4000 assunzioni, poi bloccate, e successivamente esuberi per 1.700 posti, la Telecom modifica ancora il proprio piano di gestione del personale. Nessun lavoratore Telecom Italia sarà licenziato e gli esuberi saranno gestiti con la solidarietà, grazie all’accordo quadro siglato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico tra Telecom Italia e Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni. L'intesa definisce il percorso con cui le parti intendono perseguire la finalità di migliore tutela dei lavoratori nel quadro di riorganizzazione ed efficientamento del Gruppo Telecom. L'accordo recepisce significativamente le richieste avanzate nei precedenti incontri dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Ministero. Il confronto prosegue ora in sede aziendale per dare pratica implementazione alle indicazioni contenute nell'intesa.

Comunicato MISE 7 settembre 2015 Ministro Guidi: faremo ogni sforzo per recuperare una rappresentanza sindacale compatta Nessun lavoratore Telecom Italia sarà licenziato. Gli esuberi saranno gestiti con la solidarietà. L'obiettivo è stato raggiunto con l'Accordo quadro siglato oggi al Ministero dello Sviluppo Economico tra Telecom Italia e FISTEL Cisl, UILCOM Uil e Ugl Telecomunicazioni. L'intesa definisce il percorso con cui le parti intendono perseguire la finalità di migliore tutela dei lavoratori nel quadro di riorganizzazione ed efficientamento del Gruppo Telecom. L'accordo recepisce significativamente le richieste avanzate nei precedenti incontri dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Ministero. Il confronto prosegue ora in sede aziendale per dare pratica implementazione alle indicazioni contenute nell'intesa. Per il Ministro Federica Guidi si tratta di un traguardo significativo che non sacrifica posti di lavoro. Il Ministro auspica che sia fatto ogni sforzo per recuperare quel quadro di generale rappresentanza sindacale che nell'incontro odierno non è stato possibile ottenere. Questa azione sarà rafforzata con la massima determinazione. Accordo Quadro tra Telecom Italia e le sigle sindacali FISTEL Cisl, UILCOM Uil e Ugl Telecomunicazioni. Roma, 7 set. (askanews) - Nessun lavoratore Telecom Italia sarà licenziato, gli esuberi saranno gestiti con i contratti di solidarietà. Lo annuncia il Ministero dello Sviluppo Economico spiegando che è stato firmato un accordo quadro al Dicastero tra Telecom Italia e le sigle sindacali FISTEL Cisl, UILCOM Uil e Ugl Telecomunicazioni. La Cgil ha confermato di non aver partecipato al tavolo. L'intesa, spiega il Mise, "definisce il percorso con cui le parti intendono perseguire la finalità di migliore tutela dei lavoratori nel quadro di riorganizzazione ed efficientamento del Gruppo Telecom" e "recepisce significativamente le richieste avanzate nei precedenti incontri dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Ministero". Il confronto prosegue ora in sede aziendale "per dare pratica

implementazione alle indicazioni contenute nell'intesa". Per il Ministro Federica Guidi, si legge in una nota, si tratta di "un traguardo significativo che non sacrifica posti di lavoro". Il Ministro "auspica che sia fatto ogni sforzo per recuperare quel quadro di generale rappresentanza sindacale che nell'incontro odierno non è stato possibile ottenere. Questa azione sarà rafforzata con la massima determinazione". Dichiarazioni Slc Cgil prima dell’incontro L'accordo che sara' sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico "e' privo di efficacia, e' sbagliata anche la sede perche' il Mise non ha le competenze per decidere sugli ammortizzatori sociali, per questo la Cgil non partecipera'".nLo ha affermato Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil parlando del tavolo di crisi che si terra' oggi al Mise e che ha come oggetto il piano di riordino dell'azienda che prevede circa 3.000 esuberi. Per Azzola l'accordo, che con ogni probabilita' verra' firmato oggi anche dalle altre parti sociali, Cisl e Uil, "e' una sciocca prova di forza. E' l'esigenza di Telecom di trovare una sede istituzionale per mettere un bollino sui 3.000 esuberi", ha concluso il sindacalista e dopo l’incontro Roma, 07 set - 'Solo in Italia un'azienda puo' riempire i giornali dichiarando la necessita' di dover assumere 4.000 giovani prima, per poi sottoscrivere un accordo su 3.330 esuberi. E solo nel nostro Paese si puo' realizzare un accordo in sede ministeriale certificando esuberi che nella realta' non esistono e di cui nessuno conosce collocazione e ambito di attivita'.' Cosi' Michele Azzola, segretario nazionale di Slc Cgil, commenta l'accordo sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo, Cisl e Uil. 'Null'altro se non arroganza puo' portare a dichiarare di voler gestire gli esuberi con i contratti di solidarieta' quando il recente decreto di riforma degli ammortizzatori sociali non chiarisce se per un'azienda che ne ha gia' usufruito per quattro anni consecutivi vi sia ancora disponibilita' di utilizzo, ne' valutare gli impatti della riforma che incidono pesantemente sulla retribuzione dei lavoratori.'

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Il Segretario Generale

Telecom Italia, una visione di “insieme” Alcune considerazioni personali. Sono ormai trascorsi alcuni giorni dall’ultimo incontro presso il MiSE con i vertici di Telecom Italia, occasione che ha visto le OO.SS, l’Azienda ed il Governo definire in modo ufficiale i punti che sanciscono inequivocabilmente la struttura della vertenza: -

Ritiro del progetto di societarizzazione della divisione Caring Gestione degli esuberi attraverso la solidarietà difensiva

Il periodo che ha preceduto l’incontro del 4 agosto è stato caratterizzato da tensioni, strumentalizzazioni che purtroppo persistono tutt’ora e che ritrovano la loro origine anche dalla scelta di una Organizzazione Confederale di non partecipare all’appuntamento. Personalmente, ritengo che in una democrazia che si rispetti (anche se in questi ultimi tempi un termine così nobile è del tutto inflazionato) ogni soggetto, che sia una singola persona o una Organizzazione Sindacale, è libero di pensare e, di conseguenza, agire come meglio ritiene opportuno o conveniente, ma, nel contempo, considero altrettanto fondamentale, il rispetto di chi la pensa diversamente. In particolare in queste ore, la mia attenzione è catturata dall’aria sempre più irrespirabile che si percepisce all’interno del mondo Telecom e della compagine Sindacale, dal dibattito continuo tra Delegati, Lavoratori e Lavoratrici uniti o divisi in “tifoserie” che, anche attraverso i Social Network, si scagliano gli uni contro gli altri senza esclusione di colpi… Tutto questo è assurdo, incomprensibile, insensato, non è nello scontro che si troverà mai una soluzione, qui non ci sono vincitori né vinti. Se anche un solo posto di lavoro si è perduto, avremo perso TUTTI. Solo il dialogo, nel rispetto delle idee individuali, porterà a dei risultati. La Uilcom porta avanti le sue tesi, tesi che hanno degli obiettivi; in tutti questi mesi abbiamo sempre cercato di fare gli interessi dei Lavoratori e delle Lavoratrici di Telecom, a tutti i livelli, esattamente come dovrebbe fare chi fa questo mestiere. Le nostre azioni sono sempre state caratterizzate da un unico obiettivo: la tutela dei Lavoratori e delle Lavoratrici, e, in tutto questo percorso, abbiamo sempre agito con coerenza. Le beghe interne, i repentini cambi di strategia, gli scioperi selvaggi sono tutte cose che non ci appartengono. Non abbiamo la presunzione di essere l’unica risposta ai bisogni di chi rappresentiamo, noi non vogliamo dire che avevamo “ragione”, è bastato il tempo per consolidare le nostre previsioni. Inutile ora appellarsi a fantasiose congetture per il futuro, le 20 sedi sono state chiuse, la nuova Società è stata costituita, le norme sul controllo a distanza stanno per essere applicate, tutto da copione… Forse, col senno di poi, la vicenda si sarebbe potuta gestire in modo diverso, magari riuscendo ad ottenere quei risultati che l’accordo quadro del 18 dicembre 2014 prevedeva: passaggi da PT a FT, livelli, internalizzazione delle attività svolte al di fuori del territorio nazionale, salari e, soprattutto, la realizzazione di un confronto prolifico sul mondo del Customer, un mondo con grandi problematiche, una realtà molto difficile soprattutto per chi vi lavora. È ora di mettere un punto sulla questione, di tempo ne è già trascorso molto, troppo! Il prossimo 7 settembre andremo al MiSE con la ferma volontà di “blindare” quelle garanzie di difesa che con il verbale del 4 agosto abbiamo tracciato. Non temiamo alcun confronto perché la nostra coerenza ci ha portato fino a qui e da qui ripartiamo con essa. Saranno i Lavoratori e le Lavoratrici a giudicarci. Noi vogliamo parlare delle nostre idee, svilire quelle degli altri non è nel nostro stile. Salvaguardare posti di lavoro, questo è il nostro obiettivo. Roma, 7 agosto 2015

Salvo Ugliarolo

FISTel CISL

UILCOM UIL

UGL TELECOMUNICAZIONI

FISTEL - UILCOM – UGL CHIEDONO UNA AUDIZIONE ALL’AGCOM. SALVAGUARDARE L’OCCUPAZIONE E TELECOM UNA PRIORITA’ PER QUESTO SINDACATO!

In queste ore abbiamo ricevuto da molti delegati e dalle strutture sindacali territoriali richieste di chiarimenti sulle multe che l’Antitrust potrebbe comminare a Telecom, e soprattutto, abbiamo raccolto, le preoccupazioni dei lavoratori, per il futuro di Open Access in merito ad un ipotetico Spin Off come riportato dalle notizie di stampa. Le prime indiscrezioni raccolte in Telecom Italia chiariscono che non è prevista alcuna “societarizzazione di Open Access”, se l’Antitrust dovesse valutare la diversa parità di accesso alle linee di Telecom Italia da parte delle strutture commerciali degli OLO, si potrebbe delineare la costituzione di una “Divisione Open Access” dentro Telecom Italia sul modello Openreach di British Telecom. Questo significherebbe che le funzioni commerciali di Telecom e degli OLO avrebbero parità di accesso all’utilizzo delle linee telefoniche disponibili. Tutto ciò non comporterebbe alcun rischio sulla tenuta del perimetro occupazionale di Telecom e sulla redditività dell’Azienda. La preoccupazione per il Sindacato, come già è stato in passato, resta la possibilità che l’AGCOM possa riprendere una vecchia delibera che autorizza gli OLO alla gestione e alla manutenzione delle linee in affitto in modo autonomo con una loro struttura tecnica e/o in appalto. Questa problematica il Sindacato l’ha già affrontata qualche anno fa, con un documento inviato all’AGCOM, dove evidenziava le criticità che ne sarebbero derivate nell’applicazione della delibera, sia per le ricadute sull’occupazione di Telecom e sia per la sicurezza e la qualità della rete, aperta ad una pluralità di soggetti di cui nessuno risponderebbe in termini di responsabilità. FISTel – UILCOM - UGL intendono agire con tempestività e autorevolezza nei confronti dell’AGCOM chiedendo una audizione immediata per illustrare le ricadute occupazionali e operative che la delibera potrebbe avere nel settore delle TLC; per le OO.SS. le problematiche sono più ampie e complesse della manutenzione delle linee in affitto, sono dovute ad una mancanza di una chiara politica industriale delle Telecomunicazioni e a regole non condivise tra tutti gli operatori. Al fine di far cessare la forte litigiosità che ha impedito al Paese di avere una infrastruttura di Rete in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale, le OO.SS. invitano l’AGCOM ad aprire una consultazione tra tutti i soggetti interessati prima di qualsiasi intervento che potrebbe diventare irreversibile per la tenuta dell’occupazione. FISTEl – UILCOM – UGL respingono al mittente l’ennesima strumentalizzazione nata, in queste ore, su Telecom in quanto atta esclusivamente ad attribuire “responsabilità” a quella parte del sindacato che, con coscienza, si confronta con i problemi dell’azienda difendendo il mondo del Caring e l’intero perimetro aziendale. Roma, 6 Agosto 2015 Le Segreterie nazionali FISTEL-CISL FISTel-CISL UILCOM-UIL UGL-Telecomunicazioni

UILCOM-UIL

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UGL TELECOMUNICAZIONI e-mail [email protected] e-mail [email protected] e-mail [email protected]

FISTel CISL

UILCOM UIL

UGL TELECOMUNICAZIONI

TELECOM ITALIA incontro Ministero Sviluppo Economico Ieri, 4 agosto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico è proseguito il confronto in merito alla Vertenza TELECOM ITALIA – Caring. Le Organizzazioni sindacali FISTEL CISL - UILCOM UIL - UGL Telecomunicazioni congiuntamente con le loro rappresentanze sindacali unitarie hanno ribadito al Ministero le istanze presentate negli incontri precedentemente effettuati in sede ministeriale (3-23-29 luglio u.s.) evidenziando la necessità di “fotografare” le posizioni fino ad ora espresse in un documento di sintesi. L’azienda TELECOM ITALIA ha ripercorso tutte le situazioni che hanno portato la vertenza al MiSE dichiarando chiaramente di non procedere alla societarizzazione del Caring e di gestire la riorganizzazione e gli esuberi in maniera non traumatica utilizzando lo strumento della solidarietà difensiva. Abbiamo accolto con favore la disponibilità dell’azienda a rivedere le posizioni da Lei espresse all’apertura della vertenza in sede ministeriale e registrato la volontà della stessa di addivenire ad un accordo in tempi brevissimi. Per senso di responsabilità e sensibilità verso il Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro GUIDI, che ha svolto un significativo ed importante ruolo di mediazione, FISTEL CISL - UILCOM UIL - UGL Telecomunicazioni hanno convenuto, alla luce del periodo feriale, di riaggiornarsi il 7 settembre p.v. per sancire queste “posizioni” con un accordo quadro, auspicando che gli assenti, nel periodo che ci separa al prossimo incontro possano condividere, gli importantissimi risultati ottenuti. Per quanto riguarda le altre dinamiche, in particolare quelle relative all’applicazione di strumenti che possano riprendere fattivamente la volontà espressa da Telecom Italia di effettuare un importante piano di assunzioni, abbiamo registrato positivamente la disponibilità del Ministero dello Sviluppo Economico di essere una delle parti istituzionali che si impegneranno per tentare di dare seguito a questa azione, fondamentale per un iniziale ricambio generazionale in Telecom Italia. Riteniamo che ieri sia stato compiuto un passo indispensabile ovvero quello di avere evitato la societarizzazione e bloccato tutti i processi legati ad essa e già avviati (chiusura sedi, creazione della TIM Caring srl), mantenuto l’attuale perimetro aziendale che consente a 9.000 lavoratori di rimanere in Telecom Italia. Evitato azioni unilaterali e traumatiche per gli esuberi che saranno gestiti in maniera solidaristica confermando gli attuali livelli occupazionali. Il verbale finale redatto in sede Ministeriale, a seguito del confronto, è un atto che sancisce inequivocabilmente i contenuti cardine sui quali il 7 settembre verrà definito l’accordo quadro. Roma, 5 agosto 2015

FISTEL-CISL

FISTel-CISL UILCOM-UIL UGL-TELECOMUNICAZIONI

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Il Segretario Generale

COMUNICATO STAMPA UILCOM TELECOM ITALIA – VERTENZA CARING

Roma, 3 luglio 2015 – Si è concluso l’incontro presso il MiSE tra i rappresentanti di Uilcom, FisTel, SLC e Telecom Italia in merito alla vertenza Caring. Abbiamo espresso le nostre forti preoccupazioni – afferma Salvo Ugliarolo, Segretario Generale Uilcom – su questa vicenda che, se non gestita in modo ragionevole e produttivo, potrebbe portare alla Societarizzazione di tutto il Caring, provvedimento per noi inaccettabile. Nell’attesa della soluzione del problema, abbiamo provveduto a manifestare la nostra necessità di un confronto anche sul Piano Industriale di Telecom – prosegue Ugliarolo - alla luce delle recenti notizie da parte del Governo sul difficile reperimento di risorse economiche affinché molte Società, tra le quali la stessa Telecom Italia, potessero avviare un serio ricambio generazionale. Alla fine dell’incontro – conclude Ugliarolo – il Ministero si è dichiarato disponibile all’apertura, a breve, di un nuovo tavolo con la presenza del Ministro Guidi; tutto ciò ci lascia ottimisti sul futuro del Lavoratori e sul destino del Caring.

