Comporre la foto: la Regola dei Terzi

October 8, 2017 | Autor: Cecilia Porta | Categoría: Fotografia
Share Embed


Descripción

Comporre la foto: la Regola dei Terzi

La fotografia è arte. Lo è per i grandi maestri, lo è anche per il semplice appassionato e per chi comincia. L'artista è autorizzato, persino incoraggiato a sperimentare, a trovare la propria strada, a rompere le regole. Prima di romperle, però, è bene conoscerle. Una regola utile in fase di composizione dell'immagine è la Regola dei Terzi ("Rule of Thirds" in inglese).

 

1

Troppo spesso i fotografi alle prime armi confondono la macchina fotografica con un fucile ed i risultati sono una serie di fotografie monotone dove i soggetti sono messi tutti rigorosamente al centro come se dovessero sparargli più che fotografarli. Avete presente quando tra amici vi dicono “Ah tu che sei fotografo, ti faccio vedere le mie foto delle vacanze e mi dici cosa ne pensi…” e senza accorgervi vi trovate in mano un album di 200 foto tutte con un taglio abbastanza monotono e insignificante. Non è certo per farne una colpa a questi fotografi alle prime armi, anzi, tutti ci siamo passati, eppure basta veramente poco per migliorare nettamente la composizione, e creare immagini più piacevoli e interessanti. La regola fondamentale da imparare si chiama quindi “REGOLA DEI TERZI” e deriva dall’arte pittorica. Gli impressionisti infatti ne facevano largo uso per creare dinamismo e a dire la verità la regola fu creata molti anni prima da Leonardo da Vinci già nel Cinquecento ed è tutt’oggi valida in tutte le arti visive, quindi sia in pittura che in fotografia. Ma in cosa consiste questa regola dei terzi? Dividete idealmente il fotogramma in tre aree orizzontali e verticali e poi componete l’immagine inserendo il soggetto principale in corrispondenza di una delle 4 intersezioni. Questo crea una composizione decisamente più efficace e piacevole. Vi ho annoiato con le parole? Ecco le immagini che spiegano meglio:

 

2

Il soggetto, in questo caso il casolare è stato messo in corrispondenza di un punto d’intersezione, e l’orizzonte in corrispondenza della linea in alto. Qui sotto vedete invece la differenza tra la composizione fatta con la regola dei terzi (immagine precedente) e quella con soggetto centrale. Valutate voi la qualità delle due immagini!

 

3

La Regola dei Terzi funziona così Si tratta di suddividere l'immagine in nove zone attraverso il posizionamento immaginario (o reale) di due linee verticali e di due linee orizzontali. L'incrocio delle linee crea quattro punti d’intersezione. Complicato? No, è semplicissimo basta osservare l'immagine che segue: Tanto le linee, sia quelle orizzontali sia quelle verticali, quanto i punti d’intersezione, individuati dai punti rossi, tornano utili per comporre l'immagine.

VERTICALE

ORIZZONTALE

 

4

Panorami Possiamo utilizzare, ad esempio, una delle linee orizzontali per posizionare l'orizzonte. Potremo destinare una porzione maggiore della foto al cielo inquadrando l'orizzonte lungo la linea orizzontale inferiore, oppure, al contrario, privilegiare la spiaggia sul cielo posizionando l'orizzonte lungo la linea orizzontale superiore.

L'immagine a sinistra mostra la linea dell'orizzonte posizionata lungo la linea inferiore della nostra griglia e il pennacchio della palma posizionato in corrispondenza di uno dei punti di intersezione delle linee, mentre in quella a destra il castello è stato posizionato proprio in prossimità di uno dei quattro punti di intersezione, dando la possibilità all'occhio di chi osserva di vagare lungo tutta la composizione prima di soffermarsi sul castello.  

5

Ritratti

Il "trucco" sta nel porre il soggetto che stiamo riprendendo fuori dal centro della foto, lungo una delle linee orizzontali o verticali, oppure in uno dei quattro punti di intersezione.

