EQUILIBRIO DELL\'IMPRESA IN CONCORRENZA PURA O

August 21, 2017 | Autor: Rosa F. Rattini | Categoría: Economia Política
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Descripción

EQUILIBRIO DELL'IMPRESA IN CONCORRENZA PURA O PERFETTA : è la situazione nella quale l'impresa, in concorrenza pura o perfetta, può realizzare il proprio obiettivo, che è quello di massimizzare il profitto totale, cioè ottenere quanto più possibile in termini di profitto, in modo tale da rendere massima la differenza tra ricavi totali e costi totali. L'impresa realizza quest'obiettivo nel momento in cui individua il livello di produzione, cioè la quantità di beni da produrre e porre in vendita in corrispondenza della quale si configura l'eguaglianza tra ricavo marginale e costo marginale, poichè è proprio quella la quantità di equilibrio, la quantità ottimale che l'impresa dovrà vendere ad un determinato prezzo per massimizzare il profitto totale. Quindi la situazione di equilibrio dell'impresa si ha solo in presenza dell'eguaglianza tra ricavo marginale e costo marginale, perchè soltanto in questo caso l'unità aggiuntavamente venduta fornisce all'impresa un incasso che è esattamente pari a quanto quella stessa unità aggiuntivamente prodotta e venduta è venuta a costare all'impresa in termini di produzione, pari dunque al costo che l'impresa ha dovuto sostenere per produrla. Qualcosa di molto diverso, infatti, si verifica in presenza di situazioni in cui il ricavo marginale è maggiore o minore del costo marginale: 1) ricavo marginale maggiore del costo marginale: in tal caso l'unità aggiuntivamente venduta fornisce all'impresa un incasso che è superiore rispetto a quanto quell'unità aggiuntavamente prodotta e venduta è venuta a costare all'impresa in termini di produzione, e questo significa che l'impresa ha ancora possibilità ed incentivo per incrementare i propri profitti totali attraverso l'espansione (cioè la crescita) della produzione, cioè ha ancora margini per espandere la produzione fino al livello ottimale; 2) ricavo marginale minore del costo marginale: in tal caso l'unità aggiuntivamente venduta fornisce all'impresa un incasso che è inferiore rispetto a quanto quella unità aggiuntivamente prodotta e venduta è venuta a costare all'impresa in termini di produzione, cioè l'incasso è inferiore al costo necessario per produrla, e pertanto l'impresa sarà indotta a contrarre la produzione.

TEORIA KEYNESIANA DELL’INVESTIMENTO( PARTIRE DALLA NOZIONE DI INVESTIMENTO) l'investimento in termini pratici (mai dare nulla per scontato, in questo esame), quale "spesa che viene effettuata relativamente all'acquisto di beni stumentali, ossia di quei beni che sono idonei a produrre altri beni". Inoltre non dimenticate che, nella logica keynesiana, il motivo fondamentale che induce un'impresa a dar luogo alla realizzazione di un investimento è costituito dall'aspettativa del profitto. "Beni strumentali" e "aspettiva del profitto" sono termini fondamentali laddove vi si venisse posta questa domanda, indipendentemente dal testo di riferimento. Modello is lm Divergenza tra classici-neoclassici e Keynes. Hicks ha tentato di conciliare le due tesi contrapposte, con una sintesi dei due modelli. L’equilibrio nel settore monetario e in quello reale, non si ottiene né soltanto attraverso il reddito come affermava Keynes, né soltanto attraverso il tasso di interesse come affermavano i classici. Hicks ha per obiettivo quello di individuare coppie di valori di tasso di i e reddito che permettono l’equilibrio in entrambi i mercati. Per individuare questa coppia di valori che renda il S = all’I, Hicks propone questa soluzione: il risparmio è considerato f crescente sia del Y sia del i, l’investimento è f decrescente del i

Per costruire graficamente la IS, dato che il diagramma cartesiano dispone di due sole dimensioni, avendo davanti un sistema di equazioni composto da 3 equazioni ma da 4 incognite, è necessario supporre Supposto noto il livello dei Y, possiamo◊costante una delle variabili. costruire la relazione che intercorre tra S e i per ogni dato livello del Y considerato. Otterremo una funzione crescente al crescere del i, per il dato livello di Y ipotizzato. Al crescere del Y per ogni dato i crescerà il la f subisce una trasposizione verso l’alto e verso destra.◊risparmio Se a questa famiglia di f del S sovrapponiamo l’I (f decrescente del i) otteniamo una serie di punti di equilibrio per coppie di valori di i e Y che tra loro uniti danno luogo alla scheda IS. La scheda IS sarà decrescente da sinistra verso destra in quanto: > Y > poiché l’equilibrio deve permanere deve◊S aumentare l’I, e l’I > se il i
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