Kindergarten - testo curatorial per catalogo.

June 16, 2017 | Autor: Francesco Liggieri | Categoría: Curatorial Practice (Art), Curatorial writing, Models of Curatorship, Curatorial
Share Embed


Descripción

A spasso nel giardino per bambini.

“ Non è necessario rinunciare al passato per entrare nel futuro. Quando si cambiano le cose non è necessario perderle.” John Cage.

Da quando conosco la loro produzione artistica, ho la sensazione che l’opera dei Kindergarten si possa paragonare alla vista che si ha dai cancelli dei giardini di Kensington: si riesce a vedere tutto e a immaginare tutto ciò che c'è al di là tanto spazio c’è. Un immagine in divenire, ecco cosa mi suscita la loro opera. Matteo e Simona li ho conosciuti nel 2012; dopo uno scambio di messaggi su Facebook e qualche mail li invitai a partecipare a quella che fu di fatto una collettiva assai interessante, Passengers, all'interno di una chiesa sconsacrata a Bassano Del Grappa. La capacità del loro lavoro di essere iconico e per nulla scontato era ciò che al tempo mi affascinava, e ancora mi affascina. La stessa opera presentata a Passengers (una composizione di 28 piscinette gonfiabili per bambini contenenti ciascuna un pesciolino rosso, intitolata un angolo di paradiso) non deluse le mie aspettative. I due artisti avevano sposato l'idea di utilizzare al meglio il luogo dove ci trovavamo, unendolo all’analisi di determinati passaggi o episodi della religione cattolico/cristiana (il riferimento del pesce, simbolo cristiano, non era un caso all'interno di una chiesa), tematica che in quel periodo stavano approfondendo all'interno del loro percorso. L’opera dei Kindergarten, all’interno di una mostra esplicitamente interattiva e sperimentale, risultò essere la più schernita, adorata e maltrattata dal pubblico. I due artisti, mano a mano che le nostre collaborazioni crescevano e aumentavano, si mostravano come esperti utilizzatori di ogni mezzo a loro possibile, con estrema perizia tecnica, al fine di rendere attraverso l'opera d'arte un pensiero contemporaneo, ovvero raccontare l'oggi con un’immancabile perfezione che insieme a una sottile ironica e a una poetica di respiro cinematografico, di fatto, sono il loro biglietto da visita. Spaziare dalla Fotografia alla Video Arte, all'installazione, alla performance permette ai Kindergarten di rendere tangibili pensieri, filosofie o concetti su vari argomenti, dalla religione alla storia contemporanea del mondo in cui vivono, tra Germania e Italia. Osservando la loro produzione fino ad ora è evidente una notevole consapevolezza e conoscenza della storia dell’arte e in particolare di maestri come Fabio Mauri, Alberto Burri, Piero Manzoni, Gino De Dominicis. Da costoro i Kindergarten traggono ispirazione nel costruire la loro dialettica narrativa che si traduce in un impatto fortemente iconico di tutti i loro lavori. Innegabile è poi l’attenzione cinematografica nella realizzazione delle loro immagini fotografiche, sia come genesi che come preparazione tecnica dell’opera stessa. Spostandoci da artisti italiani ad artisti esteri, John Baldessarri è a mio avviso un interessante paragone per quanto riguarda opere bidimensionali, come ad esempio I’m not a number I’m a free man. Si tratta di un’opera del 2013 di dimensioni ambientali composta da una serie di ingrandimenti di vecchie figurine di calciatori degli anni 80, le cui maglie venivano “cancellate” dai Kindergarten con crocette bianche identiche. Se invece analizziamo la loro produzione video o installativa, paragoni interessanti possono nascere con Philippe Parreno o con Paul Chan. Basti pensare a recenti realizzazioni come Qualcuno sta parlando bene di te oppure La XV Stazione e L'ultima tentazione di Cristo. I parallelismi con la storia dell’arte o con opere che potrebbero sembrare già viste, in realtà riportano ad un quadro molto più vicino al nostro contemporaneo ed esprimono un’originalità incomparabile. La preziosità del lavoro dei Kindergarten sta nell’estrapolare motivi, episodi, stati d’animo personali e collettivi che il pubblico ben conosce, in quanto ne fa esperienza quotidiana, e li trasforma, li rielabora con forme precise e “teatrali” permeate di ironia. Con un sorriso abbozzato i Kindergarten raggiungono tutti e aprono possibilità di ascolto e confronto su temi e situazioni spesso volontariamente ignorate e messe da parte. Superando il muro di finta moralità che protegge l’uomo contemporaneo riescono ad arrrivare al punto con semplicità e a portare lo spettatore per mano a vedere come la realtà non è mai solo quella che appare, ma è anche molto altro.

Significativa a questo proposito è la loro opera Un giorno qualunque che racchiudeva gli anni di piombo in un’unica immagine, raccontando allo stesso tempo anche la poca fiducia delle persone oggi nella classe politica del nostro paese. Il passato ed il presente si ripetono, vengono modellati per raccontare al meglio ciò che è oggi ma che è stato anche ieri, come in una routine quotidiana di azioni che si rifanno nell’arco di molti anni, come un onda seguita da un’altra o come un fermo immagine che si ripete nello schermo del cinema sotto casa o di una tv. Nelle loro prime opere alternano momenti di semplicità, riferimenti musicali e di crescita personale, in un percorso che li ha portati a porsi domande, la cui risposta si potesse tradurre in opera. Si pensi a opere come Chi?, You've come a long way, baby e Madre. Per qualsiasi curatore o critico conoscere l’opera di questi due artisti richiede la consapevolezza di rapportarsi con un duo perfettamente conscio e forte della sua forza artistica ed intellettuale, in grado di filtrare la vita contemporanea in opere fortemente poetiche, teatrali e in grado di dialogare col pubblico. Nella lingua tedesca il termine Garten indica il giardino, mentre la parola Kinder indica i bambini. Essere all’interno di un’opera dei Kindergarten è come entrare in un giardino misterioso che di fatto è un continuo stimolo per lo spettatore, che torna bambino e vaga in questo luogo parallelo con occhi grandi e curiosi. Non ho mai chiesto perché abbiano scelto di chiamarsi Kindergarten, ma a me piace pensare che sia per questo motivo. Francesco Liggieri Curatore Indipendente.

Lihat lebih banyak...

Comentarios

Copyright © 2017 DATOSPDF Inc.