Qui invece il soggetto è posto esattamente al centro dell’immagine occupandola completamente.

 

6

Reportage La regola dei terzi è applicabile anche nelle foto di reportage così come nella street photography. La ricerca di una composizione che applichi una o più volte la regola (ad esempio piazzando il soggetto principale nel punto d’intersezione in alto a sinistra e un secondo soggetto lungo una delle linee, oppure in un altro dei punti d’intersezione) può servire da stimolo per approfondire la ricerca in fatto di composizione della foto.

 

7

A cosa serve la Regola dei Terzi

La Regola dei Terzi, così come altre regole utilizzate nella pittura e nelle arti grafiche, trae origine dal fatto che l'osservatore di un'immagine è portato a guardarla in un certo modo. L’abitudine porta a guardare un quadro o una fotografia da sinistra a destra. Utilizzando la regola dei terzi possiamo avvicinarci a questa modalità di visione in modo che, agli occhi dell'osservatore, l'immagine appaia bilanciata. Foto Macro La necessità delle foto macro di raccogliere quanti più dettagli possibili del soggetto non si accoppia molto bene con l'idea di composizione. Infatti se decidessimo per esempio di porlo su uno dei punti di forza dell'immagine otterremmo un risultato probabilmente non voluto perché l'occhio si concentrerebbe di più sulla sua integrità che sui dettagli che lo compongono. Tuttavia parlando in termini di composizione possiamo dire che anche in questa tipologia di foto è possibile intervenire ma solitamente vista la ricerca dell'alta definizione del dettaglio è probabile che il fotografo scelga diversamente. Foto Macro composta secondo la classica regola dei terzi  

8

Personalizzazione della regola Il decentramento del soggetto o dei soggetti rispetto al centro dell'immagine può seguire la regola dei terzi ma con aggiustamenti personalizzati, ad esempio con il posizionamento delle linee orizzontali o verticali non esattamente a un terzo della foto. E' importante, quindi, imparare a pre-visualizzare il risultato per poter ottenere proprio l'effetto che volevamo e per poter trasmettere all'osservatore proprio l'emozione che provavamo al momento dello scatto. Quella descritta fin'ora è sicuramente la regola più usata nelle arti visive ma non è l'unica ve ne sono infatti altre che utilizzano schemi e proporzioni diverse.

Un'immagine di Pear Biter che ci dimostra come un uso sapiente delle linee guida consente di dirigere accuratamente l'occhio nel punto in cui si vuole. In questo caso se l'autore non avesse usato questo espediente, la coppia che si vede sullo sfondo sarebbe passata del tutto inosservata perdendo importanza nella lettura dell'immagine.

 

9

Utilizzare la regola in fase di elaborazione della foto Il bello della regola dei terzi è che possiamo utilizzarla sia in fase di ripresa, sia, successivamente, in fase di elaborazione dell'immagine. Come? Basta posizionare sopra, oppure a fianco della foto per tagliarla in modo che una componente importante dell'immagine (orizzonte, occhi del soggetto, ecc.) vada a posizionarsi in uno dei quattro punti di intersezione oppure lungo una delle linee orizzontali o verticali. Il taglio comporterà, naturalmente, una perdita di dati rispetto a quelli registrati dalla macchina.

Basta non esagerare (non tutte le immagini si prestano all'applicazione della regola dei terzi in postproduzione).

 

10

Griglia virtuale e griglia reale

Alcune fotocamere digitali permettono di far comparire sul display LCD una griglia che aiuta a muovere i primi passi in fatto di composizione dell'immagine. Le reflex analogiche più professionali offrono vetrini di messa a fuoco dotati di griglie mentre le più moderne reflex digitali permettono di far comparire la griglia dei terzi attraverso una scelta di menù. Cerchiamo quindi, con pazienza, sul manuale utente, come far apparire questo strumento sul nostro schermo LCD.

 

11

Lihat lebih banyak...

Comentarios

Copyright © 2017 DATOSPDF Inc.