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COMUNICATO STAMPA TELECOM ITALIA: VERTENZA CARING

Roma, 24/06/2016 – “Nella giornata di oggi abbiamo ricevuto la convocazione da parte del MiSE, per un incontro che si terrà il prossimo 3 luglio e che vedrà la vertenza sul Caring di Telecom Italia nuovamente aperta nell’ambito del confronto tra Azienda e Sindacati – afferma Salvo Ugliarolo, Segretario Generale Uilcom - ed esprimiamo la nostra soddisfazione per la celere convocazione rispetto alla richiesta da noi inoltrata l’11 giugno u.s. in concerto con Fistel CISL. Auspichiamo – prosegue Ugliarolo – che questo incontro sia solo l’inizio di un percorso concreto e serio alla ricerca di una soluzione fattibile ed indolore per gli oltre 9000 Dipendenti in ambito Caring che rischiano di passare ad una NewCo. Il nostro primario obiettivo è – conclude Ugliarolo – mettere in sicurezza il perimetro aziendale evitando la societarizzazione ed in secondo luogo, aprire una discussione completa sul Piano Industriale di tutto il Gruppo Telecom Italia in particolar modo alla luce dei prossimi cambi di azionariato che nell’Azienda vedranno la luce nelle prossime settimane. Auspichiamo un dialogo costruttivo frutto dell’impegno comune nell’interesse dei Lavoratori e dell’Azienda stessa.”

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Assemblee Caring Services La segreteria UILCOM di Roma e Lazio e le RSU UILCOM di Roma e Lazio di Telecom Italia comunicano che sono indette le assemblee per le sedi Caring Services di Roma per gli iscritti e simpatizzanti.

ODG: Caring Services – Punto della situazione.

LUNEDI 27 APRILE 2015 SEDE DI VIA LAMARO: 10:00-11:00 (Sala Formazione)

LUNEDI 27 APRILE 2015 SEDE VAL CANNUTA 186: 14:30-15:30 (sala mensa del 182)

MARTEDI 28 APRILE 2015 SEDE DI ORIOLO ROMANO: 9:30-10:30 (sala mensa) 14:30-15:30 (sala mensa)

MERCOLEDI 29 APRILE 2015 SEDE DI VALLERANELLO: 10:30-11.30 (sala mensa) 14:30-15:30 (sala mensa)

MARTEDI 05 MAGGIO 2015 SEDE DI ALBANO LAZIALE : 10:00-11:00

GIOVEDI 07 MAGGIO 2015 SEDE DI VIA ASSISI: 10:30-11.30 (Sala sindacale) 14:30-15:30 (Sala sindacale)

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MARTEDI 28 APRILE 2015 SEDE DI VIA CANALI 10, RIETI: 9:00-10:00 (Sala riunioni sindacali)

GIOVEDI 30 APRILE 2015 SEDE DI FROSINONE: 13:30-14:30 (Sala riunioni)

Roma, 23 Aprile 2015

LA SEGRETERIA REGIONALE UILCOM DI ROMA E LAZIO LE RSU UILCOM DI ROMA E LAZIO DI TELECOM ITALIA

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Roma 24/02/2014

COMUNICATO I Cambiamenti climatici del CARING Nell’ultimo periodo, in alcuni settori del Caring, si registra un aumentato livello di pressione nei confronti degli operatori. Visto il momento che la nostra azienda attraversa, e soprattutto vista l’incertezza sul suo futuro industriale, ci aspetteremmo un atteggiamento molto diverso da quello che si sta mettendo in atto, con più o meno convinzione, nelle varie strutture del Caring. Alcuni episodi lasciano quanto meno perplessi. E’ il caso del 191, dove da qualche tempo gli operatori vengono educati all’uso del cellulare in postazione (si ricorda che in orario lavorativo è comunque uno strumento aziendale), su quando e come è opportuno utilizzarlo, o sulla possibilità o meno di ricevere “visite” da parte di altri colleghi, con il controllo ad personam delle stesse. Spiacevole poi il fatto che venga messa in dubbio la qualità delle lavorazioni di alcuni moduli perché troppo performanti, e ancor più spiacevole che i dubbi scaturiscano dal fatto che sugli stessi moduli è stato elargito il CANVASS. Partendo dal presupposto (ma questo l’azienda nonostante gli strapagati manager non lo capirà mai) che oltre alla fondamentale componente economica, il lavoro ha anche una rilevante componente umana, basata su rapporti interpersonali, di fiducia e stima reciproca tra operatori e responsabili, l’approccio dovrebbe essere totalmente diverso Ci aspetteremmo infatti che questa incertezza incontrasse la “sensibilità” di chi rappresenta, ai vari livelli, questa azienda; ci aspetteremmo che per compensare la fisiologica demotivazione generata dai continui sacrifici, economici e non, a cui i lavoratori sono stati chiamati nell’ultimo anno, l’azienda si ponesse in tutt’altra maniera.

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Nota Informativa:

Caring: In occasione della presentazione ufficiale alle Segreterie Nazionali Uilcom/SLC/Fistel del nuovo Responsabile del Caring Dott. Tazzioli il Capo delle Risorse Umani di People Value Dott. Mario Di Loreto ha confermato l’intenzione gia anticipata la scorsa settimana dall’ A.D. di voler procedere alla societarizzazione dell’intero asset del Caring. Attraverso la costituzione di una NEW.CO. ed il successivo conferimento di ramo di azienda tramite la prevista procedura di legge EX art. 47. Nelle prossime settimane inizieranno le stime di perimetro e di sostenibilità tecnico giuridiche che saranno vagliate ed autorizzate in via preliminare dalle autorità competenti. Una volta ottenute le necessarie autorizzazioni il processo dovrebbe concludersi entro il mese dei Settembre 2015. L’Azienda ha confermato inoltre la volontà di procedere ad una prima fase di chiusura delle prime 19 sedi per un totale di 278 addetti con il seguente calendario: 15 Marzo 2015: consegna lettera individuale ai lavoratori interessati. 22 Marzo 2015: termine presentazione domande di telelavoro 30 Marzo 2015: completamento accoglibilità delle suddette domande 1 Aprile 2015: attivazione telelavoro 1 Maggio 2015: chiusura sedi conseguente trasferimento dei lavoratori.

Piano Industriale: L’Azienda ha anticipato una primissima informativa che esula dalla societarizzazione del Caring in merito alla presentazione del nuovo piano industriale, che verrà illustrato il prossimo 20 Febbraio alla comunità finanziaria internazionale, a Londra a cui seguirà una presentazione ufficiale alle Segreterie Nazionali. Il prossimo 27 febbraio saranno relazionati tutti i lavoratori del Gruppo Telecom attraverso una Convention in streaming. In allegato si trasmettono le SLIDES consegnate oggi.

Roma, 18 febbraio 2015

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COMUNICATO CARING: LE STRUMENTALIZZAZIONI INUTILI Venerdì 6 febbraio 2015 i vertici di Telecom Italia hanno comunicato alle Segreterie Nazionali di UILCOM UIL – SLC CGIL – FISTEL CISL l’avvio della costituzione di una Newco nella quale far confluire la divisione Caring a seguito del risultato del referendum tra i Lavoratori del 21/22 gennaio u.s. in merito all’ipotesi di accordo sottoscritta il 18 dicembre u.s. Come noto, dal referendum in questione è scaturita la contrarietà dei Lavoratori all’applicazione dell’accordo con 4266 voti contrari.. La UILCOM ha preso atto del risultato rispettosa del suo significato, un risultato che giudica il lavoro prodotto in 8 mesi di confronto con l’Azienda, un lavoro che ha coinvolto il Coordinamento Nazionale RSU e le Segreterie Nazionali. A distanza di qualche settimana, vorremmo fare però delle riflessioni su cosa è avvenuto prima, durante e dopo il risultato referendario.

Prima Il confronto fra le parti è iniziato così come stabilito dall’accordo relativo il Piano Industriale sottoscritto il 27 marzo 2013 che, drasticamente ha dovuto tenere presente le modifiche poste in essere dal Governo Monti che, attraverso la Legge Fornero, ha protratto pesantemente l’età pensionabile dei Lavoratori causando una vera e propria falla agli strumenti di Legge che negli anni avevano permesso alle Imprese ed alle Parti Sociali di gestire gli esuberi fino a quel momento. L’accordo del 27 marzo ha confermato il mantenimento del perimetro aziendale puntando su processi di riqualificazione, internalizzazione di attività ed aumento della produttività, rivelandosi così, anche grazie all’importante contributo dei Lavoratori, l’unico percorso possibile per la salvaguardia dei livelli occupazionali e del perimetro aziendale.

Durante Sono stati 8 mesi di confronto serrato ed importante, un periodo che aveva come punto di partenza i risultati positivi raggiunti con quanto sottoscritto nel Piano Industriale e, soprattutto, con grande spirito di abnegazione da parte dei Lavoratori. Il confronto è partito con l’obiettivo da parte di UILCOM e di tutto il Sindacato Confederale di costruire una proposta complessiva su un modello industriale che potesse superare la paventata societarizzazione, che costituiva la spada di Damocle sulle teste dei Lavoratori oltre che sul senso di responsabilità delle OO.SS Confederali sempre impegnate nel loro ruolo di difesa dei livelli occupazionali. Sono stati mesi di confronto e di attese che all’inizio hanno visto grandi distanze tra l’Azienda ed i rappresentanti dei Lavoratori ma che col tempo, grazie al lavoro svolto nei tavoli di confronto, si sono accorciate.

Purtroppo, abbiamo dovuto assistere a situazioni che definiremmo imbarazzanti, scenari nei quali al centro si cercava di gestire la trattativa mentre sui territori agiva chi voleva fare solo demagogia e populismo gratuito nel tentativo di vanificare tutto il complesso lavoro che si stava cercando di costruire nelle difficoltà scaturite nella articolata negoziazione tra le parti. La UILCOM, in virtù delle sue responsabilità nei confronti di chi lavora, ha sempre portato avanti le proprie tesi fornendo un importante contributo a quello che è stato l’esito finale della trattativa; la nostra linea è sempre stata univoca e coesa con tutti i nostri Territori e le RSU perché noi crediamo nell’unità e nell’importanza che riveste per noi il “tutti o nessuno”; abbiamo sempre avuto ben presente l’obiettivo finale che era rappresentato dal superamento della societarizzazione e dal mantenimento delle Sedi oltre che alla maggiore produttività a fronte di un miglioramento della qualità del servizio tramite “cloud delle competenze” già ampiamente utilizzato da diverse Aziende a livello internazionale e specificatamente, nel settore delle TLC in Italia, un processo che avrebbe dovuto vedere le OO.SS/RSU partecipare in maniera diretta al monitoraggio delle “cloud” stesse. Risulta importante altresì far presente che nella trattativa il Sindacato Confederale era riuscito ad ottenere anche importanti risultati quali passaggi di livello, passaggi da PT a full time, nuovi parametri per i PdR, un piano di riconversione dal caring verso altri settori e, non da ultimo, l’internalizzazione di molte attività fino a quel momento gestite all’estero. Contano solo i FATTI, il resto è solo strumentalizzazione da parte di chi pensava solo a “rese dei conti” all’interno della propria Organizzazione o, come per i Sindacati Autonomi, sterili polemiche atte al mero sfruttamento del malcontento generale, un atteggiamento che non porta a nulla di concreto, di buono, di fattibile, soggetti pronti a dire solo dei NO a qualsiasi cosa ma che da proporre non hanno mai nulla. Comodo fare sindacato in questo modo! facile dire che tutto è da buttare via quando non si ha il coraggio di assumersi le responsabilità, di sedersi a gestire i problemi, a confrontarsi con le reali problematiche presenti in Telecom come del resto nell’intero sistema produttivo italiano a causa sicuramente di errori manageriali fatti fin dalla privatizzazione ma acuiti negli ultimi anni da una crisi economica che ha messo in ginocchio i sistemi produttivi e le stesse aziende, ivi comprese quelle del settore TLC.

Dopo Non nascondiamo il nostro stupore su ciò che abbiamo visto, sentito, provato dopo questo risultato, ma quello che sentiamo veramente è la preoccupazione su cosa ci aspetta. La responsabilità di Sindacato Confederale di ricercare, anche in questo nuovo contesto, soluzioni per dare certezze e sostenibilità sia ad un’Azienda come Telecom ma, soprattutto, a TUTTI i Dipendenti che professionalmente ci lavorano, è un elemento per noi fondamentale. I vari “festeggiamenti” per la vittoria dei NO all’accordo non sono solo fuori luogo ma cadono nella retorica, nell’operetta da avanspettacolo, nella banalità. Stavamo percorrendo un sentiero sicuramente in salita ma con dei riferimenti certi, ora queste certezze sono scomparse. L’Azienda ha deciso di procedere, di andare oltre. La UILCOM è sempre convinta che quanto fatto fino ad ora rappresenti il miglior punto di equilibrio tra le rispettive posizioni, in particolar modo rispetto allo scenario esterno al complesso aziendale. Il 18 febbraio p.v. l’Azienda ha convocato le Segreterie Nazionali al fine di informarle sul processo di costituzione della Newco, un appuntamento nel quale nuovamente ribadiremo la nostra contrarietà al processo di societarizzazione. Triste constatare che da qualche parte c’è ancora qualcuno che va dicendo che si tratti di un bluff… Triste constatare che da qualche parte c’è ancora qualcuno che insulta solo perché non ha il coraggio di ammettere i propri errori… Roma, 16 febbraio 2015

La Segreteria Nazionale

UNIONE ITALIANA LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE SEGRETERIA DI ROMA E DEL LAZIO

DIVISIONE CARING: MANUALE DI COERENZA La storia degli ultimi due anni di Telecom Italia e delle relazioni industriali ad essa correlate evidenziano l’importanza delle scelte e delle posizioni prese dalla Uilcom e dalle altre organizzazioni confederali per indirizzare i temi di politica industriale di Telecom Italia nel pieno di una grave crisi economica che ha coinvolto tutti i settori produttivi del nostro paese. Qualcosa però, come UILCOM, ci ha contraddistinto: la coerenza! Da sempre sosteniamo e sempre sosterremo che il valore aggiunto di una grande azienda come Telecom Italia è dato dall’insieme dei suoi dipendenti e dalle condizioni di lavoro ad essi applicate. La frammentazione, la disgregazione delle attività non sono altro che elementi che prefigurano una minor tutela rispetto a quello che è il vero diritto dei cittadini italiani sancito all’art. 4 dalla nostra costituzione: il diritto al lavoro. L’accordo del 27 marzo 2013 è testimonianza di quanto detto, ovvero un accordo che puntava al mantenimento dei perimetri e dei livelli occupazionali di Telecom Italia a fronte di una grande scommessa: l’aumento della produttività. Non sfugge a nessuno che in un mercato di riferimento sempre più competitivo e con discutibili logiche di mercato (vedi le delocalizzazioni) l’unico modo per ridurre il gap competitivo con i competitor mantenendo i livelli salariali immutati è quello di aumentare la produttività. In parte tale recupero è avvenuto, sono state internalizzate attività sia in ambito Caring che Open Access garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali anche grazie all’applicazione dei contratti di solidarietà. Ma l’azienda, i lavoratori di Telecom Italia, non sono ancora al riparo dalla tempesta ed è per questo che coerentemente ai principi che ci hanno portato all’accordo del 27 marzo la delegazione ha trattato per 8 mesi arrivando alla stesura dell’ipotesi di accordo del 18 dicembre che DEMOCRATICAMENTE è stata sottoposta alla valutazione dei lavoratori. Ora, con la stessa coerenza, prendiamo atto di quanto emerso dalla consultazione referendaria, e fino all’ultimo istante lavoreremo per tentare di garantire le a noi care tutele dei livelli occupazionali e garantire le migliori condizioni possibili per tutti i lavoratori delle sedi che l’accordo del 27 marzo prevede in chiusura. Genera perplessità il vedere le contraddizioni in seno ad alcune organizzazioni che dicono una cosa con la testa e poi fanno l’esatto opposto con il braccio praticando un funambolesco e antipatico esercizio di democrazia applicata con il criterio del “come ci conviene” perdendo di mira quello che più conta: la stabilità occupazionale di migliaia di lavoratori. Via Palestro, 3 - 00185 Roma - Tel. 06.4203421 - Fax. 06.4820889 E-mail: [email protected]

UNIONE ITALIANA LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE SEGRETERIA DI ROMA E DEL LAZIO

Genera perplessità leggere che i lavoratori non dovevano decidere tra accordo o societarizzazione o che non sono state coinvolte le delegazioni territoriali durante la trattativa…..ma in questi otto mesi dove erano? In quale trattativa? O erano impegnati a giocare con il Risiko d’organizzazione? Genera perplessità osservare che alcune organizzazioni che hanno firmato l’accordo del 27 marzo 2013 oggi fomentino la mobilitazione contro l’applicazione, che ora Telecom Italia pretende, dello stesso accordo!!! Alla faccia della coerenza! Per la Uilcom di Roma e Lazio occorre da subito capire come l’azienda intenda declinare ovvero applicare l’accordo del 27 marzo per trovare il giusto e complicatissimo equilibrio che dia ascolto ai 4266 lavoratori che hanno espresso parere contrario, ma anche ai 3259 che hanno espresso parere favorevole. Non c’è mai un solo modo per fare le cose.

