Lafayette Park - Progetto Tecologia Ambiente -Seminario Losasso

December 6, 2017 | Autor: Enrico Formato | Categoría: Architecture, Modern Architecture, Environmental Sustainability
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Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Architettura

PROGETTO, TECNOLOGIA, AMBIENTE NELL’ARCHITETTURA DI MIES VAN DER ROHE: IL LAFAYETTE PARK A DETROIT prof. arch. Mario Losasso

Napoli – 14.11.2014

RELAZIONI ORDINATE PER L’IMPIANTO URBANO

«Creare un ordine nella terribile confusione della nostra epoca» proponeva Mies van der Rohe settant’anni fa, precisando successivamente, nell’introduzione a The New City che [Hilberseimer] «esamina la città con costante oggettività, ne investiga tutte le parti e assegna ad ognuna il posto che le spetta nell’insieme. In questo modo colloca tutti gli elementi della città in un ordine chiaro e logico, evitando di imporre loro qualsiasi idea arbitraria.

RELAZIONI ORDINATE PER PER L’IMPIANTO URBANO

Secondo l’autore progettare le città significa ordinare le cose in se stesse e nelle loro reciproche relazioni […]. La progettazione urbana è, nella sua essenza, un’opera di ordine «Il problema dell’architettura, in realtà, è sempre stato lo stesso in tutti i tempi. L’autentica qualità è raggiunta attraverso le proporzioni, e le proporzioni non costano proprio nulla.

RELAZIONI ORDINATE PER PER L’IMPIANTO URBANO

Infatti per la maggior parte sono proporzioni tra le cose […]. Naturalmente costa molto lavoro all’architetto articolare gli spazi intermedi. L’arte è quasi sempre una questione di proporzioni». A. Del Bo, L’insediamento di Lafayette Park a Detroit

REALISMO CRITICO OGGI

“Il realismo come pratica artistica è forma di giudizio critico sul presente, sulle condizioni e contraddizioni su cui si fonda, sulle sue prospettive o alternative possibili (…) realismo è, o dovrebbe essere oggi, soprattutto opporsi al tramonto del senso delle cose (…) Il problema diviene allora quello di interrogarsi, per mezzo degli strumenti specifici del nostro fare e nel concreto delle opere, su quali siano oggi le concezioni della realtà che ci attraversano … e in quale modo architettonico ci mettiamo in relazione critica con esse” (V. Gregotti, L’architettura del Realismo critico, Bari, Laterza, 2004 pag. 18).

I PRINCIPI DI L. HILBERSAIMER PER L’IMPIANTO URBANO

Principi messi a punto dalla ricerca di Hilberseimer: 1. Costruzione della città attraverso l’impiego di tipi misti (unicamente edifici alti e bassi) 2. Eliminazione del traffico automobilistico di attraversamento e sua riduzione all’interno dell’insediamento 3. Estesa presenza di spazi naturali 4. Accesso pedonale a parchi, scuole e strutture collettive senza dover attraversare strade 5. Attenzione all’orientamento degli edifici e alle ombre portate dai corpi alti sulle altre abitazioni.

1 DISPOSIZIONI LIBERE – RELAZIONI ORDINATE

Disposizioni libere e relazioni ordinate sono proposte alle varie scale e secondo specifici valori estetici per una società aperta e democratica. Per l’inizio dei lavori al Lafayette Park si legge, in appunti manoscritti, che la città va vista come un’entità soggetta a un principio di ordine, senza il quale essa non può esistere. E’ evidente il riferimento al pensiero di Sant’Agostino secondo cui «l’ordine è la disposizione di cose uguali e disuguali, attribuendo a ciascuna il suo posto» e si è in presenza del principio di chiarezza che coincide con la bellezza.

2 CONCETTO DI SVILUPPO MISTO

Al Lafayette Park, Mies applica un concetto di sviluppo misto, in cui la diversificazione fra edifici bassi e alti è ricondotta al soddisfacimento dei desideri e delle esigenze degli individui, distinti fra coloro cha hanno piacere di abitare a contatto con la natura e con il suolo e fra coloro che «amano vivere sopra, nel cielo».