Roma 11/02/2015

La Segreteria Uilcom di Roma e Lazio Le RSU Uilcom di Roma e Lazio di Telecom Italia

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SLC FISTel UILCOM

- CGIL - CISL - UIL

Sindacato Lavoratori Comunicazione Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

Telecom Italia Comunicato Referendum Caring Services I Lavoratori respingono l’ipotesi di accordo

Si è svolto nelle giornate del 21 e 22 gennaio il referendum sull’ipotesi di accordo del Caring sottoscritta in data 18 dicembre 2014. Ferma restando la necessità di rivedere l’insieme dei verbali di voto, i dati dimostrano un’altissima affluenza alle urne che ha registrato il voto del 87,18% dei lavoratori coinvolti (7662 su 8789 aventi diritto) dimostrando l’ampissima voglia di partecipazione da parte dei lavoratori alle scelte organizzative che li coinvolgono. Il no all’ipotesi di accordo ha prevalso con 4266 voti, pari al 55,68%, il si registra 3259 voti, pari al 42,53%, mentre le schede bianche o nulle sono state 135, 1,76%. Si procederà ora a comunicare all’azienda il mancato scioglimento della riserva non procedendo alla firma dell’accordo. E’ evidente che il sindacato dovrà avviare una profonda riflessione sul risultato elettorale scaturito, procedendo a un’attenta analisi del voto e analizzando le cause che hanno determinato la bocciatura dell’ipotesi di accordo. Roma, 22 gennaio 2015 Le Segreterie Nazionali Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil

Affiliazione ad UNI Union Network International

SLC FISTel UILCOM -

Tel. 06-42048212 Fax 06-4824325 Tel. 06-492171 Fax 06-4457330 Tel. 06-8622421 Fax 06-86326875

FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni Roma e Lazio

COMUNICATO SINDACALE INCONTRO TERRITORIALE 17/10/2013 Il giorno giovedì 17 ottobre 2013 si è tenuto un incontro sindacale territoriale tra le Segreterie Roma e Lazio di Slc-CGIL Fistel-CISL Uilcom-UIL UGL Telecomunicazioni, le Rsu unita' produttiva Roma e Telecom Italia, con odg: 1. Esame congiunto variazioni orarie strutture CNA Centro Sud 2. Nuovi orari negozi sociali di Roma 3. Verifica orari DA - Centralino di Roma 4. Varie Divisione Caring Services

CNA via delle Conce Rispetto alla modifica della turnistica, proposta dell’azienda i lavoratori riuniti in assemblea, hanno deciso di rigettare la proposta aziendale ed iniziare una fase vertenziale con l’apertura delle procedure di raffreddamento. CNA Roma(Via Oriolo Romano n°257) L’azienda ha fatto delle controproposte rispetto alla modifica dei turni di lavoro abbiamo quindi deciso, come Slc Cgil,Fistel CIsl,Uilcom Uil di sottoporre ai colleghi interessati le nuove ipotesi di turnazione con una nuova tornata assembleare. Commercial Support Activities. La struttura è nata a fine 2012, con l’inserimento di circa 370 risorse (provenienti da settori denuncianti esuberi, a cui (a detta dell’azienda) sono state riconosciute opportunità di riconversione/ricollocazione professionale; il CSA è costituito da due settori operativi: il Commercial Services (che effettua le attività reinternalizzate da Comdata e Abramo) e il Consulting Services (che svolge le attività reinternalizzate da Axioma, Indra ed altri), più un settore di coordinamento centrale denominato Centro di Coordinamento Operativo. Le risorse, sempre a detta dell’azienda, sono state reperite a valle di una mappatura in ingresso su conoscenze processi/sistemi e competenze, e l’individuazione, in collaborazione con le Linee, tra le attività in outsourcing, di quelle più adatte alle competenze dei singoli lavoratori e costituzione di gruppi/attività. Le direttrici di sviluppo ed efficienza presentateci in anteprima rispetto ad un prossimo incontro nazionale, riguardano il c.d. Progetto Gestione Documentale che consiste nella lavorazione (ovvero codifica e scannerizzazione) per ca. 200 FTE (350 lavoratori e lavoratrici) di 10 milioni di documenti all’anno gestiti in precedenza da società esterne. Tale lavorazione occuperà ca. 200 FTE (350 lavoratori e lavoratrici). La nostra Regione è interessata per ca. 100 lavoratori, di cui ca. 80 in Roma (1 dal 191, 2 dal 12.54, 37 dal 119, 37 dal 187), e ca. 20 da Albano. Obiettivo dell’intervento è definire una soluzione organizzativa finalizzata a valorizzare il contributo di tutte quelle risorse oggi non pienamente utilizzate nelle funzioni di appartenenza (119, 187, 191, DA) per motivi di carattere oggettivo (restrizioni della prestazione professionale) e di abilità professionale. La delegazione sindacale ha sollevato dubbi rispetto a quanto riportato dall’Azienda. In primo luogo il reperimento delle risorse non è affatto avvenuto in considerazione degli skill posseduti dai SLC - CGIL Tel. +39.06.47839601 e-mail: [email protected]

FISTel - CISL Tel. +39.06.77590930 e-mail: [email protected]

UILCOM - UIL Tel. +39.06.4203421 e-mail: [email protected]

lavoratori/lavoratrici anzi questi sono stati ampiamente sottovalutati dato che il CSA è nato come una sorte di epurazione di lavoratrici/ri a vario titolo indesiderati nei settori aziendali. Ulteriore conferma di ciò si ha dal fatto che le azioni formative a cui sono stati sottoposti i colleghi sono state di pura facciata in quanto rispetto alle attività che sono stati chiamati a svolgere sono inferiore alle competenze possedute e acquisite in anni di di onorata presenza in azienda. Inoltre, la stessa distribuzione delle risorse sul territorio nazionale che vede ad es. in ben 25 città sulle 54 in cui è operativo il CSA, una sola risorsa presente conferma che il reperimento delle risorse non è avvenuto affatto in un ottica di efficienza organizzativa. In questo contesto già fortemente critico, è stata volutamente creata una significativa concentrazione di lavoratori con problemi di salute spesso gravi, l’Azienda sta optando per un modello organizzativo e professionale che influirà negativamente sia sulla motivazione che sui percorsi professionali provocando un massiccio de-sklillaggio nel CSA. La delegazione sindacale, ha criticato fortemente questa impostazione invitando l’azienda a rivedere il suo approccio nell’ottica di una valorizzazione delle persone e del settore tutto. Inoltre, ha criticato per un’informativa per l’ennesima volta tardiva rispetto ai processi di selezione del personale; ha denunciato le criticità di hardware e software, che l’Azienda ha promesso superarsi a breve con la virtualizzazione delle postazioni di lavoro; ha chiesto che siano quanto prima attivati processi di job rotation interni, per permettere l’acquisizione di quante più competenze possibile; ha chiesto che la sede di via Lamaro sia adeguata prima dell’arrivo dei lavoratori, e che si dia disponibilità alla scelta della sede tra questa e quella di via Oriolo Romano almeno per i lavoratori che fruiscono dei benefici della l. 104/92 (l’Azienda ha risposto positivamente). Soprattutto, non vorremmo che la (voluta) concentrazione nel settore di lavoratori con condizioni di salute non ottimali ne mini la ricercata produttività: la Linea presente all’incontro ha invece risposto che il volume di attività lavorate è già oggi più che rispondente alle attese. Relativamente ai settori di provenienza, la delegazione sindacale ha denunciato la reiterata operazione di riduzione di presidio in settori (i call center) storicamente e cronicamente sottodimensionati – che oltretutto si vedono ridursi di molto l’attività di bo, a tutto detrimento della possibilità di job rotation interna. Oltreché l’ennesima prova di compartimentazione dei lavoratori della divisione caring, loro malgrado impossibilitati ad esser comandati ad altre mansioni – a tutto detrimento della produttività dell’Azienda, che si autolimita miopemente nell’utilizzo migliore possibile di risorse mediamente relativamente giovani anagraficamente ed altamente qualificate, ed invece persevera nella politica di sottoccupazione intellettuale. Centralino di DG L’azienda, accogliendo una serie di richieste avanzate in precedenza dalla delegazione sindacale, ha modificato la matrice dei turni del Centralino di DG. Sulla base di ciò è stata firmata un’ipotesi di accordo che verrà ora sottoposta in assemblea al giudizio dei lavoratori e lavoratrici del settore. Varie Divisione Caring Services. A seguito dell’accordo sui turni al 119, dei ca. 130 part-time hanno aderito volontariamente alle nuove matrici ca. 100 – in linea con un’adesione media nazionale di ca. l’80%. A seguito dell’accordo caring del 27 marzo relativamente alla polifunzionalità delle mansioni delle figure di coordinamento, nessuno degli assistenti ha aderito al nuovo profilo professionale. Si è richiamata l’Azienda sull’agibilità del diritto di riunirsi in assemblea: se è vero che l’art. 10 c. 4 del ccnl afferma che lo svolgimento delle riunioni durante l’orario di lavoro dovrà avere luogo con modalità che tengano conto dell’esigenza di garantire la continuità del servizio; al contempo, non possiamo tacere della decisione aziendale di permettere la partecipazione al massimo del 50% del personale di ogni modulo quale che sia il presidio dell’intero servizio. Da una parte i lavoratori debbono distribuirsi quanto più omogeneamente possibile tra le varie assemblee, dall’altra tutti hanno diritto a parteciparvi.

SLC FISTEL UILCOM SEGRETERIE NAZIONALI I motivi di una valutazione positiva dell’Accordo Caring

T

rasformazione del ruolo di operatore di Caring Services in professionista del proprio ambito, valorizzato per le sue competenze, passando da una gestione per modulo/segmento specialistico ad una gestione mirata delle competenze e capacità individuali, che devono essere fruibili là dove sono presenti a prescindere dalla collocazione fisica. Assegnazione delle attività in relazione a competenze e capacità perfezionate attraverso una formazione mirata, consapevole anche a richiesta dall’interessato. Aggiornamento costante delle conoscenze dei lavoratori attraverso una continua attività di analisi dei bisogni formativi rispetto all’evoluzione del mercato.

G

arantita la riservatezza e l’autonomia dei lavoratori nello svolgimento dell’attività, la dignità delle persone e la loro capacità operativa coerentemente alle disposizioni dello Statuto dei Lavoratori. I dati prodotti dai sistemi di Caring Performance Management non potranno essere utilizzati, né da soli né a sostegno di altri elementi di riscontro per effettuare contestazioni disciplinari ma saranno la base per un vero percorso formativo che abbia al centro le capacità e competenze dei lavoratori. A riguardo è importante aver destinato la conoscenza dei dati alle strutture che predispongono i piani formativi ( e non a quelle che le eseguono, quindi le linee gerarchiche dirette). Vi è un sistema di divieti chiari il cui mancato rispetto costituirà formale condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della Legge n. 300/70 e mancato rispetto dell’art. 4 Legge n. 300/70 .

U

na semplificazione delle strutture di coordinamento, allo scopo di realizzare strutture maggiormente competitive anche attraverso la creazione di una nuova figura professionale di livello 6 Specialista Senior di Customer Care contraddistinta da un impiego in ruoli caratterizzati dal bilanciato svolgimento sia di attività di coordinamento o attività specialistiche/progettuali, che di attività a contatto diretto con la clientela

L

e flessibilità operative finalizzate alla sostenibilità del costo delle lavorazioni interne sono in linea con la volontà di perseguire ulteriori spazi di internalizzazione di attività, e non pregiudicano la conciliazione dei tempi vita/lavoro. Proseguono gli investimenti in ammodernamento postazioni di lavoro con sostituzione di quelle di vecchia generazione per un totale di circa 5.000 postazioni

S

olo 10 città vengono interessate alla chiusura dei presidi Caring con trasferimento del personale a distanza media di circa 40 Km con possibilità di percorsi di riallocazione professionale in altri ambiti aziendali presso la stessa sede di lavoro. Transito in Open Access – Assurance Service Operations del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Cuneo, Frosinone, Nuoro, Terni e Verona Trasferimento in Business – Engineering & Service Management, ICT Control Room (CNA Area Centro Sud) del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Avellino, Rieti e Viterbo. Mantengono invariato il luogo di svolgimento dell’attività in telelavoro, le risorse operanti in

telelavoro di Directory Assistance e Document & Advanced Center

L

e persone di Caring Services saranno coinvolte, al pari degli altri colleghi di Telecom Italia, nelle manovre di reperimento di personale necessario al finanziamento di fabbisogni di personale tecnico.

E

voluzione inquadramentale della figura di Operatore Specialista di Customer Care caratterizzato da una ripartizione dei lavoratori al 70%, con inquadramento al 5° livello (Operatori di Customer Care) e 6° livello (Supervisor e Specialista Senior di Customer Care), ed al 30% con inquadramento al 3° e 4° livello. Entro il primo trimestre 2015, assegnazione al 4° livello agli Operatori di Customer Care oggi inquadrati al 3°livello a fronte della maturazione dei requisiti previsti dalle norme in materia.

I L

ncremento orario del rapporto di lavoro a tempo parziale in misura di 100 richieste tenuto conto dell’anzianità di servizio in part time dei richiedenti. ’adozione del telelavoro prevista dall’Accordo del 27 marzo 2013 oltre ad essere una misura utile ad attenuare gli

impatti sociali del Piano di razionalizzazione delle sedi costituisce anche un’opportunità per valutarne l’efficacia in ambienti di front end con possibilità di estendere lo stesso anche a casi di interesse presenti in realtà di front end non coinvolte nella chiusura delle sedi.

P

remio di Risultato: viene modificato per il 2015 in via sperimentale il parametro correlato ai ricavi di Telecom Italia (peso40%) in 20% per i ricavi e 20% correlato ad uno specifico parametro di produttività della Divisione Caring.

E

rogazione di un importo, indifferenziato per livello inquadramentale, pari a 200 euro lordi a titolo di Una Tantum quale riconoscimento dell’incremento di produttività del Caring.

R S

ientro delle attività di assistenza clienti oggi gestite fuori dai perimetri dell’Unione Europea.

uperamento definitivo del progetto di societarizzazione del Caring decisa dal CdA di Telecom con il chiaro impegno per il Piano di Impresa 2015-2017 a valorizzare la Divisione come core business aziendale e riaffermandone la centralità e la non societarizzazione .

Roma 14 gennaio 2015

SLC - CGIL FISTel - CISL UILCOM - UIL

Sindacato Lavoratori Comunicazione Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

COMUNICATO Telecom Italia Ipotesi Accordo Caring Ieri è stata firmata l’ipotesi di accordo sul nuovo modello organizzativo del Caring di Telecom Italia. Un accordo complesso, che interviene sull’organizzazione del lavoro, sulle professionalità e che rimette con chiarezza le customer operations nel core business aziendale, chiudendo definitivamente il progetto di societarizzazione deciso dal Consiglio di Amministrazione di Telecom. Con le ultime modifiche apportate al testo si evita che il nuovo modello organizzativo possa avere derive gerarchiche circoscrivendone la visione a chi deve indirizzare il lavoro secondo le competenze e, conseguentemente, a chi deve predisporre i piani formativi per affinare e migliorare queste competenze. Il modello organizzativo assegna al Sindacato un ruolo importante e nuovo nel settore facendo entrare, per la prima volta, un rappresentante sindacale in un colloquio gestionale fra lavoratore, responsabile di linea e rappresentante di People Value. Una valutazione complessiva dell’ipotesi ci consente di dire che è stata completamente modificata l’impostazione aziendale presentata nelle Slides di Giugno che andava verso un modello di retribuzione della produttività dei singoli. Con un chiaro sistema di divieti domani i lavoratori ed il Sindacato avranno un mezzo per impedire che la giornata lavorativa sia costellata da continui richiami su presunti mancati raggiungimenti di non meglio precisati obiettivi di produttività. Ora la parola passa ai lavoratori che saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio sull’ipotesi di accordo in un referendum che si svolgerà il 21 e 22 Gennaio 2015. Nelle prossime settimane SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL promuoveranno assemblee informative in tutti i centri di lavoro per consentire alle lavoratrici ed ai lavoratori interessati di avere un quadro chiaro e favorire un confronto sul merito ampio e consapevole. Roma,19 Dicembre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL

Affiliazione ad UNI Union Network International

FISTEL-CISL

UILCOM-UIL

SLC FISTel UILCOM -

Tel. 06-42048212 Fax 06-4824325 Tel. 06-87979200 Fax 06-87979296 Tel. 06-8622421 Fax 06-86326875

SEGRETERIA NAZIONALE 00199 ROMA VIA DI TOR FIORENZA 35 Tel. 06.8622421 - Fax 06.86326875 Cod. Fisc. 97267680581 UNIONE ITALIANA LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA COMUNICAZIONE

www.uilcom.it e-mail: [email protected]

Piattaforma SLC FISTEL UILCOM

TESTO DEFINITO

Progetto di societarizzazione: l’azienda deve ritirare il progetto approvato dal consiglio di amministrazione e prevedere, in linea con quanto già fatto all’interno del settore, un arco temporale medio lungo in cui ci sia l’impegno a non avviare ulteriori progetti di societarizzazione di attività ricomprese nell’attuale perimetro del caring.