2 EDIFICI ALTI, EDIFICI BASSI

Articolato progetto di suolo, apparentementre in piano: incisioni, abbassamenti, podii, differenziazioni fra i percorsi carrabili e pedonali, gerarchia

3 RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA Obiettivo dichiarato di condurre ad una unità superiore la natura, le case e gli abitanti, in cui la percezione della natura attraverso le pareti vetrate avrebbe acquisito un significato più profondo rispetto all’essere dentro di essa, tesa a diventare qualcosa di un tutto più vasto e collegato all’abitare nel suo insieme.

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA Concezione della natura come dimora dell’uomo, al pari degli antichi greci e non come campo del suo dominio secondo la concezione fatta propria dalla scienza moderna: la natura è così definita in relazione all’uomo, egli non può dominarla ma solo svelarla.

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA

Il tema degli edifici inseriti nella natura era stato già sviluppato nella Farnsworth House (Plano, Illinois, 1945-51).

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA Ciò che oggi rende spettacolare la zona del grande parco centrale e della rete di sentieri per le passeggiate di Lafayette Park sono gli alberi che, cresciuti dopo oltre 50 anni dal loro impianto, conferiscono al quartiere il senso di una serie di ville in un parco. Con l’apporto di Alfred Caldwell furono impiantate siepi di biancospino e lillà, pruni e robinie, determinando una importante composizione per l’affaccio degli edifici.

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA

Articolato progetto di suolo, apparentementre in piano: incisioni, abbassamenti, podii, differenziazioni fra i percorsi carrabili e pedonali, gerarchia

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA

RAPPORTO FRA NATURA E ARCHITETTURA

L’IMPIANTO URBANO

L’IMPIANTO URBANO

L’IMPIANTO URBANO

L’IMPIANTO URBANO

L’IMPIANTO URBANO

L’IMPIANTO URBANO

TEMI DI ARCHITETTURA

Il tetto, il recinto, il basamento (podio + attacco a terra).

TEMA DI ARCHITETTURA: IL RECINTO

La forma non è il fine del lavoro architettonico ma solo il risultato, mentre il progetto nasce sempre dalla comprensione di un tema, dalla sua enunciazione e dal suo sviluppo.

TEMA DI ARCHITETTURA: IL RECINTO E IL TETTO

La dialettica fra tema, carattere e scelte tecnico-costruttive è sviluppata attraverso un processo logico che conduce senza equivoci a soluzioni univoche, conseguenza delle premesse e delle scelte progettuali effettuate.

TEMA DI ARCHITETTURA: IL BASAMENTO

Progetto di suolo, materiali, carattere architettonico. l’approccio di Mies nell’uso dei materiali da costruzione, sempre rapportati alla loro essenza, senza la necessità di trattamenti o decorazioni aggiuntive.

TEMA DI ARCHITETTURA: L’INGRESSO

TEMA DI ARCHITETTURA: LA FACCIATA Si tratta di soluzioni ricorrenti, varianti tematiche e tracce di un lavoro paziente che Mies perfeziona nel corso degli anni e che, nell’occasione di vari progetti che concepisce e realizza, determina a una sorta di fermo immagine, un’istantanea sul percorso evolutivo di un tema o di una sua specifica soluzione progettuale che continuerà ancora negli anni a seguire.

TEMA DI ARCHITETTURA: LA FACCIATA Partendo dall’assunto del carattere conoscitivo dell’architettura, il processo di semplificazione si è attuato depurando il tema da tutto ciò che non serve a rendere evidente la sua idea di base: rifare «lo stesso film sempre più a fondo, affrontando con ostinazione quasi ossessiva un arco definito di problemi».

Neue Nationalgalerie a Berlino (19621968)

TEMA DI ARCHITETTURA: LA FACCIATA

Mies van der Rohe, Neue Nationalgalerie, Berlino, 1962/68

TEMA DI ARCHITETTURA: LA FACCIATA Ciascuna vetrata delle case basse sono inseritE in un campo strutturale, è costituita in altezza da tre sottomoduli, con il traverso orizzontale collocato nel rapporto di circa 1:2.

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE Alla base di una pianta flessibile e libera vi è una costruzione chiara, ovvero regolare che, corrispondendo alle esigenze di standardizzazione, allo stesso tempo rende gli edifici delle «cornici neutrali» nella esplicitazione del concetto di San Tommaso d'Aquino di «vivere in disposizioni libere». Concetto-guida : costruzione chiara e pianta flessibile sono inseparabili, laddove la struttura portante è la “spina dorsale” dell’insieme. “Relazioni ordinate”: griglia di progettazione che determina la possibilità di collocare, in ogni suo incrocio, un pilastro e preservando il sistema originale. La struttura portante non è quindi una soluzione specifica, ma si connota come un’idea generale a cui rimandano il progetto e la costruzione.

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

Lafayette Park, Edificio a torre

TEMA DI ARCHITETTURA: LA PIANTA FLESSIBILE

Lafayette Park, Edificio a torre

TEMA DI ARCHITETTURA: IL BLOCCO SERVIZI

Il blocco cucina e bagno delle case a schiera viene trattato come nella casa Farnsworth, ovvero come un unico nucleo che prevede la cucina in linea e passante.

Lafayette Park, Edificio a schiera

TEMA DI ARCHITETTURA: IL BLOCCO SERVIZI

Casa Farnsworth

TEMA DI ARCHITETTURA: IL BLOCCO SERVIZI

Casa Farnsworth

TEMA DI ARCHITETTURA: IL BLOCCO SERVIZI

Lake Shore Drive Apartaments , Chicago. Cucina passante (1952)

VISUALIZZAZIONE DELLA COMPONENTE IMPIANTISTICA

VISUALIZZAZIONE DELLA COMPONENTE IMPIANTISTICA

VISUALIZZAZIONE DELLA COMPONENTE IMPIANTISTICA Nelle torri: controllo energetico dell’edificio attuato attraverso una “visualizzazione intelligente” (R. Banham) della componente impiantistica; inserimento dei fancoil in un telaio nella parte bassa delle finestre, secondo un tema ripreso anche nei Lake Shore Drive Apartaments a Chicago (ventilazione naturale controllata o climatizzazione artificiale).

VISUALIZZAZIONE DELLA COMPONENTE IMPIANTISTICA

Lake Shore Drive Apartaments a Chicago

VISUALIZZAZIONE DELLA COMPONENTE IMPIANTISTICA

860 Lake Shore Drive Apartaments, Chicago

LAVORARE CON LA TECNOLOGIA

Dall’affermazione convinta che «noi dobbiamo imparare a lavorare con la tecnologia, usando i materiali del nostro tempo», emerge e si rinforza l’atteggiamento anti-formalista e attento al costruire, sostenuto dall’affermazione che la forma non è il fine del lavoro architettonico ma solo il risultato, mentre il progetto nasce sempre dalla comprensione di un tema, dalla sua enunciazione e dal suo sviluppo. Una delle più convinte posizioni culturali di Mies riprende, sul piano filosofico, la considerazione di San Tommaso d’Aquino su quanto la comprensione del mondo spirituale dovesse discendere dall’osservazione delle cose visibili.

ARCHITETTURA E TECNICA Possibilità di sviluppare l'architettura con i nuovi mezzi del progresso tecnologico.

ARCHITETTURA E TECNICA La tecnica rappresenta qualcosa in più di un semplice mezzo o fattore funzionale. In essa si disvela un valore formativo e culturale che consente di affrontare un ordine svincolato dall'arbitrio della soggettività, tendendo all'architettura come cultura del costruire e alla tecnica, se correttamente interpretata, come strumento per accedere al mondo dei significati e dei valori.

ARCHITETTURA E TECNICA L’architettura inizia dove il problema tecnico è superato, poiché era convinzione di Mies che «l’architettura abbia poco nulla a che fare con la ricerca di forme interessanti o con le inclinazioni personali. La vera architettura è sempre oggettiva, ed è espressione dell’intima struttura dell’epoca nel cui contesto si sviluppa».

ARCHITETTURA E TECNICA Il ruolo e l’apporto della tecnologia in relazione all’architettura è così concepito nel senso dell’adempimento che essa svolge: solo quando questo si compie si è in presenza di un coerente rapporto fra i due aspetti, di una relazione particolarmente stretta in cui l’una diventa espressione dell’altra, traghettando l’architettura su un piano oggettivo e non decorativo Esiste un modo sintetico per definire l’architettura di Mies per il Lafayette Park: ragionevole. Ragionevole nel senso espresso dal pensiero di San Tommaso d’Aquino, quando afferma che la Ragione è il primo principio di tutti i lavori umani. «Dopo che lo si è capito una volta», afferma Mies, «ci si comporta di conseguenza» con un principio di sottrazione, perché l’obiettivo dell’architettura non è di essere interessante, ma di essere l’esito di un lavoro ragionevole

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