L’Azienda, valutato positivamente il quadro delle azioni concordate nel presente accordo, comunica formalmente che gli interventi adottati sono tali da consentire il superamento, nel periodo di vigenza del piano industriale 2015-2017, del progetto di societarizzazione della Divisione.

Chiusura sedi: in considerazione dei risultati 2. Razionalizzazione delle sedi economici conseguiti, si può procedere al Gli interventi di accorpamento di tali sedi si superamento della chiusura delle sedi articoleranno in: individuate nell’accordo del 27 marzo. L’eventuale a) chiusura dei presidi di Caring Services chiusura dovrà riguardare solamente le sedi in in 10 città, con distanza dalla sede cui sia possibile offrire una ricollocazione in accipiente, nell’ambito della stessa altro ambito operativo al personale ferma regione, mediamente entro i 40 km, con restando la sede di lavoro, lasciando trasferimento del personale, compreso l’opportunità del telelavoro alla volontarietà quello operante in telelavoro, nelle sedi delle persone coinvolte. accorpanti come individuato di seguito: Brindisi Busto Arsizio Como Legnano Livorno Monza Pavia Tiriolo Treviso Vicenza

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verso Lecce verso Varese verso Varese verso Milano verso Pisa verso Milano verso Milano verso Catanzaro verso Mestre verso Padova

I tempi di chiusura saranno oggetto di comunicazione alle Organizzazioni Sindacali territorialmente competenti stipulanti il vigente CCNL. In tale sede l’azienda si dichiara disponibile a valutare percorsi di riallocazione professionale in altri ambiti professionali presso la stessa sede. b) trasferimento in Open Access – Assurance Service Operations del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Cuneo, Frosinone, Nuoro, Terni e Verona ad esclusione delle persone delle medesime sedi che già operano in telelavoro (a meno che non chiedano di recedere dal telelavoro) e che sono soggette alle previsioni del successivo comma d); c) trasferimento in Business – Engineering & Service Management, ICT Control Room (CNA Area Centro Sud ) del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Avellino, Rieti e Viterbo ad esclusione delle persone delle medesime sedi che già operano in telelavoro (a meno che non chiedano di recedere dal telelavoro) e che sono soggette alle previsioni del successivo comma d); d) pur mantenendo invariato il luogo di svolgimento dell’attività in telelavoro, con decorrenza 1°gennaio 2015, le risorse operanti in telelavoro di Directory Assistance e Document & Advanced Center nelle seguenti sedi saranno trasferite verso le sedi accipienti di seguito indicate: Agrigento verso Caltanissetta Belluno verso Mestre Brescia D.A. verso Milano Brescia DAC verso Bergamo Caserta verso Napoli Chianciano Terme verso Firenze Gorizia verso Trieste Latina verso Roma Lucca verso Pisa Matera verso Bari Modena verso Reggio Emilia

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Novara Oristano Parma Perugia Pistoia Pordenone Rovigo Teramo Viareggio

verso Torino verso Cagliari verso Reggio Emilia verso Ancona verso Firenze verso Mestre verso Padova verso Pescara verso Pisa

e i telelavoratori delle sedi di Avellino verso Napoli Cuneo verso Torino Frosinone verso Roma Nuoro verso Cagliari Rieti verso Roma Verona verso Padova Viterbo verso Roma In considerazione di quanto sopra, le Parti convengono che: 2.1. per quanto riguarda i precedenti punti a) e d) tutto il personale operante nelle sedi in chiusura, compreso il personale operante in telelavoro, sarà trasferito nella sede accipiente con applicazione delle disposizioni del vigente CCNL TLC e del verbale di accordo del 14 maggio 2008. 2.2. fermo restando il trasferimento presso la sede accipiente, il personale impegnato in attività operative di caring, credito o conciliazioni - compresi coloro che, in possesso di livello inquadramentale e retributivo superiore al 5°, alla data del presente accordo siano impiegati in attività operative di caring, credito o conciliazioni in virtù di precedente formale accordo transattivo di demansionamento - l’Azienda prevede la possibilità, a richiesta dell’interessato, di essere impiegato in telelavoro per svolgere attività operative di caring o credito secondo le modalità che sono dettagliate nel paragrafo “Telelavoro” dell’Accordo 27 marzo 2013 che si intende integralmente richiamato;

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2.3. per tutti i Supervisor e per il personale in possesso di livello inquadramentale e retributivo superiore al 5°, - esclusi coloro che, alla data del presente accordo, siano impiegati in attività operative di caring, credito o conciliazioni in virtù di precedente formale accordo transattivo di demansionamento – in alternativa al trasferimento, constatata l’impossibilità di offrire presso tali sedi mansioni uguali o equivalenti a quelle attualmente svolte, l’Azienda prevede la possibilità, a richiesta dell’interessato, previa assegnazione ad altre mansioni attraverso la procedura del successivo punto 4.4, di essere impiegato in telelavoro per svolgere attività operative di caring o credito secondo le modalità che sono dettagliate nel paragrafo “Telelavoro” dell’Accordo 27 marzo 2013 che si intende integralmente richiamato; 2.4. su richiesta del personale di cui al punto 4.3 si procederà a sottoscrivere presso la Unione degli Industriali territorialmente competente un accordo transattivo fra le parti, che preveda l’assegnazione al livello inquadramentale 5° con mansione di “operatore specialista di customer care“. Da tale data la retribuzione sarà pari a quella prevista dalla contrattazione collettiva, di primo e secondo livello, applicata in Telecom Italia S.p.A. per il livello inquadramentale 5° oltre agli altri elementi retributivi individuali in essere alla data di sottoscrizione del verbale; sarà altresì mantenuto a titolo di “Elemento Retributivo Differenziale” - assorbibile in occasione di rinnovi contrattuali - l’importo pari alla differenza tra la retribuzione contrattuale così come definita dall'allegato 1 del vigente CCNL TLC - prevista per il livello precedentemente posseduto e quella per il livello 5°;

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2.5. l’Azienda in tutti i casi valuterà eventuali richieste di trasferimento presso altre sedi di Caring Services non oggetto di chiusura, presentate dai lavoratori interessati entro la data di chiusura della sede.

Mobilità professionale L’azienda conferma la prosecuzione delle azioni già avviate nel corso degli ultimi due anni per favorire la mobilità professionale in ingresso ed in uscita dalla Divisione Caring Services che hanno consentito di realizzare, ad oggi, diversificazioni professionali verso altre strutture per 195 persone. In particolare, le persone di Caring Services saranno coinvolte, al pari degli altri colleghi di Telecom Italia, nelle manovre di reperimento di personale necessario al finanziamento di eventuali fabbisogni di personale tecnico.

Opportunità professionali e mobilità aziendale: Il superamento del progetto di societarizzazione deve portare a un reale superamento delle barriere poste ai lavoratori che operano nel caring. Pertanto sarà necessario garantire pari opportunità di sviluppo professionale a tutti gli addetti; inoltre, come già previsto dall’accordo del 27 marzo u.s., è necessario individuare un numero di lavoratori da trasferire dal caring al settore Open Access (viste le evidenti carenze di organico presenti in quella struttura) entro l’anno. Per facilitare il progetto complessivo potrebbe essere utile effettuare una mappatura delle competenze e delle conoscenze di tutto il personale e una analisi dei fabbisogni professionali presenti in tutta l’azienda, favorendo in questo modo percorsi di crescita e/o arricchimento professionale.

Inquadramento professionale: Nell’ambito della richiesta aziendale di individuare un nuovo profilo di operatore “specialista esperto di customer care” è necessario definire percorsi certi di carriera che consentano una opportunità di accesso rivolta all’insieme degli operatori. In tale ambito andranno rivisti i contingenti definiti nell’accordo del 3 dicembre 2005 superando l’inquadramento al 3 livello e definendo le nuove percentuali di popolazione da collocare al 4, 5 e 6 livello. Infine, andrà uniformato il livello 6° per la figura del team leader.

3. Sistema professionale Nell’ottica di valorizzare gli sforzi per lo sviluppo delle competenze legato alla realizzazione del sistema di Cloud delle Competenze e al correlato sistema di Performance Management sarà prevista – ad un anno dall’avvenuta implementazione del sistema - una sessione di verifica tra le Parti dei risultati raggiunti in termini di incremento delle performance, di sviluppo delle conoscenze e delle capacità dei lavoratori. Tale incontro consentirà anche di monitorare le dinamiche di evoluzione inquadramentale della figura di Operatore Specialista di Customer Care e del raggiungimento di un assetto, nel prossimo triennio, caratterizzato da una ripartizione dei lavoratori che vedrà il 70%, con inquadramento

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al 5° livello (Operatori di Customer Care) e 6° livello (Supervisor e Specialista Senior di Customer Care), ed il 30% con inquadramento al 3° e 4° livello. L’Azienda si impegna, entro il primo trimestre 2015, a completare il percorso di assegnazione del 4° livello agli Operatori di Customer Care oggi inquadrati al 3°livello a fronte della maturazione dei requisiti previsti dalle norme in materia. SPECIALISTA SENIOR DI CUSTOMER CARE Lavoratrice/tore che, in relazione alla piena fungibilità professionale acquisita e all’ampia e consolidata conoscenza delle attività di caring e delle evoluzioni dell’offerta di servizi, concorre al raggiungimento degli obiettivi prefissati svolgendo attività che richiedono un contributo professionale autonomo e innovativo garantendo con velocità ed efficacia la gestione e soluzione di lavorazioni complesse continuative o temporanee. Il lavoratore, in modo bilanciato, oltre a gestire, coordinare e indirizzare operativamente le attività di gruppi di addetti e operatori al call center, supportandone e controllandone le attività e i risultati, ovvero espletando funzioni specialistiche/progettuali che richiedono un contributo professionale, formalmente individuato, autonomo e innovativo, svolge alternativamente la sua attività attraverso canali telefonici e/o telematici mediante l’utilizzo di centrali specializzate (call center). Il lavoratore svolge tale attività di interfaccia telefonica e/o telematica, contraddistinta da elevato grado di autonomia e rilevante capacità di relazione interpersonale, verso la clientela di maggior valore relativamente a servizi di informazione, vendita di prodotti e servizi, assistenza commerciale, assistenza tecnica e back office amministrativo. Inoltre assicura l’interfaccia verso la propria rete commerciale e le attività di gestione clienti, operando in linea. Assicura in aggiunta le attività necessarie ad analizzare e gestire le esigenze del cliente, individuando e proponendo soluzioni evolutive e fornendo supporto professionale nell’ottica di

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massimizzare il beneficio aziendale e il valore per il cliente. Gestisce inoltre attività funzionali a quelle del front office per il completo soddisfacimento delle esigenze del cliente, alla risoluzione dei reclami e/o al perfezionamento degli adempimenti amministrativi e contribuisce alla gestione di eventi che rivestono carattere di urgenza e criticità.

Part – time: Anche con l’obiettivo di procedere a un ulteriore internalizzazione delle attività è necessario prevedere, su base volontaria, la possibilità per il personale con orario part time di incrementare il proprio orario di lavoro sino al raggiungimento del tempo pieno. In tale contesto l’azienda accoglierà anche tutte le domande avanzate dal personale per trasformare la propria prestazione da contratto a tempo pieno a contratto a tempo parziale.

Part – TIME: L’Azienda si impegna altresì a esaminare le domande di incremento orario del rapporto di lavoro a tempo parziale presentate entro il mese di aprile 2015 e valutarne l’accoglibilità in misura massima di 100 richieste - tenuto conto dell’anzianità di servizio in part time dei richiedenti.

Cloud delle competenze: il progetto avanzato dall’azienda dovrà necessariamente essere rivisto per rimuovere le attuali forme di pressione che vengono esercitate sui singoli lavoratori e contribuire a ridurre lo stress correlato misurato. Quindi, ferma restano l’estrapolazione a livello aggregato dei dati, come previsto dal vigente ccnl, l’accordo dovrà prevedere il divieto esplicito: di esercitare pressioni sulla performance del lavoratore; di consentire la visione dei dati già prodotti dai sistemi in uso ai Team Leder; di consentire la visualizzazione ai colleghi se non in ambito di performance media; di essere utilizzati per il riconoscimento di integrazioni salariali. Al fine di garantire corrispondenza tra quanto definito nell’accordo e quanto applicato sarà necessario prevedere che il mancato rispetto di tali principi costituirà condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della legge 300/70 e conseguente mancato rispetto dell’Art. 4 Legge 300/70.

1. Realizzazione del Cloud delle Competenze L’operatore è un professionista maturo del proprio ambito che può e deve essere valorizzato per le sue competenze sia di front end che di back office, passando da una gestione per modulo/segmento specialistico ad una gestione mirata delle competenze e capacità individuali, attraverso una cloudizzazione delle competenze che devono essere fruibili là dove sono presenti a prescindere dalla collocazione fisica, grazie ad una regia puntuale degli skill e delle capacità rispetto alle esigenze formulate dal cliente. Un cambio di paradigma che valorizzi il singolo come evoluzione di un mestiere ormai non più di passaggio ma stabile e duraturo. Analogamente è necessario produrre un mutamento culturale che trasformi le analisi sulla produttività dando maggior risalto al risultato complessivo ottenuto dal Caring. E’ necessario trasformare la lettura dei risultati in un’ottica di “produttività” di sistema, in modo

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In tutti i casi i dati dei sistemi non potranno essere utilizzati, ne da soli ne a sostegno di ulteriori elementi di riscontro, per effettuare contestazioni disciplinari. Per quanto attiene i sistemi di speech recognition e speech to text, il loro utilizzo dovrà prevedere l’anonimato delle registrazioni, con una percentuale massima di riascolti da effettuarsi con la presenza delle RSU, attraverso sistemi di morphing della voce con conseguente contestuale distruzione dei master con le registrazioni in chiaro e con la cancellazione di ogni riferimento a lavoratori e/o clienti, così come già realizzato in altri accordi di aziende del settore.

da massimizzare i risultati stessi.

Cloud delle mirata.

competenze

e

formazione

Considerato che per Caring Services i driver di continuo miglioramento dei livelli di servizio erogati in attività di contatto con i clienti costituiscono obiettivo strategico per qualificare il maggior costo della prestazione erogata rispetto al mercato, è necessario per l’Azienda introdurre strumenti sempre più evoluti di Caring Performance Management che consentano di migliorare la customer experience, ampliare e difendere la base clienti Al fine di elaborare e aggiornare gli skill dei e incrementare l’efficacia operativa. lavoratori e sviluppare permanentemente le competenze e le capacità potranno essere svolti Per sfruttare appieno le opportunità di sviluppo incontri formali tra lavoratore, eventualmente degli skill, delle capacità e dei risultati operativi assistito dalla RSU cui conferirà mandato e il offerti dal nuovo modello di Caring proprio area manager con il coinvolgimento Performance Management, le Parti concordano della funzione people value. che le ordinarie funzioni di gestione e sviluppo delle persone saranno realizzate anche Gli incontri, se richiesti dall’azienda, non utilizzando le possibilità offerte dai sistemi di potranno essere ripetuti più di 1 volta a work force management e di gestione della trimestre e dovranno essere finalizzati clientela (quali, ad esempio, le piattaforme di esclusivamente per predisporre congiuntamente customer care per le attività di front-end e di piani di formazione, affiancamento e di back office, i sistemi di dispacciamento delle aggiornamento degli skill posseduti. Il attività, i sistemi di monitoraggio della qualità lavoratore, analogamente, potrà chiedere un del servizio e della produttività connessa -data confronto con i propri responsabili al fine di reporting-, i sistemi di tracciatura delle chiamate segnalare eventuali lacune o deficit di finalizzati alla tutela della clientela) utilizzando conoscenze. Al fine di garantire corrispondenza i dati per la realizzazione di un sistema di tra quanto definito nell’accordo e quanto valorizzazione e sviluppo delle attività e applicato sarà necessario prevedere che il professionalità in ambito Caring Services. I dati mancato rispetto di tali principi costituirà saranno utilizzati esclusivamente per la verifica condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 delle conoscenze reali, misurate sull’esperienza della legge 300/70 e individuare, ai sensi del quotidiana, al fine di migliorare la prestazione T.U. sulla rappresentanza, idonee forme di dell’operatore attraverso una formazione mirata, sanzione per le violazioni. consapevole - anche a richiesta dall’interessato e indirizzare analisi del traffico per skill e Per consentire un monitoraggio costante routing del traffico sui lavoratori. occorrerà predisporre poi degli osservatori paritetici, anche a livello territoriale, che Le tipologie di analisi che, pertanto, potranno seguano con assiduità lo svilupparsi del nuovo essere svolte dal sistema di performance modello organizzativo e siano messi nelle management avranno anche il fine di condizioni di verificare le segnalazioni di riconoscere e aggiornare costantemente le eventuali difformità operative rispetto a quanto conoscenze dei lavoratori attraverso una pattuito così da poter permettere un rapido

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continua attività di analisi in action dei bisogni formativi, di realizzare un sistema strutturato di coaching e monitoring per adeguarle all’evoluzione del mercato, delle offerte e delle attese dei clienti con l’obiettivo di conseguire un sempre più elevato livello di soddisfazione della clientela e di qualità del servizio.

intervento volto, da un lato, a sanzionare atteggiamenti illeciti, dall’altro a ripristinare le procedure secondo quanto concordato dalle parti.

Le Parti condividono l’esigenza che la realizzazione del nuovo sistema di Cloud delle Competenze e di Caring Performance Management debba mantenere una dimensione sostenibile dell’attività produttiva, in modo tale da garantire la riservatezza e l’autonomia dei lavoratori nello svolgimento del lavoro, la dignità delle persone e massimizzare la loro capacità operativa. A tal fine le Parti convengono che tale nuovo sistema si baserà su un modello di funzionamento e di tutela della dignità e della professionalità dei lavoratori interessati in linea con le filosofie alla base dell’introduzione del Cloud delle Competenze e con le disposizioni dello Statuto dei Lavoratori. I dati saranno visibili in tempo quasi reale, o con i tempi oggi previsti dai sistemi di riferimento, solo dal diretto interessato e dalla “sala regia” per orientare il routing del traffico ed analizzare il modello ed in tempo differito (dopo sette giorni) dalle strutture preposte a predisporre la formazione e la skillatura del personale. Gli altri operatori del cluster/skill di appartenenza potranno conoscere, oltre ai propri dati di performance, solo quelli di perfomance media del proprio cluster/skill a vari livelli geografici.

È fatto divieto:   

di utilizzare le risultanze del sistema per effettuare richiami/appunti al lavoratore con riferimento alla performance lavorativa. di consentire la visualizzazione agli altri colleghi del modulo/skill/cluster se non in ambito di performance media; di utilizzare i dati disaggregati prodotti del Caring Performance Management per il riconoscimento di integrazioni salariali.

Il mancato rispetto di tali principi costituirà

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condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della legge 300/70 e mancato rispetto dell’art. 4 Legge 300/70. In tutti i casi i dati prodotti dal sistema di Performance Management non potranno essere utilizzati, né da soli né a sostegno di ulteriori elementi di riscontro, per effettuare contestazioni disciplinari. I dati prodotti dai sistemi saranno quindi finalizzati anche a consentire l’elaborazione dei report personalizzati utili all’aggiornamento continuo degli skill posseduti e di sviluppo permanente delle competenze e capacità che sono alla base del Caring Performance Management. I dati così elaborati saranno oggetto di appositi incontri formali che potranno svolgersi al massimo 1 volta al mese, tra la persona e la propria linea gerarchica per la predisposizione congiunta – con il coinvolgimento della funzione People Value competente - di piani di informazione, formazione e affiancamento oltre che per l’aggiornamento degli skill posseduti. A tale incontro il lavoratore potrà chiedere la presenza di un rappresentante a sua scelta delle OO SS firmatarie del presente accordo. Sulla base della lettura quotidiana dei propri dati, il lavoratore potrà chiedere un confronto con i propri responsabili al fine di segnalare eventuali lacune o deficit di conoscenze. Le Parti, al riguardo, convengono che la disciplina sopra riportata è stata formulata secondo le previsioni dell’art. 57 comma 3 del vigente CCNL delle TLC e pertanto adempiono alle disposizioni di cui all’art. 4, comma 2, della Legge n. 300/70, in coerenza con la normativa vigente. Le ulteriori previsioni sopra riportate integrano, per i lavoratori della Divisione Caring Services, la disciplina già prevista dagli accordi aziendali vigenti in materia di controllo a distanza, nonché le previsioni contenute nell’articolo 57 del vigente CCNL delle TLC.. a. Strumenti per la gestione del sistema di Cloud Competence di Caring Services Le Parti convengono che la finalità dei sistemi di speech recognition e speech to text è quella di

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consentire analisi di mercato e estese verifiche su fabbisogni e propensione commerciale della clientela in una logica integrata multicanale (email, sms, social network e conversazioni telefoniche). Per questo scopo i sistemi di speech analytics dovranno prevedere l’anonimato delle registrazioni attraverso l’eliminazione di tutti i dati personali relativi al dipendente ed al cliente e l’adozione di sistemi di morphing della voce con conseguente, contestuale, distruzione dei master con le registrazioni in chiaro. Per perseguire l’efficacia e la qualità del servizio erogato il presidio delle variabili operative e lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze rivestono una crescente importanza unitamente alla capacità di interpretare le esigenze espresse dal cliente. Oltre alla gestione delle competenze, l’evoluzione tecnologica consente con sistemi di speech recognition e speech to text, in utilizzo anche in Italia, ma già consolidati nei mercati internazionali, di sviluppare la conoscenza puntuale delle richieste dei clienti, di migliorare l’operatività del personale di Front End e Back Office, di sviluppare e suggerire percorsi ottimali di formazione e sviluppo e di focalizzare la soluzione, la qualità, l’upselling delle vendite. Tutto questo anche allo scopo di utilizzare i risultati per realizzare una migliore conoscenza delle capacità e delle competenze degli operatori, mappare le esigenze formative e realizzare una pianificazione formativa per il personale operativo della Divisione Caring Services finalizzata all’ampliamento degli skill professionali. Pertanto le Parti concordano sulla necessità di adottare procedure di registrazione e analisi delle interazioni con la clientela (in grado di effettuare, ad esempio, azioni di trasformazione della voce in testo utilizzando tecnologie di ASR -Automated Speech Recognition- di analisi delle conversazioni con i clienti, di visualizzazione e riascolto delle interazioni anonimizzate archiviate in formato testo/audio, di individuare la presenza di concetti di uno o più domini di interesse nonché di effettuare

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emotional e sentiment analysis) in modo da analizzare la qualità erogata relativa alla tipologia di problemi, il grado di soddisfazione del cliente, la professionalità degli operatori ed incrementare la produttività. Il livello al quale il sistema permetterà di operare estrazioni e analisi dei dati della perfomance erogata dai lavoratori sarà quello del modulo/cluster/skill di appartenenza (non meno di 6 persone). Le registrazioni e le trascrizioni dei contatti verranno rese anonime contestualmente alla rispettiva produzione con flusso senza soluzione di continuità e gli originali cancellati immediatamente in modo automatico senza alcuna possibilità di ascolto o lettura anche ai sensi delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003. L’anonimato delle registrazioni sarà garantito, appena conclusa l’attività automatizzata e protetta di clusterizzazione delle informazioni del cliente (quali ad esempio classe di età, tipologia di spesa in relazione ai servizi attivati, ecc.). Per le registrazioni e le trascrizioni memorizzate ed anonimizzate attraverso sistemi di morphing della voce e criptatura\cancellazione dei dati sensibili, il sistema non consentirà in alcun modo il ripristino successivo delle versioni originali. Le registrazioni e le trascrizioni anonimizzate saranno conservate in apposito database separato dagli altri database aziendali e non sarà possibile trasferirli o ascoltarli su applicativi o media player diversi da quelli aziendali che saranno protetti da apposite credenziali di autenticazione e dal log in delle operazioni. Eventuali file che dovessero presentare ancora elementi di riconoscibilità dell’operatore e del cliente saranno immediatamente cancellati. L’eventuale necessità della previsione della durata massima di conservazione dei dati anonimizzati ed il procedimento automatizzato e protetto di clusterizzazione delle informazioni relative al cliente sarà sottoposto all’attenzione del Garante per la protezione dei dati personali. Tali nuove modalità di analisi qualitative e quantitative, operate nel rispetto della legislazione in tema di privacy, non costituiscono controllo a distanza della

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prestazione del singolo operatore. Le Parti, al riguardo, convengono che la disciplina sopra riportata è stata formulata secondo le previsioni dell’art. 57 comma 3 del vigente CCNL delle TLC e pertanto adempiono alle disposizioni di cui all’art. 4, comma 2, della Legge n. 300/70, in coerenza con la normativa vigente. Le ulteriori previsioni sopra riportate integrano, per i lavoratori della Divisione Caring Services, la disciplina già prevista dagli accordi aziendali vigenti in materia di controllo a distanza nonché le previsioni contenute nell’articolo 57 del vigente CCNL delle TLC In considerazione dell’innovatività del nuovo sistema del Cloud delle Competenze e dei correlati strumenti di Performance Management previsti alla lettera a) e b) del presente paragrafo, le Parti concordano sulla necessità di istituire Osservatori territoriali, composti da tre membri di parte aziendale e tre membri in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente accordo, che abbiano il compito, nei primi sei mesi, di monitorare, prevenire e gestire eventuali criticità nella gestione dello stesso. Considerata l’importanza di accompagnare il cambiamento legato al processo di innovazione intrapreso, l’Azienda procederà ad avviare un percorso formativo dedicato a tutta la catena organizzativa (manager, indiretti, supervisor e operatori) finalizzato ad indirizzare in maniera unitaria e coerente la necessaria evoluzione organizzativa e culturale.

IT: Si tratta di sviluppare un sistema in grado di migliorare le attività dei lavoratori, gli strumenti informatici (hardware e software) messi in campo, il clima aziendale, le procedure, il contenimento dello stress da lavoro correlato per ottenere un incremento complessivo della produttività del Caring.

IT: lo sviluppo dell’IT nel caring rappresenta la leva più importante su cui intervenire per ottenere un recupero di produttività elevato. Semplificare gli applicativi, snellire procedure farraginose, rimuovere tutti gli elementi che rallentano e complicano l’attività dell’operatore sono le vere priorità su cui intervenire. Pertanto va individuata una sede permanente

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composta da RSU e rappresentanti aziendali in cui discutere i problemi sollevati e individuare soluzioni e tempi certi con cui intervenire. In tale ambito sarà programmato anche l’intervento sui sistemi hardware garantendo in questo modo la funzionalità delle macchine. Investimenti in ammodernamento postazioni di lavoro. Tra gli interventi a supporto del piano di incremento dell’efficacia operativa e produttività complessiva della Divisione, l’Azienda comunica la prosecuzione del piano di sostituzione delle postazioni di lavoro thin client di vecchia generazione iniziato nel luglio 2014 e che dovrebbe concludersi entro il primo quadrimestre 2015 interessando un totale di circa 5.000 postazioni Nel corso delle riunioni degli Osservatori territoriali sul monitoraggio dell’applicazione della presente intesa, l’azienda fornirà periodici aggiornamenti sugli interventi in materia. Ferie ed istituti per la conciliazione dei tempi “lavoro/vita”: occorre giungere ad una armonizzazione che porti tutto l’ambito caring services ad avere chiare e condivise regole in materia di fruizione delle ferie e dei permessi. La migliore vivibilità del caring passa anche attraverso regole che diano certezza e trasparenza nell’assegnazione delle ferie pur riconoscendo le difficoltà legate all’operatività del settore e al conseguente obbligo di presidio costante.

FERIE: Aggiornamento strumenti di conciliazione vita lavoro. I crescenti volumi di internalizzazione delle attività possono essere sostenuti solo con un adeguato rispetto delle presenze pianificate di personale anche in relazione alla variabilità e non prevedibilità delle curve di traffico. Pertanto, con decorrenza immediata i cambi turno saranno consentiti con la formula del saldo zero laddove previsto e secondo le modalità stabilite dagli accordi sindacali vigenti. L’Azienda conferma che le ferie devono essere normalmente fruite nel corso dell’anno di competenza, su richiesta del lavoratore e compatibilmente con le esigenze produttive, e che la fruizione del periodo feriale sarà goduta per un periodo non inferiore a due settimane consecutive. L’azienda si impegna a comunicare le aliquote di personale in ferie relative al periodo estivo (giugno-settembre)

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entro il 15 marzo e, per le richieste presentate entro il 7 aprile, a comunicare entro il 30 aprile l’approvazione o meno di tutti i relativi piani ferie. Per il periodo natalizio le aliquote saranno comunicate entro il 30 settembre e, per le richieste presentate entro il 15 ottobre, l’Azienda si impegna a comunicare l’approvazione o meno di tutti i relativi piani ferie entro il 31 ottobre. Per garantire, ferma restando la disciplina contrattuale vigente in tema di ferie, che l’assegnazione delle stesse avvenga in modo che l’aliquota di personale in ferie sia contenuta in relazione alle necessità di presidio del servizio medesimo, le Parti concordano che nelle strutture di Caring sia individuata – per il periodo estivo - una percentuale complessiva di ferie sull’organico. Tale percentuale è fissata per il periodo Giugno Settembre nella misura del 25% del personale (Massimo 2 Settimane per dipendente) complessivo per ogni mese distribuita in maniera omogenea nell’arco del mese. Per le due settimane del periodo natalizio la percentuale è fissata nella misura minima del 14%. L’Azienda illustrerà in apposito incontro semestrale a livello territoriale, su richiesta delle OO.SS. firmatarie del presente accordo, l’andamento della fruizione delle ferie sul territorio di riferimento.

Canvass e premio di risultato: per migliorare il clima aziendale è necessario produrre una modifica culturale dei sistemi di gestione, abbandonando le pressioni sulle performance individuali del lavoratore a favore della produttività collettiva del caring. Strumento idoneo a sostenere tale risultato è la politica retributiva. Pertanto si ritiene necessario sostituire la politica delle canvass individuali o di modulo con la definizione di un accordo, integrativo dell’attuale premio di risultato, che individui una pista specifica, in aggiunta all’attuale struttura del premio di risultato, che retribuisca gli scostamenti della produttività collettiva.

Canvas e Premio di Risultato E’ fatto divieto:  di utilizzare i dati disaggregati prodotti del Caring Performance Management per il riconoscimento di integrazioni salariali.

PdR (accordo a latere) Per quanto riguarda il nuovo premio di risultato l’azienda ha dichiarato la sua disponibilità in via sperimentale relativamente all’anno 2015 (erogazione 2016) una quota correlata ad uno specifico parametro di produttività con un peso pari al 20%.

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Pertanto il nuovo schema sarà: Ebitda Ricavi Telecom IT. Produttività Caring Service

60% 20% 20%

In relazione all’anno 2014 a titolo di recupero produttività dell’anno vigente verrà erogata alla stipula dell’accordo in essere una “UNA TANTUM” pari a 200€ indifferenziata per livello inquadramentale. (accordo a latere)

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SLC FISTEL UILCOM SEGRETERIE NAZIONALI I motivi di una valutazione positiva dell’Accordo Caring

T

rasformazione del ruolo di operatore di Caring Services in professionista del proprio ambito, valorizzato per le sue competenze, passando da una gestione per modulo/segmento specialistico ad una gestione mirata delle competenze e capacità individuali, che devono essere fruibili là dove sono presenti a prescindere dalla collocazione fisica. Assegnazione delle attività in relazione a competenze e capacità perfezionate attraverso una formazione mirata, consapevole anche a richiesta dall’interessato. Aggiornamento costante delle conoscenze dei lavoratori attraverso una continua attività di analisi dei bisogni formativi rispetto all’evoluzione del mercato.

G

arantita la riservatezza e l’autonomia dei lavoratori nello svolgimento dell’attività, la dignità delle persone e la loro capacità operativa coerentemente alle disposizioni dello Statuto dei Lavoratori. I dati prodotti dai sistemi di Caring Performance Management non potranno essere utilizzati, né da soli né a sostegno di altri elementi di riscontro per effettuare contestazioni disciplinari ma saranno la base per un vero percorso formativo che abbia al centro le capacità e competenze dei lavoratori. A riguardo è importante aver destinato la conoscenza dei dati alle strutture che predispongono i piani formativi ( e non a quelle che le eseguono, quindi le linee gerarchiche dirette). Vi è un sistema di divieti chiari il cui mancato rispetto costituirà formale condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della Legge n. 300/70 e mancato rispetto dell’art. 4 Legge n. 300/70 .

U

na semplificazione delle strutture di coordinamento, allo scopo di realizzare strutture maggiormente competitive anche attraverso la creazione di una nuova figura professionale di livello 6 Specialista Senior di Customer Care contraddistinta da un impiego in ruoli caratterizzati dal bilanciato svolgimento sia di attività di coordinamento o attività specialistiche/progettuali, che di attività a contatto diretto con la clientela

L

e flessibilità operative finalizzate alla sostenibilità del costo delle lavorazioni interne sono in linea con la volontà di perseguire ulteriori spazi di internalizzazione di attività, e non pregiudicano la conciliazione dei tempi vita/lavoro. Proseguono gli investimenti in ammodernamento postazioni di lavoro con sostituzione di quelle di vecchia generazione per un totale di circa 5.000 postazioni

S

olo 10 città vengono interessate alla chiusura dei presidi Caring con trasferimento del personale a distanza media di circa 40 Km con possibilità di percorsi di riallocazione professionale in altri ambiti aziendali presso la stessa sede di lavoro. Transito in Open Access – Assurance Service Operations del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Cuneo, Frosinone, Nuoro, Terni e Verona Trasferimento in Business – Engineering & Service Management, ICT Control Room (CNA Area Centro Sud) del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Avellino, Rieti e Viterbo. Mantengono invariato il luogo di svolgimento dell’attività in telelavoro, le risorse operanti in

telelavoro di Directory Assistance e Document & Advanced Center

L

e persone di Caring Services saranno coinvolte, al pari degli altri colleghi di Telecom Italia, nelle manovre di reperimento di personale necessario al finanziamento di fabbisogni di personale tecnico.

E

voluzione inquadramentale della figura di Operatore Specialista di Customer Care caratterizzato da una ripartizione dei lavoratori al 70%, con inquadramento al 5° livello (Operatori di Customer Care) e 6° livello (Supervisor e Specialista Senior di Customer Care), ed al 30% con inquadramento al 3° e 4° livello. Entro il primo trimestre 2015, assegnazione al 4° livello agli Operatori di Customer Care oggi inquadrati al 3°livello a fronte della maturazione dei requisiti previsti dalle norme in materia.

I L

ncremento orario del rapporto di lavoro a tempo parziale in misura di 100 richieste tenuto conto dell’anzianità di servizio in part time dei richiedenti. ’adozione del telelavoro prevista dall’Accordo del 27 marzo 2013 oltre ad essere una misura utile ad attenuare gli

impatti sociali del Piano di razionalizzazione delle sedi costituisce anche un’opportunità per valutarne l’efficacia in ambienti di front end con possibilità di estendere lo stesso anche a casi di interesse presenti in realtà di front end non coinvolte nella chiusura delle sedi.

P

remio di Risultato: viene modificato per il 2015 in via sperimentale il parametro correlato ai ricavi di Telecom Italia (peso40%) in 20% per i ricavi e 20% correlato ad uno specifico parametro di produttività della Divisione Caring.

E

rogazione di un importo, indifferenziato per livello inquadramentale, pari a 200 euro lordi a titolo di Una Tantum quale riconoscimento dell’incremento di produttività del Caring.

R S

ientro delle attività di assistenza clienti oggi gestite fuori dai perimetri dell’Unione Europea.

uperamento definitivo del progetto di societarizzazione del Caring decisa dal CdA di Telecom con il chiaro impegno per il Piano di Impresa 2015-2017 a valorizzare la Divisione come core business aziendale e riaffermandone la centralità e la non societarizzazione .

Roma 14 gennaio 2015

Sindacato Lavoratori Comunicazione _____________________________________________________

SOTTOSCRITTA L'IPOTESI DI ACCORDO SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL CARING In data giovedì 18 dicembre u.s. si è conclusa la trattativa di riorganizzazione del Caring, con la sottoscrizione di un'ipotesi di accordo sottoscritta dalla maggioranza dei componenti del coordinamento nazionale Rsu (42 rsu su 71): 33 in quota Fistel-CISL e Uilcom-UIL (su 36 aventi diritto), 8 in quota Slc-CGIL (su 28 aventi diritto) 1 in quota UGL Tlc (su 3 aventi diritto), e da tutte le Segreterie nazionali, e che sarà portata a consultazione delle lavoratrici e lavoratori direttamente coinvolti. Slc-CGIL in questi mesi ha sostenuto una posizione di contrarietà al progetto aziendale, che ha riscontrato ampio consenso dalle lavoratrici e lavoratori in ben tre tornate assembleari (a luglio e novembre unitariamente a Fistel-CISL e UilcomUIL, e dicembre da soli). Questa azione di Slc-CGIL ha fatto sì che il testo sia stato migliorato rispetto alla stesura iniziale: motivo che, insieme al mandato ricevuto dai lavoratori in alcuni Territori, ha portato al voto favorevole degli 8 componenti in quota Slc-CGIL. Fistel-CISL e Uilcom-UIL, da parte loro, hanno evidentemente forzato la mano: si sono dichiarate d’accordo già con il precedente testo aziendale pure senza sottoscriverlo, e scaricando sui lavoratori la responsabilità di accettarlo per mezzo di un referendum farsa (che infatti non si è tenuto), sostenendo di fatto il ricatto aziendale del PRENDERE O SOCIETARIZZAZIONE. Agendo, in tutti questi mesi, animati più da un malcelato sentimento di rivalsa verso Slc-CGIL che non dalla nobile rappresentanza degli interessi dei lavoratori. L'Azienda è quella che porta la maggiore responsabilità di questo “pasticciaccio brutto”: s'è prestata a spaccare il fronte delle Organizzazioni sindacali storicamente maggiormente rappresentative, ed ha dato vita ad un inedito protagonismo verso i lavoratori (sostituendosi di fatto a Fistel-CISL e Uilcom-UIL nel presentare il testo di riorganizzazione) degno delle peggiori pratiche antisindacali, al pari di quelle già viste alla Fiat Pomigliano di Marchionne. Il modello di caring proposto da Telecom Italia, pure presentato come nuovo paradigma industriale portatore di un più complessivo cambio culturale, si sviluppa di fatto nel solco del neotaylorismo informatizzato – aumento della produttività per mezzo della compressione dei tempi di lavorazione, con l'aggravante delle deroghe all'art. 4 l. 300/70 (Statuto dei lavoratori), che fa divieto di controlli a distanza, e all'art. 57 CCNL, che permette l’estrapolazione dei dati di produttività solo per aggregazioni (di modulo, team, gruppi di persone). I componenti della RSU di Telecom Italia unità produttive Roma e Lazio in quota Slc-CGIL confermano la loro CONTRARIETÀ all'ipotesi di accordo, in CONTINUITÀ con quanto detto e scritto in tutti questi mesi, e soprattutto in

Sindacato Lavoratori Comunicazione _____________________________________________________

COERENZA col mandato ricevuto dai lavoratori e lavoratrici consultati in assemblea. Ora la parola passa ai lavoratori, che saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio in data 21-22 gennaio 2015 tramite referendum, che certifichi in trasparenza e regolarità l’esito della consultazione. Comunque vada, nessuna delle Parti riteniamo possa cantar vittoria. La trattativa, per come è stata condotta, e la sottoscrizione dell'ipotesi di accordo, per merito e metodo, riteniamo abbiano liberato tossine che richiederanno molto tempo per essere smaltite – e forse non lo saranno mai del tutto. Nel frattempo, il prevedibile malcontento dei lavoratori temiamo sarà cinicamente strumentalizzato. Telecom Italia raccolga la sfida della via alta alla competitività del Caring! Un accordo migliore di questo deve essere possibile! L’Azienda adotti strumenti efficaci di riduzione del livello (medio) di stress lavoro correlato sofferto dagli addetti, e doti i lavoratori di migliori strumenti di lavoro – perché il pur auspicato aumento di produttività sia il risultato di un intervento complessivo sull’organizzazione del lavoro, e non controlli individuali e flessibilità esasperata. Roma, 20/12/2014

RSU di Telecom Italia u.p. Roma e Lazio liste Slc-CGIL

SLC - CGIL FISTel - CISL UILCOM - UIL

Sindacato Lavoratori Comunicazione Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

COMUNICATO Telecom Italia Ipotesi Accordo Caring Ieri è stata firmata l’ipotesi di accordo sul nuovo modello organizzativo del Caring di Telecom Italia. Un accordo complesso, che interviene sull’organizzazione del lavoro, sulle professionalità e che rimette con chiarezza le customer operations nel core business aziendale, chiudendo definitivamente il progetto di societarizzazione deciso dal Consiglio di Amministrazione di Telecom. Con le ultime modifiche apportate al testo si evita che il nuovo modello organizzativo possa avere derive gerarchiche circoscrivendone la visione a chi deve indirizzare il lavoro secondo le competenze e, conseguentemente, a chi deve predisporre i piani formativi per affinare e migliorare queste competenze. Il modello organizzativo assegna al Sindacato un ruolo importante e nuovo nel settore facendo entrare, per la prima volta, un rappresentante sindacale in un colloquio gestionale fra lavoratore, responsabile di linea e rappresentante di People Value. Una valutazione complessiva dell’ipotesi ci consente di dire che è stata completamente modificata l’impostazione aziendale presentata nelle Slides di Giugno che andava verso un modello di retribuzione della produttività dei singoli. Con un chiaro sistema di divieti domani i lavoratori ed il Sindacato avranno un mezzo per impedire che la giornata lavorativa sia costellata da continui richiami su presunti mancati raggiungimenti di non meglio precisati obiettivi di produttività. Ora la parola passa ai lavoratori che saranno chiamati ad esprimere il loro giudizio sull’ipotesi di accordo in un referendum che si svolgerà il 21 e 22 Gennaio 2015. Nelle prossime settimane SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL promuoveranno assemblee informative in tutti i centri di lavoro per consentire alle lavoratrici ed ai lavoratori interessati di avere un quadro chiaro e favorire un confronto sul merito ampio e consapevole. Roma,19 Dicembre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL

Affiliazione ad UNI Union Network International

FISTEL-CISL

UILCOM-UIL

SLC FISTel UILCOM -

Tel. 06-42048212 Fax 06-4824325 Tel. 06-87979200 Fax 06-87979296 Tel. 06-8622421 Fax 06-86326875

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premesso che 

nel 2012 Telecom Italia S.p.A. ha dato vita ad una Divisione focalizzata alla gestione delle attività di caring, orientata a massimizzare le sinergie tra le 8 unità operative precedentemente esistenti per aumentarne la competitività e la flessibilità operativa, assicurando una maggiore efficienza ed un elevato livello di qualità;



tale costituzione ha consentito una chiara visibilità della debolezza competitiva delle attività interne per il concorso di fattori strutturali e logistici rispetto ai competitors,;



nel mese di marzo 2013 Telecom Italia ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali una serie di accordi per affrontare il contesto macroeconomico e di mercato delle TLC, caratterizzato sia dall’inasprimento della pressione competitiva sui prezzi, sia dalla conferma del costante processo di riduzione del fatturato complessivo del settore;



in particolare per la Divisione Caring Services, sono stati avviati importanti progetti di efficientamento e riconversione professionale atti a recuperare competitività delle lavorazioni interne per favorire la realizzazione dei processi di internalizzazione di attività economicamente sostenibili;



la sostenibilità del costo delle lavorazioni interne è connessa ad un complesso di fattori che vanno dal costo del lavoro, alla efficacia e qualità delle piattaforme informatiche, all’incremento della produttività e a i costi industriali (legati alla dispersione territoriale delle sedi, le spese connesse ad una logistica diffusa, la gestione immobiliare, oltre che i servizi correlati agli immobili);



si sono rese necessarie azioni volte a ridurre tali svantaggi competitivi.



Nel mese di giugno 2014 è iniziata la verifica, prevista nell’accordo quadro del 27 marzo 2013, in merito agli esiti del complesso degli interventi messi in campo nel primo anno di piano per ridurre il gap competitivo di efficienza e produttività della Divisione Caring Services.



In tale sede l’Azienda ha illustrato i risultati conseguiti dal punto di vista economico, il valore delle internalizzazioni realizzate, il numero delle riconversioni professionali concretizzate e degli interventi organizzativi posti in essere. In particolare, l’anno 2013 è stato focalizzato nello sviluppo delle performance qualitative e commerciali e nell’internalizzazione delle attività di caring con l’obiettivo di ridurre complessivamente i costi dell’attività, mantenendo comunque elevato il livello di qualità del servizio. Le performance commerciali e di qualità hanno presentato nel 2013 una buona stabilità nonostante le difficoltà strutturali di mercato. 1

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Il miglioramento economico è conseguente a un puntuale miglioramento operativo dovuto a:    

incremento della produzione interna sul front end dell’8% e conseguente riduzione del buy sull’esterno del 10%; Incremento della produzione interna sul back office del 26% e conseguente riduzione del buy sul mercato esterno del 19%; produzione interna media pari al 52% dei volumi sia di Front End (+5 punti percentuali year on year) che sul back office (+11 punti percentuali year on year); miglioramento della produttività interna del 6%.

Il miglioramento del margine è attribuibile a 2 tipologie di intervento: 



sulla componente industriale, che ha comportato un beneficio di 30 mln di euro connessi sia all’incremento di produzione interna (Make Increase) pari a 19 mln che alla riduzione del ricorso al mercato esterno (Buy Reduction) per 11 mln; sulla componente di Price Recovery che ha generato un beneficio di 30 mln di euro.

Un coordinato e puntuale presidio delle componenti del servizio e della gestione operativa ed economica ha consentito a Caring Services di avviare in modo significativo il suo percorso di trasformazione. Importanti risultati operativi di internalizzazione si sono ottenuti grazie al costante e continuo sviluppo delle attività del Document & Advanced Center, al continuo reengineering organizzativo e operativo che ha indirizzato centinaia di professionalità nelle attività maggiormente critiche. Tuttavia l’analisi dei gap operativi competitivi, connessi alla capacità di gestire in maniera sostenibile il business del Caring, conferma la presenza di un gap sul costo industriale e dellavoro . Tali evidenze forniscono la misura degli interventi da porre ancora in essere.

Considerato che



è volontà delle Parti perseguire percorsi condivisi di rilancio ed efficientamento delle attività di Caring Services mantenendole nel perimetro aziendale nella consapevolezza della necessità di proseguire con gli interventi orientati ad assottigliare i gap operativi competitivi; le Parti concordano 2

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 

di proseguire il percorso avviato con l’accordo del 27 marzo 2013 intensificando l’attenzione posta all’organizzazione, all’esecuzione, alla semplificazione dei processi, alla crescita professionale delle risorse e alla flessibilità operativa per ottimizzare il servizio, le risorse necessarie ed il costo sotteso; che solo un’intensificazione delle azioni di incremento della produttività può ridurre la distanza da practice e costicorrenti ; di integrare le azioni già definite il 27 marzo 2013 e individuare nuove aree di intervento – di seguito riportate - con il comune obiettivo di completare il percorso avviato per garantire la sostenibilità quantitativa e qualitativa delle attività di Caring Service.

1. Realizzazione del Cloud delle Competenze L’Azienda, tenuto conto della rapida evoluzione dell’industry, della necessità di fare sempre più del Caring un fattore critico di successo aziendale e delle necessità espresse dalla clientela, ritiene che il futuro del mestiere di operatore di Caring Services non può che passare attraverso una profonda trasformazione di tale ruolo. L’operatore è un professionista maturo del proprio ambito che può e deve essere valorizzato per le sue competenze sia di front end che di back office, passando da una gestione per modulo/segmento specialistico ad una gestione mirata delle competenze e capacità individuali, attraverso una cloudizzazione delle competenze che devono essere fruibili là dove sono presenti a prescindere dalla collocazione fisica, grazie ad una regia puntuale degli skill e delle capacità rispetto alle esigenze formulate dal cliente. Un cambio di paradigma che valorizzi il singolo come evoluzione di un mestiere ormai non più di passaggio ma stabile e duraturo. L’uso delle tecnologie abilita sia possibilità sempre più avanzate di assegnazione delle attività in specifica relazione a chi possiede le competenze e capacità adeguate – grazie ad una mappatura ricorrente delle stesse - sia a monitorare in tempo reale le esigenze espresse dalla clientela. Analogamente è necessario produrre un mutamento culturale che trasformi le analisi sulla produttività dando maggior risalto al risultato complessivo ottenuto dal Caring. E’ necessario trasformare la lettura dei risultati in un’ottica di “produttività” di sistema, in modo da massimizzare i risultati personali e complessivi. Si tratta di sviluppare un sistema in grado di migliorare le attività dei lavoratori, gli strumenti informatici (hardware e software) messi in campo, il clima aziendale, le procedure, il contenimento dello stress da lavoro correlato per ottenere un incremento complessivo della produttività del Caring.

a. Cloud delle competenze e formazione mirata

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Considerato che per Caring Services i driver di continuo miglioramento dei livelli di servizio erogati in attività di contatto con i clienti costituiscono obiettivo strategico per qualificare il maggior costo della prestazione erogata rispetto al mercato, è necessario per l’Azienda introdurre strumenti sempre più evoluti di Caring Performance Management che consentano di migliorare la customer experience, ampliare e difendere la base clienti e incrementare l’efficacia operativa. Per sfruttare appieno le opportunità di sviluppo degli skill, delle capacità e dei risultati operativi offerti dal nuovo modello di Caring Performance Management, le Parti concordano che le ordinarie funzioni di gestione e sviluppo delle persone saranno realizzate anche utilizzando le possibilità offerte dai sistemi di work force management e di gestione della clientela (quali, ad esempio, le piattaforme di customer care per le attività di front-end e di back office, i sistemi di dispacciamento delle attività, i sistemi di monitoraggio della qualità del servizio e della produttività connessa -data reporting-, i sistemi di tracciatura delle chiamate finalizzati alla tutela della clientela) utilizzando i dati per la realizzazione di un sistema di valorizzazione e sviluppo delle attività e professionalità in ambito Caring Services. I dati saranno utilizzati esclusivamente per la verifica delle conoscenze reali, misurate sull’esperienza quotidiana, al fine di migliorare la prestazione dell’operatore attraverso una formazione mirata, consapevole anche a richiesta dall’interessato - e indirizzare analisi del traffico per skill e routing del traffico sui lavoratori. Le tipologie di analisi che, pertanto, potranno essere svolte dal sistema di performance management avranno anche il fine di riconoscere e aggiornare costantemente le conoscenze dei lavoratori attraverso una continua attività di analisi in action dei bisogni formativi, di realizzare un sistema strutturato di coaching e monitoring per adeguarle all’evoluzione del mercato, delle offerte e delle attese dei clienti con l’obiettivo di conseguire un sempre più elevato livello di soddisfazione della clientela e di qualità del servizio. Le Parti condividono l’esigenza che la realizzazione del nuovo sistema di Cloud delle Competenze e di Caring Performance Management debba mantenere una dimensione sostenibile dell’attività produttiva, in modo tale da garantire la riservatezza e l’autonomia dei lavoratori nello svolgimento del lavoro, la dignità delle persone e massimizzare la loro capacità operativa. A tal fine le Parti convengono che tale nuovo sistema si baserà su un modello di funzionamento e di tutela della dignità e della professionalità dei lavoratori interessati in linea con le filosofie alla base dell’introduzione del Cloud delle Competenze e con le disposizioni dello Statuto dei Lavoratori. I dati saranno visibili in tempo quasi reale, o con i tempi oggi previsti dai sistemi di riferimento, solo dal diretto interessato e dalle relative strutture di governo ed in tempo differito dai supervisor/team leader. Gli altri operatori del cluster/skill di appartenenza potranno conoscere, oltre ai propri dati di performance, solo quelli di perfomance media del proprio cluster/skill a vari livelli geografici. È fatto divieto: 

di utilizzare le risultanze del sistema per esercitare pressioni sul lavoratore 4

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 

di consentire la visualizzazione agli altri colleghi del modulo/skill/cluster se non in ambito di performance media; di utilizzare i dati disaggregati prodotti del Caring Performance Management per il riconoscimento di integrazioni salariali.

Il mancato rispetto di tali principi costituirà condotta antisindacale ai sensi dell’articolo 28 della legge 300/70 e mancato rispetto dell’art. 4 Legge 300/70. In tutti i casi i dati prodotti dal sistema di Performance Management non potranno essere utilizzati per effettuare contestazioni disciplinari. I dati prodotti dai sistemi saranno quindi finalizzati anche a consentire l’elaborazione dei report personalizzati utili all’aggiornamento continuo degli skill posseduti e di sviluppo permanente delle competenze e capacità che sono alla base del Caring Performance Management. I dati così elaborati saranno oggetto di appositi incontri formali che potranno svolgersi al massimo 1 volta al mese, tra la persona e la propria linea gerarchica per la predisposizione congiunta – con il coinvolgimento della funzione People Value competente - di piani di informazione, formazione e affiancamento oltre che per l’aggiornamento degli skill posseduti. A tale incontro il lavoratore potrà chiedere la presenza di un rappresentante a sua scelta delle OO SS firmatarie del presente accordo. Sulla base della lettura quotidiana dei propri dati, il lavoratore potrà chiedere un confronto con i propri responsabili al fine di segnalare eventuali lacune o deficit di conoscenze. Le Parti, al riguardo, convengono che la disciplina sopra riportata è stata formulata secondo le previsioni dell’art. 57 comma 3 del vigente CCNL delle TLC e pertanto adempiono alle disposizioni di cui all’art. 4, comma 2, della Legge n. 300/70, in coerenza con la normativa vigente. Le ulteriori previsioni sopra riportate integrano, per i lavoratori della Divisione Caring Services, la disciplina già prevista dagli accordi aziendali vigenti in materia di controllo a distanza, nonché le previsioni contenute nell’articolo 57 del vigente CCNL delle TLC..

b. Strumenti per la gestione del sistema di Cloud Competence di Caring Services Le Parti convengono che la finalità dei sistemi di speech recognition e speech to text è quella di consentire analisi di mercato e estese verifiche su fabbisogni e propensione commerciale della clientela in una logica integrata multicanale (email, sms, social network e conversazioni telefoniche). Per questo scopo i sistemi di speech analytics dovranno prevedere l’anonimato delle registrazioni attraverso l’eliminazione di tutti i dati personali relativi al dipendente ed al cliente e l’adozione di sistemi di morphing della voce con conseguente, contestuale, distruzione dei master con le registrazioni in chiaro.

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Per perseguire l’efficacia e la qualità del servizio erogato il presidio delle variabili operative e lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze rivestono una crescente importanza unitamente alla capacità di interpretare le esigenze espresse dal cliente. Oltre alla gestione delle competenze, l’evoluzione tecnologica consente con sistemi di speech recognition e speech to text, in utilizzo anche in Italia, ma già consolidati nei mercati internazionali, di sviluppare la conoscenza puntuale delle richieste dei clienti, di migliorare l’operatività del personale di Front End e Back Office, di sviluppare e suggerire percorsi ottimali di formazione e sviluppo e di focalizzare la soluzione, la qualità, l’upselling delle vendite. Tutto questo anche allo scopo di utilizzare i risultati per realizzare una migliore conoscenza delle capacità e delle competenze degli operatori, mappare le esigenze formative e realizzare una pianificazione formativa per il personale operativo della Divisione Caring Services finalizzata all’ampliamento degli skill professionali. Pertanto Azienda e OO.SS. concordano sulla necessità di adottare procedure di registrazione e analisi delle interazioni con la clientela (in grado di effettuare, ad esempio, azioni di trasformazione della voce in testo utilizzando tecnologie di ASR -Automated Speech Recognition- di analisi delle conversazioni con i clienti, di visualizzazione e riascolto delle interazioni anonimizzate archiviate in formato testo/audio, di individuare la presenza di concetti di uno o più domini di interesse nonché di effettuare emotional e sentiment analysis) in modo da analizzare la qualità erogata relativa alla tipologia di problemi, il grado di soddisfazione del cliente, la professionalità degli operatori ed incrementare la produttività. Il livello al quale il sistema permetterà di operare estrazioni e analisi dei dati della perfomance erogata dai lavoratori sarà quello del modulo/cluster/skill di appartenenza (non meno di 6 persone). Le registrazioni e le trascrizioni dei contatti verranno rese anonime contestualmente alla rispettiva produzione con flusso senza soluzione di continuità e gli originali cancellati immediatamente in modo automatico senza alcuna possibilità di ascolto o lettura anche ai sensi delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003. L’anonimato delle registrazioni sarà garantito, appena conclusa l’attività automatizzata e protetta di clusterizzazione delle informazioni del cliente (quali ad esempio classe di età, tipologia di spesa in relazione ai servizi attivati, ecc.). Per le registrazioni e le trascrizioni memorizzate ed anonimizzate attraverso sistemi di morphing della voce e criptatura\cancellazione dei dati sensibili, il sistema non consentirà in alcun modo il ripristino successivo delle versioni originali. Le registrazioni e le trascrizioni anonimizzate saranno conservate in apposito database separato dagli altri database aziendali e non sarà possibile trasferirli o ascoltarli su applicativi o media player diversi da quelli aziendali che saranno protetti da apposite credenziali di autenticazione e dal log in delle operazioni. Eventuali file che dovessero presentare ancora elementi di riconoscibilità dell’operatore e del cliente saranno immediatamente cancellati. Tali nuove modalità di analisi qualitative e quantitative, operate nel rispetto della legislazione in tema di privacy, non costituiscono controllo a distanza della prestazione del singolo operatore. Le Parti, al riguardo, convengono che la disciplina sopra riportata è stata formulata secondo le previsioni dell’art. 57 comma 3 del vigente CCNL delle TLC e pertanto adempiono alle disposizioni di cui all’art. 4, comma 2, della Legge n. 300/70, in coerenza con la normativa vigente. 6

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Le ulteriori previsioni sopra riportate integrano, per i lavoratori della Divisione Caring Services, la disciplina già prevista dagli accordi aziendali vigenti in materia di controllo a distanza nonché le previsioni contenute nell’articolo 57 del vigente CCNL delle TLC In considerazione dell’innovatività del nuovo sistema del Cloud delle Competenze e dei correlati strumenti di Performance Management previsti alla lettera a) e b) del presente paragrafo, le Parti concordano sulla necessità di istituire Osservatori territoriali, composti da tre membri di parte aziendale e tre membri in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente accordo, che abbiano il compito, nei primi sei mesi, di monitorare, prevenire e gestire eventuali criticità nella gestione dello stesso. Considerata l’importanza di accompagnare il cambiamento legato al processo di innovazione intrapreso, l’Azienda procederà ad avviare un percorso formativo dedicato a tutta la catena organizzativa (manager, indiretti, supervisor e operatori) finalizzato ad indirizzare in maniera unitaria e coerente la necessaria evoluzione organizzativa e culturale.

2. Reimpiego risorse La presenza di strutture di indirizzo, governo e controllo ha un’incidenza significativa sulla sostenibilità del costo unitario delle lavorazioni interne. Pertanto, l’Azienda conferma che in tutte le funzioni di Caring Services proseguirà la progettazione organizzativa per individuare soluzioni più snelle ed eliminare duplicazioni delle strutture sopra citate per addivenire ad una semplificazione delle strutture di coordinamento, allo scopo di realizzare strutture lean e maggiormente competitive. Questo avverrà anche grazie all’implementazione del cloud delle competenze, che avrà un impatto significativo sull’affinamento dei processi di indirizzo, governo e controllo con l’adozione di strumenti di analisi fortemente interattivi, completi e customizzabili organizzati fino al singolo operatore che consentiranno processi più efficaci di Quality Monitoring, di Customer Satisfaction Analysis, di coaching ed e-learning. In coerenza con le azioni sopra indicate, le Parti concordano sulla creazione di una nuova figura professionale contraddistinta da un impiego in ruoli caratterizzati dal bilanciato svolgimento sia di attività di coordinamento o attività specialistiche/progettuali, che di attività a contatto diretto con la clientela - di front end e di back office - incrementando in tal modo la capacità produttiva interna. L’individuazione delle risorse da assegnare a tale nuovo profilo professionale sarà effettuata sulla base della minore anzianità di servizio. La manovra aziendale sarà tesa a sfruttare pienamente le competenze sviluppate presidiando le aree di rischio e focalizzandosi su gestioni di valore. Le expertise migliori, infatti, potranno anche essere impiegate, all’occorrenza, in attività che richiedono conoscenze e competenze di particolare livello specialistico o/e che siano connotate da elevato valore e urgenza (quali, ad esempio, creazione di task force di progetto o Competence Center). Le Parti, a tale scopo, ai sensi dell’art. 3, comma 19 vigente CCNL, concordano di individuare un nuovo profilo professionale di livello 6 qui di seguito riportato. 7

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SPECIALISTA SENIOR DI CUSTOMER CARE Lavoratrice/tore che, in relazione alla piena fungibilità professionale acquisita e all’ampia e consolidata conoscenza delle attività di caring e delle evoluzioni dell’offerta di servizi, concorre al raggiungimento degli obiettivi prefissati svolgendo attività che richiedono un contributo professionale autonomo e innovativo garantendo con velocità ed efficacia la gestione e soluzione di lavorazioni complesse continuative o temporanee. Il lavoratore, in modo bilanciato, oltre a gestire, coordinare e indirizzare operativamente le attività di gruppi di addetti e operatori al call center, supportandone e controllandone le attività e i risultati, ovvero espletando funzioni specialistiche/progettuali che richiedono un contributo professionale, formalmente individuato, autonomo e innovativo, svolge alternativamente la sua attività attraverso canali telefonici e/o telematici mediante l’utilizzo di centrali specializzate (call center). Il lavoratore svolge tale attività di interfaccia telefonica e/o telematica, contraddistinta da elevato grado di autonomia e rilevante capacità di relazione interpersonale, verso la clientela di maggior valore relativamente a servizi di informazione, vendita di prodotti e servizi, assistenza commerciale, assistenza tecnica e back office amministrativo. Inoltre assicura l’interfaccia verso la propria rete commerciale e le attività di gestione clienti, operando in linea. Assicura in aggiunta le attività necessarie ad analizzare e gestire le esigenze del cliente, individuando e proponendo soluzioni evolutive e fornendo supporto professionale nell’ottica di massimizzare il beneficio aziendale e il valore per il cliente. Gestisce inoltre attività funzionali a quelle del front office per il completo soddisfacimento delle esigenze del cliente, alla risoluzione dei reclami e/o al perfezionamento degli adempimenti amministrativi e contribuisce alla gestione di eventi che rivestono carattere di urgenza e criticità.

3. Flessibilità operativa - Orario di lavoro Al fine di perseguire la sostenibilità del costo unitario delle lavorazione interne tramite l’incremento della produttività del fattore lavoro, le Parti concordano sull’adozione delle seguenti azioni: 3.1. Timbratura alla postazione di lavoro. Considerati gli effetti positivi in tema di recupero di produttività conseguiti con l’introduzione della timbratura alla postazione le Parti convengono, per perseguire ulteriori spazi di internalizzazione di attività, di estendere tali modalità di attestazione della presenza - prevista dal punto 4 dell’Accordo del 27 marzo 2013 – agli operatori e il relativo personale di coordinamento di tutte le strutture operative in ambito Caring Services. 3.2. Investimenti in ammodernamento postazioni di lavoro. Tra gli interventi a supporto del piano di incremento dell’efficacia operativa e produttività complessiva della Divisione, l’Azienda comunica la prosecuzione del piano di sostituzione delle postazioni di lavoro thin client di vecchia generazione iniziato nel luglio 2014 e che dovrebbe concludersi entro il primo quadrimestre 2015 interessando un totale di circa 5.000 postazioni Nel 8

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corso delle riunioni degli Osservatori territoriali sul monitoraggio dell’applicazione della presente intesa, l’azienda fornirà periodici aggiornamenti sugli interventi in materia. 3.3. Estensione Turno Jolly. In un mercato di riferimento caratterizzato da una notevole variabilità della domanda, si rende necessaria l’adozione di strumenti flessibili di adeguamento delle turnazioni con il fine di migliorare sempre più gli standard qualitativi, di consentire un efficace processo di internalizzazione delle attività ed un tempestivo allineamento con i volumi del traffico da gestire. Facendo riferimento alle soluzioni individuate dagli accordi in tema di orari di lavoro in Caring Services, le Parti convengono che sarà possibile modificare, anche su base territoriale, in ogni struttura di Caring Services operante a turni, gli orari di lavoro applicati previa comunicazione alle RSU territorialmente interessate, con un preavviso non inferiore a un mese senza preventivo esame congiunto. In particolare sarà possibile modificare, fino a differente comunicazione, la turnistica in essere nel settore, introducendo un nuovo turno, purché compreso nell’arco orario di presidio, o modificare la quantità di personale operante in presidio sui turni esistenti fino a interessare un massimo del 8.3% del personale impiegato in turnazione. 3.4. Aggiornamento strumenti di conciliazione vita lavoro. I crescenti volumi di internalizzazione delle attività possono essere sostenuti solo con un adeguato rispetto delle presenze pianificate di personale anche in relazione alla variabilità e non prevedibilità delle curve di traffico. Pertanto, con decorrenza immediata i cambi turno saranno consentiti con la formula del saldo zero laddove previsto e secondo le modalità stabilite dagli accordi sindacali vigenti. L’Azienda conferma che le ferie devono essere normalmente fruite nel corso dell’anno di competenza, su richiesta del lavoratore e compatibilmente con le esigenze produttive, e che la fruizione del periodo feriale sarà goduta per un periodo non inferiore a due settimane consecutive. L’azienda si impegna a comunicare le aliquote di personale in ferie relative al periodo estivo (giugno-settembre) entro il 15 marzo e, per le richieste presentate entro il 7 aprile, a comunicare entro il 30 aprile l’approvazione o meno di tutti i relativi piani ferie. Per il periodo natalizio le aliquote saranno comunicate entro il 30 settembre e, per le richieste presentate entro il 15 ottobre, l’Azienda si impegna a comunicare l’approvazione o meno di tutti i relativi piani ferie entro il 30 ottobre. Per garantire, ferma restando la disciplina contrattuale vigente in tema di ferie, che l’assegnazione delle stesse avvenga in modo che l’aliquota di personale in ferie sia contenuta in relazione alle necessità di presidio del servizio medesimo, le Parti concordano che nelle strutture di Caring sia individuata – per il periodo estivo - una percentuale complessiva di ferie sull’organico al netto delle assenze da rotativo (Lavorativo Libero, Riposo, Festività Infrasettimanali e Solidarietà) Tale percentuale è fissata per il periodo giugno-settembre nel 50% (25% per giugnoluglio, 25% agosto settembre). Per le due settimane del periodo natalizio la percentuale è fissata nel 14%. L’Azienda illustrerà in apposito incontro semestrale a livello territoriale, su richiesta delle OO. SS. stipulanti il presente accordo, l’andamento della fruizione delle ferie sul territorio di riferimento.

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4. Razionalizzazione delle sedi In merito alla necessità espressa dall’Azienda di dover operare una riduzione strutturale dei costi immobiliari, l’Azienda, in aggiunta all’intervento in via di completamento sulle città plurisede, realizzerà una ottimizzazione delle sedi della Divisione Caring Services, riducendone la dispersione territoriale. Gli interventi di accorpamento di tali sedi si articoleranno in: a) chiusura dei presidi di Caring Services in 12 città con distanza dalla sede accipiente mediamente entro i 40 km, con trasferimento del personale, compreso quello operante in telelavoro, nelle sedi accorpanti come individuato di seguito: Brindisi Busto Arsizio Como Cremona Legnano Livorno Monza Pavia Pesaro Tiriolo Treviso Vicenza

verso Lecce verso Varese verso Varese verso Piacenza verso Milano verso Pisa verso Milano verso Milano verso Rimini verso Catanzaro verso Mestre verso Padova

I tempi di chiusura saranno oggetto di comunicazione alle Organizzazioni Sindacali territorialmente competenti stipulanti il vigente CCNL. In tale sede l’azienda si dichiara disponibile a valutare percorsi di riallocazione professionale in altri ambiti professionali presso la stessa sede. b) trasferimento in Open Access – Assurance Service Operations del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Cuneo, Frosinone, Nuoro, Terni e Verona ad esclusione delle persone delle medesime sedi che già operano in telelavoro (a meno che non chiedano di recedere dal telelavoro) e che sono soggette alle previsioni del successivo comma d); c) trasferimento in Business – Engineering & Service Management, ICT Control Room (CNA Area Centro Sud ) del personale di Caring Services operante in sale fisiche delle città di Avellino, Rieti e Viterbo ad esclusione delle persone delle medesime sedi che già operano in telelavoro (a meno che non chiedano di recedere dal telelavoro) e che sono soggette alle previsioni del successivo comma d); d) pur mantenendo invariato il luogo di svolgimento dell’attività in telelavoro, con decorrenza 1°gennaio 2015, le risorse operanti in telelavoro di Directory Assistance e Document & Advanced Center nelle seguenti sedi saranno trasferite verso le sedi accipienti di seguito indicate: 10

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Agrigento Belluno Brescia D.A. Brescia DAC Caserta Chianciano Terme Gorizia Latina Lucca Matera Modena Novara Oristano Parma Perugia Pistoia Pordenone Rovigo Teramo Viareggio

verso Caltanissetta verso Mestre verso Milano verso Bergamo verso Napoli verso Firenze verso Trieste verso Roma verso Pisa verso Bari verso Reggio Emilia verso Torino verso Cagliari verso Reggio Emilia verso Ancona verso Firenze verso Mestre verso Padova verso Pescara verso Pisa

e i telelavoratori delle sedi di Avellino Cuneo Frosinone Nuoro Rieti Verona Viterbo

verso Napoli verso Torino verso Roma verso Cagliari verso Roma verso Padova verso Roma

In considerazione di quanto sopra, le Parti convengono che: 4.1. per quanto riguarda i precedenti punti a) e d) tutto il personale operante nelle sedi in chiusura, compreso il personale operante in telelavoro, sarà trasferito nella sede accipiente con applicazione delle disposizioni del vigente CCNL TLC e del verbale di accordo del 14 maggio 2008. 4.2. fermo restando il trasferimento presso la sede accipiente, il personale impegnato in attività operative di caring, credito o conciliazioni - compresi coloro che, in possesso di livello inquadramentale e retributivo superiore al 5°, alla data del presente accordo siano impiegati in attività operative di caring, credito o conciliazioni in virtù di precedente formale accordo transattivo di demansionamento - l’Azienda prevede la possibilità, a richiesta dell’interessato, di essere impiegato in telelavoro per svolgere attività operative di caring o credito secondo le modalità che sono dettagliate nel 11

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paragrafo “Telelavoro” dell’Accordo 27 marzo 2013 che si intende integralmente richiamato; 4.3. per tutti i Supervisor e per il personale in possesso di livello inquadramentale e retributivo superiore al 5°, - esclusi coloro che, alla data del presente accordo, siano impiegati in attività di operative di caring, credito o conciliazioni in virtù di precedente formale accordo transattivo di demansionamento – in alternativa al trasferimento, constatata l’impossibilità di offrire presso tali sedi mansioni uguali o equivalenti a quelle attualmente svolte, l’Azienda prevede la possibilità, a richiesta dell’interessato, previa assegnazione ad altre mansioni attraverso la procedura del successivo punto 4.4, di essere impiegato in telelavoro per svolgere attività operative di caring o credito secondo le modalità che sono dettagliate nel paragrafo “Telelavoro” dell’Accordo 27 marzo 2013 che si intende integralmente richiamato; 4.4. su richiesta del personale di cui al punto 4.3 si procederà a sottoscrivere presso la Unione degli Industriali territorialmente competente un accordo transattivo fra le parti, che preveda l’assegnazione al livello inquadramentale 5° con mansione di “operatore specialista di customer care“. Da tale data la retribuzione sarà pari a quella prevista dalla contrattazione collettiva, di primo e secondo livello, applicata in Telecom Italia S.p.A. per il livello inquadramentale 5° oltre agli altri elementi retributivi individuali in essere alla data di sottoscrizione del verbale; sarà altresì mantenuto a titolo di “Elemento Retributivo Differenziale” - assorbibile in occasione di rinnovi contrattuali l’importo pari alla differenza tra la retribuzione contrattuale - così come definita dall'allegato 1 del vigente CCNL TLC - prevista per il livello precedentemente posseduto e quella per il livello 5°; 4.5. l’Azienda in tutti i casi valuterà eventuali richieste di trasferimento presso altre sedi di Caring Services non oggetto di chiusura, presentate dai lavoratori interessati entro la data di chiusura della sede.

5. Mobilità professionale L’azienda conferma la prosecuzione delle azioni già avviate nel corso degli ultimi due anni per favorire la mobilità professionale in ingresso ed in uscita dalla Divisione Caring Services che hanno consentito di realizzare, ad oggi, diversificazioni professionali verso altre strutture per 195 persone. In particolare, le persone di Caring Services saranno coinvolte, al pari degli altri colleghi di Telecom Italia, nelle manovre di reperimento di personale necessario al finanziamento di eventuali fabbisogni di personale tecnico.

6. Sistema professionale Nell’ottica di valorizzare gli sforzi per lo sviluppo delle competenze legato alla realizzazione del sistema di Cloud delle Competenze e al correlato sistema di Performance Management sarà prevista – ad un anno dall’avvenuta implementazione del sistema - una sessione di verifica tra le Parti dei risultati raggiunti in termini di incremento delle performance, di sviluppo delle conoscenze e delle capacità dei lavoratori. Tale incontro consentirà anche di monitorare le dinamiche di evoluzione inquadramentale della figura di Operatore Specialista di Customer Care e del raggiungimento di un assetto, nel prossimo triennio, caratterizzato da una 12

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ripartizione dei lavoratori vedrà il 70%, con inquadramento al 5° livello (Operatori di Customer Care) e 6° livello (Supervisor e Specialista Senior di Customer Care), ed il 30% con inquadramento al 3° e 4° livello. In tale sede l’Azienda si impegna, entro il primo trimestre 2015, a completare il percorso di assegnazione del 4° livello agli Operatori di Customer Care oggi inquadrati al 3°livello a fronte della maturazione dei requisiti previsti dalle norme in materia. L’Azienda si impegna altresì a esaminare le domande di incremento orario del rapporto di lavoro a tempo parziale presentate entro il mese di aprile 2015 e valutarne l’accoglibilità– in misura massima di 100 richieste - tenuto conto dell’anzianità di servizio in part time dei richiedenti.

7. Telelavoro Le previsioni dell’accordo del 27 marzo 2013, rappresentano e costituiscono la disciplina di riferimento del telelavoro nella Divisione Caring Services di Telecom Italia S.p.A.. Le Parti convengono che l’esigenza di uniformare la disciplina in materia di telelavoro così come condivisa dalle Parti, integra “le sopravvenute circostanze” che consentono di considerare, in base alle previsioni degli accordi sindacali pregressi valevoli per tutte le strutture oggi confluite in Caring Services, superati tali accordi. Conseguentemente, a far data dal 1° gennaio 2015, a tutto il personale di Caring Services che presta la propria attività in modalità di telelavoro sarà applicato quanto definito nel predetto accordo. Entro il 31 dicembre 2014 le Parti si impegnano a definire, per tutto il personale telelavoratore di Caring Services, le ulteriori modalità operative della prestazione resa in telelavoro ex Accordo del 27 marzo 2013, in tempo utile per l’avvio della fase di razionalizzazione delle sedi, prevista dal punto 4 del presente accordo, fissata per il 1° febbraio 2015.

8. Estensione Telelavoro L’adozione del telelavoro prevista dall’Accordo del 27 marzo 2013 oltre ad essere una misura utile ad attenuare gli impatti sociali del Piano di razionalizzazione delle sedi costituisce anche un’opportunità di valutarne l’efficacia in ambienti di front end e valorizzarne i benefici in termini di motivazione ed energia delle persone interessate. A fronte di riscontri positivi nella realizzazione delle nuove modalità di telelavoro, l’Azienda si dichiara disponibile a valutare, su base volontaria, la possibilità di estendere lo stesso anche a casi di interesse presenti in realtà di front end non interessate dalla chiusura delle sedi. L’Azienda, valutato positivamente il quadro delle azioni concordate nel presente accordo, comunica formalmente che gli interventi adottati sono tali da consentire il superamento, nel periodo di vigenza del piano industriale 2015-2017, del progetto di societarizzazione della Divisione. L’azienda e le OO.SS. firmatarie del presente accordo favoriranno l’apertura del confronto tra le OO.SS. e Telecontact Center per valutare l’estendibilità degli istituti concordati ai punti 1, 2 e 3 dello stesso. A tal fine le Parti si impegnano ad avviare il previsto confronto entro il 1°dicembre 13

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2014. Inoltre le Parti assumono l’impegno a completare l’esame congiunto sulla turnistica del Caring Consumer Fisso entro il mese di dicembre 2014. *************** Per le materie non normate e non novellate dal presente accordo, le Parti confermano la validità di tutti gli accordi vigenti alla data di sottoscrizione della presente intesa. Il presente Accordo costituisce un corpo unico ed inscindibile con gli accordi sottoscritti in pari data. Le Parti confermano che il presente accordo è sottoscritto dalle Segreterie Nazionali e Territoriali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL e dal Coordinamento Nazionale delle RSU di Telecom Italia S.p.A., eletto dalle RSU costituite nelle Unità Produttive della Società Telecom Italia S.p.A. e su mandato della maggioranza delle RSU stesse ai sensi della normativa vigente e dell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011. Letto, confermato e sottoscritto

per la TELECOM ITALIA S.p.A.

per la SLC-CGIL

per la FISTel-CISL

per la UILCOM-UIL

per il Coordinamento Nazionale R.S.U

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UNIONE ITALIANA LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE SEGRETERIA DI ROMA E DEL LAZIO

Roma 24/02/2014

COMUNICATO I Cambiamenti climatici del CARING Nell’ultimo periodo, in alcuni settori del Caring, si registra un aumentato livello di pressione nei confronti degli operatori. Visto il momento che la nostra azienda attraversa, e soprattutto vista l’incertezza sul suo futuro industriale, ci aspetteremmo un atteggiamento molto diverso da quello che si sta mettendo in atto, con più o meno convinzione, nelle varie strutture del Caring. Alcuni episodi lasciano quanto meno perplessi. E’ il caso del 191, dove da qualche tempo gli operatori vengono educati all’uso del cellulare in postazione (si ricorda che in orario lavorativo è comunque uno strumento aziendale), su quando e come è opportuno utilizzarlo, o sulla possibilità o meno di ricevere “visite” da parte di altri colleghi, con il controllo ad personam delle stesse. Spiacevole poi il fatto che venga messa in dubbio la qualità delle lavorazioni di alcuni moduli perché troppo performanti, e ancor più spiacevole che i dubbi scaturiscano dal fatto che sugli stessi moduli è stato elargito il CANVASS. Partendo dal presupposto (ma questo l’azienda nonostante gli strapagati manager non lo capirà mai) che oltre alla fondamentale componente economica, il lavoro ha anche una rilevante componente umana, basata su rapporti interpersonali, di fiducia e stima reciproca tra operatori e responsabili, l’approccio dovrebbe essere totalmente diverso Ci aspetteremmo infatti che questa incertezza incontrasse la “sensibilità” di chi rappresenta, ai vari livelli, questa azienda; ci aspetteremmo che per compensare la fisiologica demotivazione generata dai continui sacrifici, economici e non, a cui i lavoratori sono stati chiamati nell’ultimo anno, l’azienda si ponesse in tutt’altra maniera.

Via Palestro, 3 - 00185 Roma - Tel. 06.4203421 - Fax. 06.4820889

e-mail: [email protected]

UNIONE ITALIANA LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE SEGRETERIA DI ROMA E DEL LAZIO

Anche perché se il rapporto di lavoro viene svuotato di tutto questo cosa rimane? Rimane il solito senso di responsabilità dei singoli, che prima o poi non basterà più a compensare le carenze organizzative e gestionali sempre più ampie

Se l’obiettivo dichiarato è quello di aumentare la produttività, obiettivo difficile già in condizioni ottimali, come si può pensare che peggiorando il clima e le condizioni di lavoro, tale risultato sia più facilmente perseguibile? Se qualche episodio è in contrasto con l’etica o il comportamento che ogni lavoratore dovrebbe osservare in azienda, che si verifichi il singolo caso, evitando spiacevoli generalizzazioni

Rsu e Segreteria regionale Roma-Lazio Uilcom-UIL

Via Palestro, 3 - 00185 Roma - Tel. 06.4203421 - Fax. 06.4820889

e-mail: [email protected]

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